Roberto Rambaudi: il legame indissolubile con il Foggia e i ricordi di un’epoca d’oro

Roberto Rambaudi, ex calciatore e attuale allenatore della Luiss, ricorda il legame con Zdenek Zeman e i compagni Beppe Signori e Baiano durante l’epoca d’oro del Foggia negli anni ’90.
Roberto Rambaudi: il legame indissolubile con il Foggia e i ricordi di un'epoca d'oro Roberto Rambaudi: il legame indissolubile con il Foggia e i ricordi di un'epoca d'oro
Roberto Rambaudi: il legame indissolubile con il Foggia e i ricordi di un'epoca d'oro - unita.tv

Roberto Rambaudi, ex calciatore e attuale allenatore della Luiss in Eccellenza, ha recentemente condiviso i ricordi di un periodo indimenticabile trascorso al Foggia, una delle squadre che ha segnato la storia del calcio italiano. Con un passato ricco di emozioni e successi, Rambaudi ha rievocato momenti significativi della sua carriera, in particolare il legame con i compagni di squadra e l’allenatore Zdenek Zeman.

I primi passi al Foggia e l’incontro con Pasquale Casillo

Nel corso della sua carriera, Rambaudi ha vissuto esperienze che hanno segnato profondamente la sua vita. A soli 24 anni, si è trovato in una situazione inaspettata: in una stanza fumosa, circondato da sogni e ambizioni, ha incontrato Pasquale Casillo, il presidente del Foggia. In quel momento, Casillo stava valutando lui e altri giovani talenti come Beppe Signori, Nunziata e Grandini. La sua osservazione sul fisico dei giocatori ha messo in evidenza le preoccupazioni riguardo alla loro resistenza e capacità di affrontare le sfide del calcio professionistico.

Tuttavia, la risposta di Zeman, l’allenatore della squadra, ha rivelato la fiducia che riponeva nei suoi giocatori: “Si piegano ma non si spezzano”. Questa frase ha rappresentato non solo una promessa, ma anche un mantra che ha accompagnato Rambaudi e i suoi compagni nel corso della loro carriera. La determinazione e la resilienza che hanno mostrato sul campo sono diventate il marchio di fabbrica del Foggia di quegli anni.

L’epoca d’oro del Foggia e il tridente magico

Rambaudi ha sottolineato l’importanza del legame con i suoi compagni di squadra, in particolare con Beppe Signori e Baiano. “Io, Beppe e Baiano siamo cresciuti insieme”, ha affermato Rambaudi, evidenziando come la sinergia tra i tre giocatori abbia contribuito a creare un attacco temibile e innovativo. La loro intesa in campo ha portato il Foggia a raggiungere traguardi storici, rendendo la squadra un simbolo del calcio italiano degli anni ’90.

Il tridente, guidato dalla visione tattica di Zeman, ha saputo incantare il pubblico e mettere in difficoltà le difese avversarie. Rambaudi ha ricordato con affetto i momenti di gioia e le vittorie che hanno caratterizzato quell’epoca, sottolineando come nessuno sia riuscito a replicare ciò che loro hanno realizzato. La loro storia è diventata un esempio di come la passione e il lavoro di squadra possano portare a risultati straordinari.

La Lazio e l’amore a prima vista

Dopo l’esperienza al Foggia, Rambaudi ha proseguito la sua carriera alla Lazio, dove ha vissuto un’altra fase significativa della sua vita calcistica. L’approdo nella capitale è stato descritto come un “amore a prima vista”, un sentimento che ha caratterizzato il suo legame con la squadra e la città. La Lazio ha rappresentato per Rambaudi un’opportunità per continuare a crescere come calciatore e per affrontare nuove sfide.

La sua esperienza alla Lazio ha arricchito ulteriormente il suo bagaglio di esperienze, permettendogli di confrontarsi con un ambiente diverso e di mettersi alla prova in un contesto altamente competitivo. Rambaudi ha sempre portato con sé i valori appresi al Foggia, contribuendo a creare un legame speciale con i tifosi e a lasciare un segno indelebile nella storia della squadra.

Roberto Rambaudi continua a essere una figura di riferimento nel mondo del calcio, sia come allenatore che come testimone di un’epoca che ha segnato la storia del Foggia e del calcio italiano. La sua storia è un esempio di come la passione e la dedizione possano portare a risultati straordinari, sia dentro che fuori dal campo.

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