Nuova direttiva sulle ali anteriori nelle monoposto: lando norris e carlos sainz commentano gli effetti al gp di spagna
La riduzione della flessibilità delle ali anteriori nelle monoposto, introdotta al gran premio di Spagna, avrà impatti contenuti sulle prestazioni e sulla guida, secondo Lando Norris e Carlos Sainz.

La nuova normativa sulla riduzione della flessibilità delle ali anteriori in Formula 1, introdotta dal GP di Spagna, limita i movimenti aerodinamici per uniformare le prestazioni; piloti come Lando Norris e Carlos Sainz prevedono impatti marginali sulle prestazioni e sulla guida, con effetti più rilevanti per i team di centro gruppo. - Unita.tv
La riduzione della flessibilità delle ali anteriori nelle monoposto, introdotta dal regolamento a partire dal gran premio di Spagna, ha suscitato discussioni tra piloti e team. Lando Norris e Carlos Sainz, nel corso di un incontro con la stampa a Barcellona, hanno spiegato come questa modifica impatterà sulle prestazioni e sulla guida in gara. Gli interventi puntano a chiarire che, pur essendo un cambiamento tecnicamente rilevante, gli effetti sull’assetto e sui tempi sul giro saranno contenuti.
Le modifiche regolamentari sulle ali anteriori e la loro applicazione al gp di spagna
Dal gran premio di Spagna l’organizzazione della Formula 1 ha imposto norme più rigide circa la flessibilità delle ali anteriori. Queste appendici, montate sulla parte anteriore delle monoposto, sono fondamentali per l’aerodinamica e per garantire la tenuta in curva. Le nuove disposizioni puntano a limitarne il movimento durante la guida, riducendo così quei vantaggi derivanti da ali “flessibili” in grado di adattarsi al flusso d’aria.
Lando Norris ha affrontato la questione durante la conferenza stampa tenutasi a Barcellona. Ha detto che, nonostante ci saranno alcuni aggiustamenti per rinforzare le ali anteriori, non si prevedono problemi rilevanti a livello prestazionale o per la sicurezza della vettura. Il pilota inglese ha infatti ricordato che la squadra interverrà dove serve per mantenere la stabilità dell’ala senza compromettere la guida.
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Questa direttiva è stata introdotta su richiesta dei commissari tecnici per avere una maggiore uniformità e controllo sulle componenti aerodinamiche. In passato alcuni team hanno adottato soluzioni molto flessibili, permettendo di migliorare l’efficienza in frenata e in curva. Con la nuova normativa, però, si taglia fuori questa possibilità e si torna a standard più rigidi, per evitare trucchi aerodinamici troppo spinti.
Le opinioni di lando norris su impatti e cambiamenti in pista
Lando Norris ha mantenuto un profilo tranquillo rispetto alla novità. Ha detto che la squadra soffermerà la sua attenzione soprattutto sul rinforzo delle ali anteriori per evitare flessioni eccessive, ma non ci sarà alcuna rivoluzione. Per lui, le monoposto continueranno a comportarsi in modo simile a prima della direttiva, con modifiche più marginali alle prestazioni.
Il pilota ha sottolineato che guidare con ali un po’ più rigide potrebbe anche risultare più stabile nelle fasi di curva, senza grandi perdite di grip o controllo. Eppure, a livello di tempi sul giro, le differenze dovrebbero essere contenute entro poche frazioni di secondo per tutte le vetture. Norris ha liquidato la questione come qualcosa di gestibile, senza motivi particolari di preoccupazione per i piloti o le squadre.
Già esperienze nelle sessioni di prova suggeriscono che la riduzione della flessibilità sarà percepita solo marginalmente dal punto di vista del comportamento della vettura. Anche nel caso di tracciati molto tecnici, il controllo aerodinamico rimane affidabile e permette di mantenere un valore equilibrato tra carico aerodinamico e prestazioni di guida.
Il punto di vista di carlos sainz su possibili vantaggi o svantaggi nel gruppo di mezzo
Carlos Sainz ha affrontato l’argomento prima della gara a Barcellona definendo la riduzione della flessibilità un cambiamento normativo che non stravolgerà la competizione. Il pilota spagnolo ha spiegato come sia normale che la modifica provochi qualche piccolo scostamento, nel suo caso stimato in circa un decimo sul giro.
Ha evidenziato però che questa differenza sarà più avvertita dai team che si trovano a centro gruppo, dove i margini sono ristretti e pochi millesimi cambiano la posizione in classifica. Sainz ha commentato che in Formula 1 anche minimi dettagli possono fare la differenza, specie quando la lotta è serrata per accedere alla zona punti o per mantenere posizioni nella griglia.
L’impatto per le squadre in lotta per la vittoria o nelle posizioni di vertice dovrebbe essere invece meno determinante. Qui il lavoro sul bilanciamento e sulla strategia resta la vera chiave per ottenere risultati, più che il cambiamento della flessibilità delle ali.
La sua analisi riporta quindi una visione realistica: il regolamento tende a uniformare le condizioni aerodinamiche, ma non modifica totalmente l’andamento delle gare o le prestazioni assolute delle monoposto.
Le implicazioni tecniche e strategiche delle nuove regole aerodinamiche
I tecnici dei team dovranno intervenire prima del gp di Spagna per adeguare le componenti anteriori delle monoposto alle nuove indicazioni normative. Questo significa rafforzare i materiali usati per le ali e assicurare che non si verifichino piegamenti durante la guida o in condizioni di forte pressione aerodinamica.
Il lavoro richiederà test approfonditi e ottimizzazioni per bilanciare rigidezza e peso, evitando impatti negativi su velocità e consumi. Le squadre dovranno inoltre monitorare attentamente i riscontri delle prove libere per decidere eventuali aggiustamenti al set-up.
Dal punto di vista strategico, i tecnici valuteranno se la maggiore rigidità possa modificare lo stile di guida dei piloti o l’usura delle gomme. Se l’ala tiene meglio, nelle curve lente la vettura potrebbe mantenere uno scarico di potenza più costante, con effetti sulla trazione e sui sorpassi.
In pista, l’applicazione della norma potrebbe ridurre le discussioni su possibili irregolarità aerodinamiche, facendo concentraresi piloti e team sulle prestazioni genuine. L’attesa è per un gp di Spagna dove la competizione regga fede al proprio spirito sportivo, con un equilibrio più limpido tra le monoposto.
Il tema resta centrale, perché l’ala anteriore da sempre influisce in modo decisivo sul comportamento della vettura. Anche piccoli dettagli di flessibilità cambiano la distribuzione delle forze, il carico sugli pneumatici e l’effetto scia. Ora la pista deciderà come reagiranno i piloti a questa novità tecnica, senza però aspettarsi scosse o stravolgimenti clamorosi.