Novak Djokovic e andy murray si separano dopo sei mesi di collaborazione nel tennis
La collaborazione tra Novak Djokovic e Andy Murray si conclude dopo sei mesi, complicando il percorso del serbo verso Wimbledon e costringendolo a cercare un nuovo allenatore.

Il rapporto di lavoro tra Novak Djokovic e Andy Murray si è concluso dopo sei mesi, complicando il percorso del serbo verso il ritorno a Wimbledon e costringendolo a cercare un nuovo allenatore. - Unita.tv
Il rapporto di lavoro tra Novak Djokovic e Andy Murray si è concluso dopo soli sei mesi. La notizia è arrivata attraverso una dichiarazione congiunta: Andy Murray non sarà più l’allenatore di Djokovic. Questo cambio di guida tecnica complica il percorso del tennista serbo verso il grande ritorno a Wimbledon, principale traguardo nel crepuscolo della sua carriera.
La fine della collaborazione tra djokovic e murray
Il sodalizio tra Djokovic e Murray era iniziato con ottimismo, ma si è interrotto in tempi rapidi. I due tennisti, accomunati da rivalità e rispetto reciproco in campo, avevano deciso di unire forze per supportare l’ex numero uno del mondo nel suo cammino in tornei importanti. La rottura è stata annunciata in modo pacato, attraverso parole di gratitudine da entrambi.
Ringraziamenti e parole di chiusura
Djokovic ha ringraziato Murray per il lavoro svolto, riconoscendo il suo impegno e il supporto mostrato dentro e fuori dal campo durante i sei mesi di collaborazione. Dall’altro lato, Murray ha espresso la sua soddisfazione per l’opportunità di allenare Djokovic, evidenziando comunque la fine del loro percorso insieme. La separazione è avvenuta senza polemiche apparenti, segno forse di una decisione presa da entrambe le parti.
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Le conseguenze per djokovic e l’obiettivo wimbledon
Per Djokovic questa rottura rappresenta un ostacolo importante. Wimbledon è rimasto da sempre il torneo da lui considerato un punto di riferimento per consolidare il suo posto tra i grandi del tennis. Il ritorno in altra veste del tennista scozzese, quindi come allenatore, era atteso con interesse dal mondo sportivo.
L’impatto della separazione
Murray, ex campione e profondo conoscitore del circuito, avrebbe potuto fornire una spinta decisiva a Djokovic in questa parte finale della sua carriera. La decisione di interrompere la collaborazione di fatto rallenta il progetto del serbo, che ora dovrà cercare un nuovo allenatore in tempi brevi e ritagliarsi uno spazio per riorganizzare la sua preparazione. Lo scenario resta incerto, e l’esperimento tecnico con Murray non ha portato a una svolta stabile.
I precedenti e l’importanza dell’allenatore nel tennis di alto livello
Nel tennis, il rapporto tra giocatore e allenatore riveste un ruolo fondamentale, specie nel circuito maschile di vertice dove le differenze spesso si decidono fuori dal campo. Negli anni, Djokovic ha cambiato più volte staff tecnico cercando il mix giusto per restare competitivo. Murray, pur esperto giocatore, aveva alle spalle un’esperienza limitata come allenatore, visto che ha intrapreso questa strada solo da poco.
Perché non sempre la conversione da campione ad allenatore funziona
La formula del passaggio da campione ad allenatore non garantisce sempre risultati immediati. La complessità del tennis moderno richiede continui aggiustamenti tattici e psicologici, e non sempre si riesce a trovare immediata sintonia. Il legame di amicizia e rispetto tra Djokovic e Murray non è bastato a creare un’intesa stabile in campo tecnico.
I prossimi passi per andy murray e novak djokovic
Dopo la separazione, sia Murray che Djokovic dovranno guardare avanti. Per Murray, questa esperienza potrebbe rappresentare un tassello importante nel suo percorso da tecnico, anche se lontano dal riconoscimento pubblico di atleta. Probabilmente si concentrerà su altri progetti o tornerà in maniera più netta al tennis giocato, compatibilmente con la forma fisica.
Cosa attende djokovic
Djokovic, invece, si trova davanti alla sfida di ricostruire un team vincente senza perdere tempo. I prossimi tornei segnaleranno l’efficacia delle sue scelte di staff e della preparazione fisica e mentale. Il ritorno a Wimbledon continua a essere un punto fermo, ma senza Murray come guida dovrà dimostrare di sapersi adattare a nuove dinamiche in modo rapido e concreto. Il mondo del tennis segue con attenzione i suoi spostamenti tecnici nel 2025.