Il mondiale di nuoto che si terrà a Singapore dal 27 luglio 2025 si preannuncia una sfida dura. L’Italia arriva con una squadra mista: atleti affermati e qualche promessa pronta a farsi notare. Le gare in vasca serviranno a testare la preparazione in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Qualche assenza peserà, ma la squadra azzurra vuole comunque farsi valere.
Italia in vasca: campioni di esperienza e talenti da scoprire
A guidare la squadra ci sono due nomi noti: i campioni olimpici Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon. Ceccon, in particolare, dovrà vedersela con avversari fortissimi, visto che il livello quest’anno è davvero alto. Cesare Butini, il direttore tecnico, avverte: «Non si possono fare paragoni facili con le edizioni passate, il gruppo e la qualità degli avversari sono diversi».
Accanto ai big, ci sono nuotatori ormai consolidati nelle loro specialità. Tra i ranisti spiccano Anita Bottazzo, Benedetta Pilato e Ludovico Blu Art Viberti, insieme a Simone Cerasuolo e Lisa Angiolini. Questi atleti puntano a confermare i risultati ottenuti o magari a migliorarsi proprio in questa competizione.
Butini sottolinea anche due nomi inseriti tra i “big”: Simona Quadarella e Alberto Razzetti, ormai stabilmente tra i migliori al mondo. L’obiettivo è confermare la loro forma e la posizione nei ranking internazionali con prestazioni di alto livello.
Il futuro azzurro passa dai giovani da tenere d’occhio
Il ricambio generazionale è un passaggio obbligato per restare competitivi. Tra i giovani indicati da Butini ci sono Sara Curtis e Carlos D’Ambrosio, due atleti chiamati a dimostrare ambizione e talento su un palcoscenico internazionale.
La recente convocazione di Bianca Nannucci, classe 2008 e campionessa europea juniores, è un segnale chiaro di quanto si punti sui giovani. Inserire nuove leve significa costruire un percorso solido per affrontare le sfide di domani.
In questa ottica, l’Italia ha iscritto tutte le staffette previste, per dare ai ragazzi esperienze di squadra importanti e testare le loro capacità. Investire sui giovani è parte della strategia per tornare a essere protagonisti a livello mondiale.
Le staffette azzurre: luci e ombre secondo il tecnico
Tra le gare di squadra, la staffetta maschile veloce sembra quella con più incognite a Singapore. Butini non nasconde qualche preoccupazione, visto il livello molto alto degli avversari e la composizione del gruppo.
Diverso il discorso per la staffetta femminile 4×100, che ha dimostrato compattezza e risultati incoraggianti nelle ultime uscite. Sara Curtis, ormai affermata a livello internazionale, è una carta importante. Il tecnico punta sulla solidità mostrata in allenamento e in gara, con la speranza di piazzamenti di rilievo.
Nel complesso, le staffette sono un banco di prova per gli obiettivi a medio termine, con tappe come i prossimi Europei e, soprattutto, le Olimpiadi di Los Angeles 2028.
L’assenza di Paltrinieri pesa sul gruppo azzurro
Una grande assenza per l’Italia ai mondiali sarà quella di Gregorio Paltrinieri, capitano e punto di riferimento. Il campione ha dovuto rinunciare dopo l’infortunio alla mano rimediato durante le prove in acque libere, disciplina in cui ha vinto medaglie importanti.
Butini ha parlato chiaro: il vuoto lasciato da Paltrinieri si sente, non solo per i suoi risultati e la tecnica, ma soprattutto per il ruolo di leader. La sua esperienza internazionale e la costanza saranno difficili da sostituire.
Questa situazione costringe lo staff a rivedere le strategie e a puntare di più su altri atleti e sulle nuove leve per mantenere alto il livello di competitività.
Tra conferme e novità, l’Italia arriva a Singapore con la voglia di superare le difficoltà e affrontare un mondiale che segna una tappa fondamentale verso le Olimpiadi del 2028. I risultati che arriveranno saranno un banco di prova per il futuro del nuoto azzurro.
Ultimo aggiornamento il 21 Luglio 2025 da Davide Galli