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Rovigo celebra novant’anni di rugby con un evento straordinario e la consegna dei cap rossoblù

Rovigo celebra novant’anni di rugby con la consegna dei cap rossoblù a 729 giocatori, evento che vedrà la partecipazione dell’icona Naas Botha e il derby contro il Petrarca.

Rovigo celebra novant'anni di rugby con un evento straordinario e la consegna dei cap rossoblù

Rovigo celebra novant'anni di rugby con un evento straordinario e la consegna dei cap rossoblù - unita.tv

Rovigo si prepara a festeggiare un traguardo significativo nel mondo del rugby: novant’anni di storia e passione. Questo fine settimana, la città si riunirà per un evento speciale che vedrà la consegna del cap rossoblù a tutti i giocatori che hanno indossato la maglia della squadra nel corso degli anni. L’evento, previsto per domenica 23 marzo, rappresenta non solo un tributo ai giocatori, ma anche un momento di celebrazione collettiva per una comunità che ha fatto del rugby una vera e propria religione.

Un evento unico per i giocatori

La cerimonia di consegna dei cap avrà luogo domani e coinvolgerà tutti i 729 atleti che hanno indossato la maglia rossoblù dal 1940-41, anno in cui la squadra ha iniziato a competere nella massima serie. Questo evento è un primato per i club italiani, poiché solo la Nazionale aveva precedentemente realizzato una simile celebrazione nel 2013. I cap, caratterizzati da una fronda d’oro e numerati in ordine di debutto, sono stati esposti in vari negozi e locali del centro di Rovigo, creando un’atmosfera di attesa e coinvolgimento nella comunità. Questo gesto simboleggia il forte legame tra il rugby e la città, che si riflette anche nei 14 scudetti vinti e nei numerosi giocatori che hanno rappresentato l’Italia a livello internazionale.

La presenza di Naas Botha e il significato della celebrazione

Tra i protagonisti dell’evento ci sarà Naas Botha, ex giocatore sudafricano e icona del rugby, che ha trascorso sei stagioni a Rovigo negli anni ’80 e ’90, contribuendo alla conquista di due scudetti. Botha, che ha un passato di successi con la Nazionale sudafricana, è tornato a Rovigo per celebrare questo importante anniversario e sarà accolto come una vera e propria star. La sua presenza è stata resa possibile grazie all’iniziativa di un tifoso che ha coperto le spese del viaggio, sottolineando l’affetto e la stima che la comunità rodigina nutre per lui. Durante la cerimonia, circa 400 tra giocatori e familiari dei defunti parteciperanno a questo momento di celebrazione, rendendo l’evento ancora più significativo.

La cerimonia di consegna e il derby d’Italia

La giornata di festeggiamenti sarà suddivisa in due momenti distinti. La mattina, a partire dalle 9.30, il Teatro Sociale di Rovigo ospiterà la cerimonia di consegna dei cap, durante la quale si susseguiranno discorsi celebrativi, incluso quello di Vittorio Munari, rappresentante del Petrarca, che sottolineerà l’importanza dei rivali nel definire la grandezza di una squadra. A seguire, è prevista una foto di gruppo in piazza, sotto la statua di Vittorio Emanuele, che indosserà i colori rossoblù in onore degli scudetti vinti. Nel pomeriggio, alle 16, l’attenzione si sposterà allo stadio, dove si svolgerà il derby d’Italia tra Rovigo e Petrarca, una delle partite più attese della stagione. Durante l’intervallo, ci sarà una passerella dei 400 giocatori a centrocampo e la fanfara dei Bersaglieri darà il via alla celebrazione con la consegna simbolica della maglia rossoblù da parte di un dirigente del Bologna calcio, un gesto che ricorda le origini storiche del rugby a Rovigo.

Le origini del rugby a Rovigo

La storia del rugby a Rovigo ha radici profonde, risalenti al 22 marzo 1935, quando la Nazionale italiana di calcio, campione del mondo, venne accolta dalle autorità locali dopo una partita disputata allo stadio di Rovigo. Nelle stesse ore, un giovane studente di medicina, Davide Lanzoni, tornava da Padova con un pallone ovale, dopo aver scoperto il rugby. In un gesto che ricorda la nascita del rugby stesso, Lanzoni iniziò a giocare con alcuni amici nel piazzale dello stadio, dando vita a una tradizione che oggi continua a essere celebrata. Questo evento ha segnato l’inizio della leggenda dei Bersaglieri e ha contribuito a consolidare l’identità sportiva di Rovigo, che oggi si appresta a festeggiare un secolo di passione e dedizione per il rugby.