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Roberto de zerbi cittadino onorario di foggia: riconoscimento per la sua carriera da calciatore e allenatore

Roberto De Zerbi riceve la cittadinanza onoraria di Foggia, riconoscendo il suo legame profondo con la città e il contributo significativo come calciatore e allenatore del Foggia calcio.

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Roberto De Zerbi ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Foggia, riconoscimento che celebra il suo profondo legame con la città come giocatore, allenatore e ambasciatore. - Unita.tv

Roberto De Zerbi ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Foggia, città dove ha lasciato un segno importante sia come giocatore che come allenatore. Il tecnico dell’Olympique Marsiglia ha espresso emozione per questo riconoscimento, sottolineando il legame profondo che ha con la comunità locale. Il conferimento ufficiale è avvenuto a Palazzo di Città, nell’ambito di una cerimonia che ha valorizzato il suo contributo sportivo e umano.

Il legame tra de zerbi e la città di foggia

Roberto De Zerbi è tornato a Foggia dopo anni, un luogo dove ha mosso i primi passi importanti nella carriera calcistica. Arrivato da calciatore, ha vissuto momenti chiave, in particolare durante la promozione della squadra in serie C1. Più tardi, è diventato allenatore del club rossonero a partire dal luglio 2014, guidando il Foggia in stagioni rilevanti per la squadra e la tifoseria. Il suo rapporto con la città si è consolidato in questi anni, tanto da farlo sentire più cittadino di altri, come ha raccontato nel discorso durante il conferimento.

Un legame che va oltre lo sport

Questo legame non è solo sportivo: De Zerbi ha sottolineato il rispetto e l’affetto che ha sempre ricevuto dai foggiani e che ricambia. Ha precisato di conoscere Foggia molto più di chi l’ha giudicata negativamente, aggiungendo la responsabilità di difenderla e di rappresentarla al meglio in futuro. Il riconoscimento va oltre i meriti tecnici o i risultati sul campo; si tratta di un attestato di stima per la sua persona e per il modo in cui ha vissuto quei anni.

Il conferimento della cittadinanza onoraria e il suo significato

La cittadinanza onoraria a Roberto De Zerbi è stata proposta dalla commissione cultura e sport, che ha riconosciuto il suo ruolo di protagonista in una fase importante del Foggia calcio. La decisione è stata approvata all’unanimità durante la seduta del Consiglio comunale dell’8 gennaio 2025. Il riconoscimento vuole premiare sia il percorso da calciatore, sia soprattutto quello da allenatore, segnato da una leadership capace di trascinare la squadra e coinvolgere la tifoseria.

La cerimonia a palazzo di città

La cerimonia si è svolta questa mattina a Palazzo di Città, luogo simbolico per l’amministrazione comunale di Foggia. Per De Zerbi si tratta di “un premio che nessuna vittoria o trofeo può dare”, parole che hanno espresso la forza di un legame umano più che professionale. Ha aggiunto che spesso questi riconoscimenti spettano a personaggi estranei al mondo del calcio, motivo per cui si sente quasi a disagio, ma al tempo stesso orgoglioso di essere parte di questa comunità.

De zerbi tra passato e futuro: il ruolo di ambasciatore di foggia

Il tecnico di origini foggiane ha descritto il suo sentimento come un misto di gratitudine e responsabilità. Ha spiegato che il passato con Foggia lo guida nel presente e gli fa capire che, per andare avanti, bisogna ricordare da dove si viene. Questo richiamo al passato segna il percorso personale e l’impegno a difendere l’immagine della sua città.

Diventare ambasciatore di foggia

Con la cittadinanza onoraria De Zerbi si trova ora in una posizione che lo trasforma in ambasciatore di Foggia. Questo ruolo implica difesa e promozione, soprattutto considerando che la città spesso è stata valutata negativamente da estranei. Ora il tecnico si impegna a mostrare il volto vero di Foggia con le parole e i fatti, portando la sua storia e quella del territorio oltre i confini locali.

L’assegnazione della cittadinanza ha confermato la stima verso De Zerbi, ma anche il desiderio della comunità di avere un punto di riferimento capace di rappresentare l’identità foggiana nel mondo dello sport e non solo. La sua presenza a Foggia, dopo anni di assenza, ha richiamato vecchi amici e testimonianze dirette di un rapporto che ha pochi eguali nel calcio contemporaneo.