Home Napoli e Parma a nove mesi dall’ultimo scontro diretto vittoria sfumata e lotta salvezza aperta

Napoli e Parma a nove mesi dall’ultimo scontro diretto vittoria sfumata e lotta salvezza aperta

Il match tra Napoli e Parma, atteso dopo l’intensa sfida di agosto, sarà cruciale per la salvezza dei ducali e per confermare la posizione del Napoli in classifica.

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Domenica il penultimo turno di Serie A vedrà Napoli e Parma sfidarsi in una partita cruciale per il finale di stagione: il Napoli cerca conferme, mentre il Parma lotta per la salvezza dopo un girone di ritorno di resilienza e cambi tattici sotto Cristian Chivu. - Unita.tv

Domenica si giocherà il penultimo turno della Serie A 2024-2025 con l’attesissimo incontro tra Napoli e Parma, a quasi nove mesi di distanza dall’ultima sfida tra le due squadre. Quel match, disputato il 31 agosto allo stadio Maradona, ha lasciato un segno profondo nella stagione di entrambe le compagini. Le tensioni, le emozioni e la rimonta al fotofinish si sono trasformate in un crocevia importante per il cammino nel campionato, soprattutto per i ducali che ora affrontano un finale con la salvezza non ancora certa. L’incontro di domenica sarà fondamentale per capire la direzione delle due squadre in questo finale di torneo.

La partita d’andata tra napoli e parma: un risultato che pesa ancora

Lo scontro diretto tra Napoli e Parma di fine agosto è rimasto impresso come una delle gare più intense e drammatiche del campionato. La squadra di casa ha visto sfuggire la vittoria nei minuti finali, con il Parma che ha ribaltato il risultato dopo aver subito il gol dell’1-0 da parte di Bonny al 19’. Il Parma è riuscito a mantenere il vantaggio per oltre 70 minuti, mostrando un ordine tattico e una capacità difensiva che sembrava bastare a portare a casa i tre punti.

Espulsione e cambio portiere inaspettato

La partita ha preso una piega rocambolesca dopo l’espulsione di Suzuki, il portiere del Parma, al 78’, per doppia ammonizione. La mancata possibilità di effettuare un cambio portiere, data l’esaurimento delle sostituzioni, ha obbligato il difensore Enrico Delprato a indossare i guanti e la maglia del portiere rimasto in panchina. Delprato ha coperto bene la porta per alcuni minuti cruciali, ma non ha potuto evitare i gol di Lukaku e Anguissa, arrivati al 92’ e 97’, che hanno consegnato la vittoria al Napoli.

I numeri di quella partita raccontano l’equilibrio sul campo. Il Parma ha superato i partenopei negli intercetti e ha mantenuto più possesso palla . Inoltre ha costretto il Napoli a commettere il doppio dei falli, segno di un gioco intenso e fisico. Quella sconfitta non è mai stata digerita dall’ex tecnico Fabio Pecchia, formaiano Doc e già legato ai colori azzurri, che allora guidava il Parma.

Il cambio di rotta del parma sotto la guida di cristian chivu

Da circa tre mesi Cristian Chivu ha preso le redini di una squadra che arranca nella parte bassa della classifica. Il suo arrivo ha portato una nuova impostazione, più pragmatica e rivolta a racimolare i punti necessari per evitare la retrocessione. Nel prossimo incontro contro il Napoli, il Parma è chiamato a sfruttare ogni occasione per agganciarsi alla salvezza.

Il tecnico romeno ha puntato su una strategia difensiva, raffinando la preparazione mentale dei giocatori e cercando di massimizzare l’efficacia delle ripartenze. Il discorso sulla salvezza è aperto e la partita con Napoli assume un valore doppio, sia per la rivalsa sportiva sia per la necessità di conquistare punti decisivi. Non è necessario vincere necessariamente quella partita, basterebbe anche un pareggio, sempre che i risultati dagli altri campi – come Empoli contro Monza e Lecce contro Torino – siano favorevoli.

Il cammino nel girone di ritorno dimostra una certa resilienza

Il Parma ha infatti raccolto diversi risultati positivi nel girone di ritorno, come testimonia il fatto che il pareggio è uscito ben sette volte nella seconda parte di stagione. Questo dato indica una certa capacità della squadra di strappare punti preziosi in partite difficili, ma anche una difficoltà nel mantenere il vantaggio o la pressione per chiudere gli incontri.

Partita densa di significati per entrambe le squadre

Questo prossimo incontro tra Napoli e Parma assume un significato particolare. Da una parte, per il Napoli rappresenta una tappa verso la chiusura della stagione, forse senza più ambizioni alte da inseguire, ma con la voglia di confermare la propria posizione in classifica e la qualità del gioco espressa. Dall’altra, il Parma ha la necessità di mantenere accesa la speranza salvezza, anche con un risultato che potrebbe sembrare modesto ma che in questo momento del campionato vale oro.

Il recupero dai 260 giorni che dividono la partita di domenica dall’ultima sfida crea un alone di attesa particolare, soprattutto per chi, come Delprato o Pecchia, ha vissuto direttamente o indirettamente quel momento ancora vivo nella memoria. Questo intreccio tra passato e presente condiziona l’attuale dinamica.

Il Parma, con i suoi sforzi e qualche accorgimento tattico, punta almeno a fermare il Napoli, una squadra che a sua volta ha dimostrato di saper soffrire e rimontare. La posta in gioco resta alta. Il pubblico attende una gara intensa, combattuta, senza troppi fronzoli ma decisa sul campo, un vero test per le speranze crociate e una verifica della tenuta azzurra nel finale di campionato.