Home Sport San Siro: il Comune potrebbe abbassare il prezzo di vendita a Inter e Milan da 197 a 160 milioni per costi di bonifica
Sport

San Siro: il Comune potrebbe abbassare il prezzo di vendita a Inter e Milan da 197 a 160 milioni per costi di bonifica

Condividi
San Siro, possibile sconto dal Comune per i costi di bonifica - Unita.tv
Condividi

La vendita dello stadio di San Siro, da sempre simbolo del calcio milanese, si avvicina a una svolta significativa. Il Comune di Milano sta valutando una riduzione del prezzo di vendita a favore dei club Inter e Milan, passando dai 197 milioni stabiliti dall’Agenzia delle Entrate a circa 160 milioni. La differenza di circa 30 milioni sarebbe giustificata da costi di bonifica ambientale e oneri accessori che, secondo la proposta dell’amministrazione, dovrebbero restare a carico pubblico. Questa decisione apre un dibattito acceso tra esponenti politici e cittadini, considerata la rilevanza del bene pubblico coinvolto. La questione sarà al centro della discussione in Consiglio comunale a settembre, momento in cui i consiglieri esprimeranno il loro voto definitivo sulla delibera.

Il calo del prezzo di vendita e i costi di bonifica: cosa prevede il Comune Di Milano

L’ipotesi di ridurre il prezzo di vendita dello stadio di San Siro nasce dalla valutazione che nel cui importo devono essere considerati anche alcuni costi aggiuntivi. Tra questi, spiccano quelli legati alla bonifica ambientale dell’area e ad altri oneri accessori che l’amministrazione comunale dovrebbe sostenere. La proposta prevede quindi una riduzione da 197 milioni di euro a circa 160. Questa cifra, però, non rappresenta un semplice sconto ma punta a compensare gli investimenti che il Comune dovrebbe effettuare prima della conclusione definitiva dell’accordo con i fondi immobiliari che oggi controllano Inter e Milan.

La bonifica ambientale è un processo lungo e costoso, necessario prima di ogni intervento di ristrutturazione e riqualificazione urbanistica dell’area intorno allo stadio. Le verifiche e i lavori mirano a rimuovere possibili contaminazioni del terreno, garantendo così la sicurezza e un corretto avvio dei lavori per il futuro impianto sportivo. È proprio questa prospettiva che ha spinto l’amministrazione comunale a ribassare il prezzo, facendo gravare sul Comune una parte di questi oneri.

La scelta non convince tutti. Il nodo centrale è infatti capire chi debba farsi carico dei costi di bonifica: se è giusto farli pesare sul Comune oppure trasferirli interamente ai privati acquirenti. La riduzione di 30 milioni in questa fase con l’intento di coprire tali spese rischia di complicare ulteriormente il dibattito attorno alla concessione della struttura.

Le reazioni politiche: i dubbi dei consiglieri comunali e il confronto in vista di settembre

L’ipotesi di scalare 30 milioni dal prezzo fissato dall’Agenzia delle Entrate non ha incontrato favore in una parte della maggioranza che in Consiglio comunale si è già espressa con voto contrario alla vendita di San Siro. Tra i più critici c’è Alessandro Giungi, consigliere del Partito Democratico, che ha definito la notizia “sconcertante”. Giungi sottolinea come la legge sugli stadi non imponga necessariamente al Comune di farsi carico dei costi di bonifica e considera la decisione “miope”.

Secondo Giungi, se l’applicazione di questa normativa fosse stata richiesta dai fondi immobiliari dei club, la mancanza di interesse pubblico nell’operazione emergerebbe ancora più chiaramente. Il suggerimento è che la vendita appare sfruttare la scusa dei costi di bonifica come motivo per abbassare il prezzo e favorire così i privati. Questo genera problema perché il patrimonio pubblico verrebbe liquidato a un valore inferiore, aumentando l’ombra di un’operazione non pienamente trasparente o vantaggiosa per i cittadini.

Carlo Monguzzi, esponente dei Verdi, esprime una critica simile definendo la decisione un “regalo ai fondi speculativi”. Per lui la riduzione da 197 a 160 milioni pone San Siro a un valore inferiore perfino al Pirellino, uno degli edifici rappresentativi di Milano. Monguzzi respinge pure l’idea che spetti al Consiglio decidere come impiegare i ricavi della vendita, affermando che la gestione del patrimonio pubblico non può essere trattata come una concessione da parte degli amministratori.

Il confronto politico così si prepara a entrare nel vivo con la delibera che arriverà in aula a settembre. Le posizioni contrapposte riguardano soprattutto il prezzo di vendita e la corretta ripartizione dei costi tra Comune e acquirenti. Le votazioni determineranno il futuro di uno degli impianti sportivi più importanti d’Italia.

San Siro oggi: eventi sportivi in corso e negoziazioni con gli ambulanti storici

Nonostante il clima di tensione politica, San Siro continua a vivere come un luogo centrale per lo sport e la città. L’Inter ha dato il via alla stagione di Serie A 2025/26 con una partita quasi esaurita, confermando l’attrattiva dello stadio per migliaia di tifosi. Il legame tra lo stadio e i club milanesi resta forte, così come il suo ruolo storico per il calcio italiano.

Nel frattempo la società M-I Stadio, controllata da Milan e Inter, ha raggiunto un accordo con gli ambulanti storici che operano all’interno dello stadio. Le postazioni per la vendita di gadget e altri prodotti sono scese da 64 a 57, un segnale di una riorganizzazione che coinvolge anche gli aspetti commerciali e logistici legati al futuro dell’impianto. Il mantenimento delle vendite di prodotti ufficiali evidenzia la volontà delle società di conservare il rapporto con i tifosi e di gestire in modo ordinato l’area.

Questi passaggi mostrano come, nonostante la complessità delle trattative politiche, la vita sportiva e commerciale intorno a San Siro continui a svilupparsi parallela, preparando il terreno alla possibile realizzazione di un nuovo impianto e al rilancio delle attività correlate. La questione della vendita resta aperta e cruciale per Milano, che si confronta con il nodo della gestione di un patrimonio pubblico di forte valore simbolico e strategico per la città.

Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Elisa Romano

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.