Raphael Odogwu: la trasformazione da contabile a centravanti del Sudtirol

Raphael Odogwu, attaccante del Sudtirol, racconta il suo passaggio da contabile a calciatore di Serie B, con l’obiettivo di garantire la salvezza della squadra e ispirare i giovani.

Raphael Odogwu: la trasformazione da contabile a centravanti del Sudtirol

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Raphael Odogwu, attaccante del Sudtirol, ha vissuto un cambiamento radicale nella sua vita professionale, passando da contabile a calciatore di Serie B. Con quattro gol e sei assist in questa stagione, Odogwu rappresenta un esempio di determinazione e passione per il calcio. La sua storia è quella di un uomo che ha saputo cogliere l’opportunità di una vita, trasformando un sogno in realtà.

Un passato da contabile

Raphael Odogwu, oggi 34enne, ricorda con nostalgia i suoi giorni da contabile in una società di Verona. “Indossavo una camicia bianca e passavo le mie giornate davanti a un computer, gestendo numeri e bilanci”, racconta. In quel periodo, il calcio era solo un hobby per lui, un’attività dilettantistica che praticava nel tempo libero. “Non lo vedevo come un lavoro serio, mi divertivo a giocare e mi andava bene così”, afferma. Tuttavia, la sua vita ha preso una piega inaspettata quando il Sudtirol ha deciso di puntare su di lui, cambiando il corso della sua carriera.

L’impatto del Sudtirol

L’arrivo al Sudtirol ha segnato una svolta decisiva per Odogwu. “Quando sono entrato in squadra, ho capito che avevo l’opportunità di fare qualcosa di grande”, spiega. Oggi, come centravanti, si sente a suo agio nel ruolo e ha trovato la sua dimensione. “Mi piace giocare con un altro attaccante, perché posso sfruttare il mio fisico per aiutare i compagni”, aggiunge. Il suo obiettivo attuale è chiaro: garantire la salvezza al Sudtirol, attualmente undicesimo in classifica, a otto giornate dalla fine del campionato. “Lottiamo per restare in Serie B per il quarto anno consecutivo”, sottolinea con determinazione.

L’importanza della conferma in Serie B

Per Odogwu, confermarsi in Serie B rappresenta una sfida significativa. “Il primo anno è stato entusiasmante, tutto era nuovo e sorprendente”, ricorda. Le esperienze in stadi storici come Bari e Palermo lo hanno impressionato profondamente. “Era come una festa, e io, venendo dal dilettantismo, lo vivevo come un privilegio”, racconta. Con il passare del tempo, ha imparato ad affrontare le pressioni della categoria e a dimostrare il suo valore. “Aver superato le 100 partite in Serie B è una prova che posso competere a questo livello”, afferma con orgoglio.

Un esempio per i giovani

La storia di Odogwu è una fonte di ispirazione per molti giovani calciatori. “Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. Giocavo nei dilettanti e mi andava bene così”, confessa. Oggi, riflette su quanto sia cambiata la sua vita. “Ogni giorno penso a quanto sia cambiato tutto. Ho imparato a valorizzare ciò che ho e a essere grato per le opportunità”, spiega. Nonostante il successo, Odogwu mantiene una parte di sé che continua a credere nei sogni, un messaggio importante per le nuove generazioni.

Allenatori che hanno segnato la carriera

Odogwu riconosce l’importanza degli allenatori che hanno influenzato la sua carriera. “Leandro Greco è stato fondamentale per me all’inizio della mia avventura in B. Ha creduto in me e mi ha dato fiducia”, racconta. Un altro allenatore che ha avuto un impatto significativo è Vincenzo Italiano, che ha guidato Odogwu durante la sua esperienza ad Arzignano. “La sua preparazione e le sue idee erano all’avanguardia. Era un maestro di calcio”, afferma. Anche se non si sentono spesso, Odogwu ha sempre ammirato il percorso di Italiano e il suo successo nel calcio.

Obiettivi personali e professionali

Mentre il suo focus principale è sulla salvezza del Sudtirol, Odogwu ha anche obiettivi personali. “Quest’anno ho segnato meno, ma vorrei arrivare in doppia cifra prima di smettere”, rivela. Ha già sfiorato questo traguardo in passato, ma ora si concentra sulla squadra. “Non è un’ossessione, ma un desiderio”, chiarisce. Inoltre, riflette sul suo futuro e sulla possibilità di rimanere nel mondo del calcio anche dopo la carriera da giocatore. “Mi piacerebbe diventare direttore generale e portare la mia esperienza nel settore”, conclude.

Riflessioni sul calcio e sulla vita

Odogwu ha anche un idolo nel calcio: Romelu Lukaku. “Non ho mai avuto l’opportunità di incontrarlo, ma mia moglie è riuscita a contattarlo e mi ha fatto avere delle scarpe e magliette”, racconta con entusiasmo. Questi gesti lo hanno motivato nei momenti difficili. “Mi hanno dato forza e stimoli”, afferma. Guardando al futuro, Odogwu sa di avere ancora molto da dare nel calcio, ma è anche consapevole dell’importanza di pianificare il suo futuro professionale. “Ho ancora voglia di segnare e di fare la differenza in campo”, conclude con determinazione.