Home Nasce il var della marcia: madrid pronta al primo test con un sistema elettronico contro le squalifiche difficili

Nasce il var della marcia: madrid pronta al primo test con un sistema elettronico contro le squalifiche difficili

A Madrid, un nuovo sistema elettronico per la marcia sarà testato per monitorare il contatto con il suolo, integrando le valutazioni dei giudici e potenzialmente rivoluzionando la disciplina.

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A Madrid sarà sperimentato un sistema elettronico che, integrando il giudizio umano, monitora in tempo reale le infrazioni nella marcia atletica, promettendo maggiore oggettività e trasparenza nelle gare. - Unita.tv

La marcia, una disciplina di atletica dove tecnica e giudizio umano si intrecciano, si prepara a un cambiamento importante. Domenica a Madrid sarà sperimentato un sistema elettronico capace di riconoscere le infrazioni più comuni, quelle legate al contatto con il suolo, andando a integrare le valutazioni dei giudici in gara. Il progetto nasce per offrire uno strumento obiettivo in una gara dove l’occhio umano ha sempre dominato, a volte controverso e fonte di polemiche.

La marcia: disciplina di regole rigide e giudizio soggettivo

La marcia richiede agli atleti di mantenere un contatto continuo con il terreno, un dettaglio che riguarda la tecnica e che può cambiare le sorti di una gara. Solo un giudice esperto può riconoscere se un atleta solleva entrambi i piedi, un’infrazione vietata che causa ammonizioni e possibili squalifiche. Questo aspetto rende la marcia diverso dalle altre gare di atletica: il cronometro e il metro sono strumenti chiave, ma qui serve anche il parere soggettivo degli ufficiali di gara. Le decisioni spesso arrivano dopo un esame attento e a volte anche contestato. Tra squalifiche annullate o inaspettate, sono cambiate vittorie e classifiche.

Momenti controversi nella storia della marcia

Gli episodi controversi non sono mancati. Nel 1995, agli iridati di atletica, Giovanni De Benedictis perse il bronzo per una squalifica comunicata solo dopo l’arrivo. Nei Giochi di Atene finì fuori gara nella 50 km e a Sidney nel 2000 il messicano Bernardo Segura vinse la 20 km ma venne squalificato retroattivamente. Questi momenti hanno segnato un precedente, mettendo in luce i limiti della valutazione umana in una disciplina tanto tecnica.

Come funziona il sistema elettronico che verrà testato a madrid

Il nuovo dispositivo, chiamato “Sistema di Controllo elettronico“, si basa su un chip leggero fissato sotto i lacci delle scarpe degli atleti. La sua funzione è monitorare costantemente il contatto col suolo, segnalando quando un piede perde contatto, una regola violata in marcia. La tecnologia misura il “tempo in aria” per ogni piede, ossia quando la punta non tocca più il suolo e quando il tallone riprende il contatto.

Il sistema, ideato da Javier Rosell, docente di Ingegneria Elettronica alla Università Politecnica della Catalogna, punta a offrire dati oggettivi, senza affidarsi al giudizio umano, considerato soggetto a errori o interpretazioni diverse. Rosell ha spiegato che nel corso del Gran premio internazionale di marcia di Madrid, il sistema sarà affiancato ai giudici tradizionali. I dati raccolti saranno usati per un rapporto anonimo, da confrontare con le decisioni prese sul campo.

Questo approccio aiuterà a capire se la tecnologia può fungere da supporto nelle gare ufficiali e, qualora promossa, potrebbe modificare il modo di giudicare la marcia a livello mondiale.

Dettagli tecnici del sistema

Un chip leggero da 15 grammi, fissato sotto i lacci delle scarpe, monitora il tempo di contatto col terreno per ogni piede. Quando il piede perde contatto con il suolo viene segnalato come infrazione, permettendo un controllo oggettivo delle regole.

L’evento di madrid e la partecipazione degli atleti di punta

La quarta edizione del Gran premio internazionale di marcia si svolge nel cuore di Madrid, con al centro la sperimentazione di questa nuova tecnologia. L’evento, organizzato da Diego García Carrera — atleta spagnolo noto per il sesto posto a Tokio 2020 — vedrà partecipare numerosi marciatori di primo piano. Tra loro, spiccano gli azzurri Francesco Fortunato e Antonella Palmisano, vincitrice della scorsa edizione.

Si tratta di una tappa del World Race Walking Tour, con competizioni maschili e femminili in gara. L’interesse è alto perché il sistema elettronico potrebbe diventare un punto di svolta per la disciplina. L’affidabilità della nuova tecnologia sarà valutata in parallelo e renderà possibile correggere o confermare le sanzioni durante le gare.

L’esperimento madrileno potrebbe aprire la strada all’uso ufficiale del var della marcia anche in World Athletics, portando nuove certezze sul rispetto delle regole e più chiarezza nelle classifiche.

Le prospettive future del var nella marcia

Se la sperimentazione a Madrid otterrà risultati positivi, il var della marcia potrebbe entrare stabilmente nelle gare internazionali. Questo strumento potrebbe eliminare diverse controversie legate a squalifiche vittime di interpretazioni discordanti, migliorando l’esperienza di atleti e spettatori.

La tecnologia potrebbe garantire decisioni immediate e trasparenti, evitando di aspettare notifiche post gara o modifiche in corsa. Un sistema così preciso potrebbe favorire una competizione più giusta e libera da dubbi.

La marcia acquisirebbe così un livello di certezza più alto che prenderà le distanze da quei momenti in cui giudizi soggettivi hanno cambiato risultati ottenuti sul campo senza un riscontro tecnico. Il sistema elettronico rappresenta la naturale evoluzione della disciplina, fedele alla regola ma sempre più allineata con gli strumenti tecnologici. Madrid segna un momento di svolta per tutte le gare di marcia a livello globale.