Lo Us Open 2025, il terzo Major maschile dell’anno, sta regalando sorprese e difficoltà ai partecipanti come sempre, e questa volta la patria del golf ha visto uscire tutti gli azzurri già dopo la seconda giornata. La competizione si sta svolgendo all’Oakmont Country Club in Pennsylvania, uno dei percorsi più impegnativi del circuito. Tra i 156 giocatori al via, quasi tutti i top del ranking mondiale, nessun italiano è riuscito a passare il taglio per proseguire nel torneo.
La prova degli azzurri: Migliozzi, Molinari e Pavan fatichi contro il percorso
Guido Migliozzi, Edoardo Molinari e Andrea Pavan sono stati gli italiani impegnati in questa edizione dello Us Open e purtroppo hanno trovato il campo americano particolarmente ostico. Molinari ha giocato una seconda giornata non lontana dal passaggio del taglio, chiudendo con 8 colpi sopra il par e piazzandosi 68°, un solo colpo sotto la soglia per continuare il torneo. Per lui è sfumato il sogno a un soffio dalla terza giornata.
Gli altri due, Migliozzi e Pavan, invece hanno sofferto molto di più: Migliozzi ha chiuso a +18 sul par e Pavan addirittura a +19. Entrambi non sono riusciti a entrare tra i migliori 60 e passa che passano il taglio e continueranno a seguire il torneo solo da spettatori. L’Us Open si è rivelato quindi una sfida molto dura per il team italiano, soprattutto considerando la qualità del campo e la pressione che un Major del genere porta con sé.
Il campo dell’Oakmont è rinomato per la sua difficoltà: fairway stretti, green veloci e buche molto tecniche. Numerosi giocatori sono stati messi alla prova duramente e, per chi come gli italiani non ha trovato ritmo o giuste soluzioni tattiche, il risultato è stato inevitabile. Errori in serie e qualche colpo fuori misura hanno compromesso il cammino degli azzurri in questa fase iniziale.
Burn, hovland e i big alle prese con oakmont
Al comando dello Us Open c’è lo statunitense Sam Burns, numero 22 del mondo al momento. Burns ha chiuso la seconda giornata con un punteggio di 65 colpi, ben 5 sotto il par, portandosi al totale di -3 e prendendo il comando della classifica. Dietro di lui resta attaccato J.J. Spaun, suo connazionale, che era in testa dopo il primo giro ma ha perso un colpo durante il secondo.
Non lontano c’è anche il norvegese Viktor Hovland, già noto nel circuito per il suo gioco solido. Tra gli altri favoriti alla vittoria finale, Scottie Scheffler non brilla più come nelle attese: occupa il 23° posto, a sette colpi dal leader. Il campione in carica, Bryson Dechambeau, non è passato al taglio, chiudendo il torneo al 91° posto con un totale di 10 colpi sopra il par, elemento significativo viste le aspettative su di lui.
I protagonisti della sfida e la durezza del campo
Rory Mcilroy, uno dei più seguiti, ha invece superato il taglio con fatica. Il quattro volte vincitore di Major è attualmente al 45° posto con un totale di +6 sul par. La sua prestazione racconta delle difficoltà del percorso e del livello di competitività: lo sappiamo, il campo costringe i giocatori a un gioco attento e preciso, quasi spietato.
Il torneo continua a mostrare il carattere severo dell’Us Open 2025. Il campo di Oakmont ha già riscritto la classifica, mettendo in difficoltà sia i giocatori emergenti sia quelli più affermati. L’elevato numero di errori, soprattutto nella seconda giornata, indica una tensione palpabile e complessità tecnica elevata.
In più, il fatto che solo alcuni tra i favoriti più accreditati siano riusciti a superare il taglio conferma quanto sia spietata questa competizione. La pressione di un Major e un percorso che non perdona indugiano nei dettagli di ogni colpo e minano la concentrazione dei professionisti.
Migliorare la posizione richiede calma e precisione sulle buche più dure, tenendo sotto controllo gli aspetti fisici e mentali, data la lunghezza del torneo e le condizioni ambientali. Tenere il passo di Burns, Spaun e Hovland diventerà la vera sfida da qui in avanti, mentre gli italiani, usciti anzitempo, possono solo seguire lo spettacolo da lontano. Oakmont si conferma così un palco ostile anche nel 2025, ma pronto a far emergere il migliore.