possibile spareggio scudetto tra inter e napoli, sede e problemi legati all’ordine pubblico
La questione della sede per lo spareggio scudetto tra Inter e Napoli si complica a causa di divieti ministeriali e problemi di sicurezza, con Roma proposta come alternativa a San Siro.

L'articolo analizza le complicazioni legate alla sede dello spareggio scudetto tra Inter e Napoli, evidenziando le restrizioni di sicurezza a San Siro e la possibile alternativa di Roma, con decisioni finali affidate al Ministero dell'Interno. - Unita.tv
La questione della sede per un eventuale spareggio scudetto tra inter e napoli continua a suscitare attenzione, soprattutto per le difficoltà di gestione dei tifosi in città come Milano. Le recenti dichiarazioni del presidente della Lega Serie A, ezio simonelli, hanno chiarito quale scenario si profila in caso di parità in campionato. Tra vincoli regolamentari e limiti imposti dal ministero dell’interno, la situazione resta complessa. Vediamo nel dettaglio come si potrebbe sviluppare questa situazione.
Sede dello spareggio: san siro e le regole del campionato
Secondo le disposizioni ufficiali del regolamento della Lega Serie A, lo spareggio scudetto in caso di parità si dovrebbe disputare a San Siro, lo stadio di Milano. Questa indicazione sancisce il diritto dell’inter, qualora ci si trovi in questa estrema evenienza, di ospitare la partita decisiva. La gara avrebbe così luogo nello stesso impianto dove la squadra nerazzurra gioca le partite casalinghe, mantenendo la tradizione e il valore simbolico della sfida.
Questioni di sicurezza a san siro
Questa regola segna un confine chiaro, ma il problema sorge subito dopo, quando entrano in gioco questioni di sicurezza e ordine pubblico. San Siro infatti, ad oggi, rappresenta un nodo sul quale si intrecciano regolamenti sportivi e disposizioni dello stato, in particolare per ciò che riguarda la presenza dei tifosi ospiti. Non si tratta semplicemente di una scelta sportiva, ma anche di una questione politica e di sicurezza.
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I divieti ministeriali sulle trasferte del napoli a san siro
Negli ultimi dieci anni il ministero dell’interno ha adottato una linea ferma sul divieto delle trasferte dei tifosi del napoli a San Siro, ritenuto un rischio per l’ordine pubblico. Questa scelta è alla base di una gestione molto rigida degli eventi calcistici che coinvolgono queste due tifoserie, spesso considerate a rischio per violenza e disordini.
Per chiudere questo punto, è opportuno ricordare che questa proibizione non è una misura presa dalla Lega o dai club, ma è una decisione tecnica e politica imputabile al viminale. La preoccupazione riguarda la sicurezza sia degli spettatori sia dell’ambiente circostante lo stadio. Quindi, anche nella prospettiva dello spareggio scudetto, il problema della presenza o meno dei tifosi del napoli a San Siro resta significativo.
Alternativa a san siro: la proposta di roma come sede di riserva
Il regolamento prevede che nel caso in cui lo stadio di San Siro non fosse disponibile o praticabile per motivi di ordine pubblico, la partita decisiva venga spostata nella stessa città che ospita la finale della Coppa Italia. Quest’anno la finale si giocherà a Roma. Pertanto, la capitale diventerebbe la sede d’emergenza per lo spareggio scudetto.
Roma come soluzione neutrale
Roma appare come una soluzione neutrale nella rivalità tra inter e napoli, ma questa indicazione pone un nuovo scenario organizzativo. La partita nella capitale coinvolgerebbe nuovi enti locali e forze di sicurezza, che dovrebbero garantire il regolare svolgimento dell’evento. Questo spostamento non dipenderebbe dalla volontà della Lega né dei club, bensì dalle disposizioni a tutela della sicurezza pubblica.
Le dichiarazioni di ezio simonelli e la posizione della lega serie a
Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha parlato pubblicamente del problema a margine dell’evento “i primi fair play” organizzato dal Panathlon Club Milano in ricordo di Carlo Tavecchio. Ha confermato come la Lega sia consapevole delle difficoltà e sottolineato che l’eventuale decisione spetterà al viminale e non ai vertici del calcio.
Simonelli ha espresso l’auspicio che per un’occasione così importante come uno spareggio scudetto si possano rivedere alcune decisioni legate all’ingresso dei tifosi, ma ha precisato che la Lega si conformerà alle indicazioni delle autorità. Ha evidenziato che sarà compito degli organizzatori gestire al meglio la situazione, superando le problematiche esistenti.
Infine ha ricordato come il diritto di giocare a San Siro sarebbe dell’inter, essendo ospite naturale. Ma, ha detto, tutto dipende dalle decisioni di sicurezza e ordine pubblico e non da chi organizza il campionato. Questo dettaglio riassume tutto il nodo politico e logistico che si cela dietro una partita che potrebbe decidere il campionato italiano.
Il dialogo tra istituzioni sportive e autorità di sicurezza resta quindi aperto, mentre la tensione attorno a questo ipotetico spareggio cresce. I tifosi osservano, in attesa di conoscere non solo chi vincerà, ma anche dove si disputerà la sfida decisiva.