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Napoli calcio, proposta ufficiale per nuovo stadio a Poggioreale nella zona ex Caramanico

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La ssc Napoli ha presentato una richiesta formale alla Zes unica per avviare il progetto di fattibilità del nuovo stadio in un’area strategica di Napoli. La zona individuata è quella orientale della città, vicino al centro direzionale e all’ex macello, con collegamenti già programmati grazie alla linea 1 della metropolitana. L’iniziativa riapre il dibattito su uno sviluppo urbanistico importante che sembrava ormai fermo dopo il no del Comune pochi mesi fa.

La strategicità dell’ area di poggioreale per il nuovo stadio della Ssc Napoli Spa e lo sviluppo della zes

L’area indicata per la costruzione dello stadio si trova a Poggioreale, precisamente nella zona nota come ex Caramanico, non lontano dal centro direzionale di Napoli. Questo sito è caratterizzato da spazi industriali dismessi e dalla presenza storica dell’ex macello cittadino. La scelta ricade proprio su questo luogo perché offre ampi terreni disponibili e una posizione vicina a infrastrutture già esistenti o in fase di realizzazione.

Articolo ripreso da calcionapoli24.it.

Un elemento chiave è la fermata prevista della linea 1 della metropolitana che sarà operativa tra qualche anno proprio in questa area. Questa nuova connessione garantirebbe un accesso facilitato allo stadio sia ai residenti sia ai tifosi provenienti dalle altre zone della città o dall’hinterland napoletano. Proprio questa vicinanza ai trasporti pubblici potrebbe rappresentare un vantaggio notevole sul piano logistico.

Il quartiere Poggioreale ha subito diverse trasformazioni negli ultimi decenni ma resta ancora marginale rispetto ad altre zone centrali di Napoli. Realizzare uno stadio qui potrebbe portare nuovi impulsi economici e sociali puntando anche sulla rigenerazione urbana dell’intera area ex industriale.

Le motivazioni dell’ istanza alla zes unica per il nuovo stadio della Ssc Napoli a poggioreale

Dopo il rifiuto espresso dal Comune guidato dall’allora sindaco Gaetano Manfredi circa tre mesi fa sull’utilizzo dei terreni comunali per lo stadio, la società sportiva ha deciso di rivolgersi alla Zes unica presieduta da Giosy Romano sotto l’autorità della Presidenza del Consiglio dei ministri.

La Zes prevede procedure amministrative semplificate attraverso un regime chiamato “autorizzazione unica”. Questo sistema permette di sostituire molteplici permessi normalmente richiesti con un solo titolo abilitativo che accelera le tempistiche burocratiche necessarie all’avvio dei lavori edilizi ed infrastrutturali.

Questo passaggio appare fondamentale perché consente di aggirare gli ostacoli incontrati nell’ambito delle procedure ordinarie comunali ed evita lungaggini spesso criticate dagli investitori nel campo delle opere pubbliche o private complesse come gli impianti sportivi.

Tuttavia bisogna sottolineare che questa autorizzazione può essere concessa solo se tutti i soggetti coinvolti danno parere favorevole al progetto stesso: quindi permangono verifiche tecniche ed ambientali imprescindibili prima dell’approvazione definitiva.

Vantaggi fiscali della Zes e impatti economici del nuovo Stadio Ssc Napoli a Poggioreale

Uno degli incentivi principali offerti dalla Zona economica speciale riguarda l’aspetto fiscale: chi investe nelle aree comprese nella Zes gode infatti di agevolazioni significative come crediti d’imposta sulle spese sostenute per opere infrastrutturali o immobiliari. Queste misure mirano a rendere più appetibili progetti destinati a rivitalizzare territori urbani degradati o poco sfruttati economicamente.

Per la ssc Napoli realizzare lo stadio nell’ambito della Zes significa poter contare su risparmi concreti durante tutta la fase d’investimento oltre ad accelerazioni nell’espletamento delle pratiche autorizzative necessarie ad aprire cantieri nei tempi previsti dal cronoprogramma societario.

Se verranno rispettate tutte le condizioni tecniche previste si prevede che i lavori potrebbero iniziare entro pochi anni garantendo così entro due stagioni sportive una nuova casa moderna agli atleti partenopei e ai loro tifosi.

Questa iniziativa segna inoltre una svolta rispetto alle difficoltà accumulate negli anni passati nel trovare soluzioni valide allo storico problema dello stadio napoletano rimasto spesso fermo nelle discussioni politiche senza concretezza progettuale.

Personalmente ritengo che la proposta di costruire un nuovo stadio a Poggioreale rappresenti un’opportunità significativa per Napoli, non solo dal punto di vista sportivo ma anche come volano di rigenerazione urbana e sviluppo economico. La scelta di un’area strategica, integrata con le future infrastrutture di trasporto, potrebbe contribuire a superare vecchie contraddizioni e a creare un punto di riferimento moderno e funzionale per la città e i suoi cittadini. Secondo me, l’approccio basato sulla collaborazione tra enti e l’utilizzo degli strumenti offerti dalla Zes è un segnale positivo di come si possa affrontare con pragmatismo e visione progetti complessi, valorizzando al contempo il tessuto urbano e sociale. La mia riflessione è che, se gestita con attenzione e trasparenza, questa iniziativa potrà rappresentare un esempio virtuoso di come lo sport possa essere motore di rinascita e coesione territoriale.

Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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