Il giornalista Maurizio Pistocchi ha recentemente espresso su X un giudizio critico sullo stato del calcio italiano, soffermandosi sulle prestazioni delle squadre nazionali e dei club più importanti. Le recenti sconfitte subite dalle rappresentative italiane in campo internazionale hanno acceso un dibattito sulla qualità del gioco proposto dai nostri team. Pistocchi ha analizzato le difficoltà del Napoli guidato da Conte, la sorprendente crescita del Como e ha ricordato l’epoca rivoluzionaria del Milan di Sacchi per sottolineare quanto sia cambiato il panorama calcistico in Italia.
Lo stato attuale delle squadre italiane nelle competizioni internazionali
Le ultime partite disputate dalle formazioni italiane a livello internazionale hanno mostrato una serie di risultati negativi che preoccupano tifosi e addetti ai lavori. La nazionale italiana allenata da Spalletti è stata sconfitta 2-0 dalla Svizzera, una battuta d’arresto che evidenzia problemi tattici e tecnici. Anche i club maggiori non sono riusciti a imporsi: l’Inter è stata travolta 5-0 dal Paris Saint-Germain mentre la Juventus ha subito un pesante 5-2 contro il Manchester City.
Pistocchi si interroga se lo stile di gioco adottato dalla maggior parte delle squadre italiane non sia diventato superato rispetto alle esigenze moderne. Il calcio contemporaneo richiede idee fresche, velocità nella manovra e capacità di adattamento che sembrano mancare nelle proposte tattiche viste ultimamente nel nostro campionato.
Le difficoltà del napoli sotto la guida di conte
Il Napoli aveva abituato i tifosi italiani ed europei a spettacoli entusiasmanti negli anni precedenti con un gioco offensivo brillante. Tuttavia quest’anno, pur ottenendo risultati positivi sul piano dei punti raccolti, la squadra allenata da Antonio Conte non convince appieno per qualità ed efficacia sul campo.
Secondo Pistocchi questo calo si riflette nella perdita della capacità attrattiva internazionale che aveva contraddistinto gli azzurri fino a poco tempo fa. Il Napoli sembra aver perso quella spinta innovativa capace di mettere in crisi avversari anche molto forti fuori dai confini nazionali.
Come il como sorprende con un gioco efficace
In netto contrasto con le grandi realtà spesso immobili nelle proprie scelte tattiche emerge invece l’esempio positivo del Como. Questa piccola società sta attirando attenzione grazie al modo aggressivo e dinamico con cui affronta ogni partita.
Il Como riesce ad ottenere risultati importanti proponendo uno stile moderno basato su pressing alto e movimenti rapidi senza palla; elementi che ricordano quel Milan degli anni ’80 guidato da Arrigo Sacchi capace di rivoluzionare mentalità calcistica italiana portando entusiasmo in uno scenario stagnante.
Ricordi dal passato: il milan rivoluzionario di sacchi
Negli ultimi anni ’80 il Milan sotto la guida tecnica dell’ex difensore Arrigo Sacchi introdusse novità radicali nel modo d’intendere il calcio in Italia. La squadra rossonera praticava un pressing continuo su tutto il campo accompagnato da schemi precisi nei movimenti collettivi; caratteristiche allora poco diffuse nel nostro paese ma capaci rapidamente d’influenzare tutto l’ambiente calcistico nazionale.
Pistocchi richiama questa esperienza storica per mettere in luce come oggi i grandi club italiani preferiscano percorrere strade più conservative rinunciando ad innovazioni rischiose ma potenzialmente vincenti sul lungo termine.
Criticità della gestione federale secondo pistocchi
Oltre all’aspetto tecnico-tattico Pistocchi punta anche sulla gestione amministrativa della FIGC sotto Gravina definendola ancorata a vecchie logiche senza visione strategica reale per rilanciare davvero lo sport nazionale. L’idea annunciata dall’attuale dirigenza federale riguardo al protocollo Baggio – progetto già avviato con Prandelli prima del suo ritiro – viene vista come segnale dell’immobilismo presente nei vertici istituzionali calcistici italiani.
Questa continuità nell’affidarsi agli stessi uomini senza apportare cambiamenti sostanziali alimenta una situazione stagnante difficile da superare se non si interviene profondamente sulle modalità operative interne alla federazione stessa.
