Ministero per le disabilità e figc uniti per promuovere il calcio paralimpico e nuove opportunità sportive

Incontro tra istituzioni e sportivi in Italia per promuovere il calcio paralimpico, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare inclusione e partecipazione degli atleti con disabilità.
Un incontro tra istituzioni e FIGC a Roma ha rilanciato il calcio paralimpico in Italia, sottolineandone il valore sociale e inclusivo, con il sostegno del ministero per le disabilità e l’organizzazione di eventi dedicati per promuovere partecipazione e sensibilizzazione. - Unita.tv

L’impegno per valorizzare il calcio paralimpico e sperimentale in Italia ha raggiunto un importante momento di confronto tra istituzioni e realtà sportive. Un incontro tenutosi nella sede della figc a Roma ha visto la presenza del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, del presidente della federcalcio Gabriele Gravina e del presidente della divisione calcio paralimpico e sperimentale Franco Carraro. L’obiettivo comune è rafforzare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questo tema e creare occasioni concrete per chi vive la pratica sportiva con disabilità.

L’importanza del calcio paralimpico nella visione della figc

Nel suo intervento, Gravina ha evidenziato come il calcio paralimpico vada oltre la semplice competizione e l’aspetto economico spesso associati al mondo del calcio. Ha sottolineato la capacità di questa disciplina di trasmettere emozioni genuine, di accendere passioni autentiche e di coinvolgere atleti e famiglie in un’esperienza nuova e significativa. La dcps, ha detto, si distingue a livello internazionale come un progetto unico studiato con attenzione da grandi istituzioni come uefa e fifa. Questo riconoscimento conferma il valore non solo tecnico ma anche sociale dell’iniziativa, in grado di far emergere aspetti fondamentali come la tenacia e la resilienza.

Un modello di inclusione e partecipazione

Si tratta di un settore che si propone di abbattere barriere, offrendo un palcoscenico diverso ma altrettanto competitivo a chi spesso resta ai margini del grande sport. L’esperienza della figc dimostra che il calcio paralimpico può diventare un modello di inclusione e partecipazione, capace di inventare nuove modalità di confronto e dialogo.

Le sfide affrontate dagli atleti con disabilità durante la pandemia

Franco Carraro, presidente della dcps, ha ricordato i tempi difficili vissuti dagli atleti paralimpici durante la pandemia. Molti di loro hanno provato un senso di isolamento e frustrazione a causa dell’impossibilità di praticare il loro sport preferito. Questa sospensione ha inciso non solo sulla dimensione fisica ma anche sull’aspetto emotivo e sociale. Carraro ha ribadito come l’attività sportiva rappresenti un momento fondamentale per questi giovani, uno spazio dove incanalare energie, confrontarsi e costruire relazioni.

Con il superamento delle restrizioni, la divisione ha registrato una crescita che ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. Il ritorno in campo ha favorito nuove adesioni e una maggiore partecipazione, così da aumentare significativamente la visibilità e l’attenzione verso il calcio paralimpico. I risultati ottenuti in questi anni testimoniano una risposta forte e concreta da parte degli atleti, delle famiglie e degli allenatori.

Migliorare la rete di supporto e inclusione

Carraro ha sottolineato che l’esperienza maturata durante il lockdown ha insegnato molto anche agli organizzatori, spingendo a migliorare la rete di supporto e promuovere progetti più inclusivi.

Il ruolo del ministero per le disabilità e l’evento fair play

Alessandra Locatelli ha manifestato apprezzamento per l’impegno della figc e della dcps nel sostenere lo sport paralimpico. Ha annunciato il patrocinio del ministero all’evento fair play promosso dalla dcps, in programma il 17 maggio al centro sportivo Giulio Onesti di Roma. Questa iniziativa rappresenta una vetrina importante per mostrare le capacità e i risultati degli atleti con disabilità in una cornice di festa e condivisione.

Il ministro ha voluto richiamare l’attenzione sui messaggi diffusi attraverso lo sport, invitando a mettere in luce potenzialità e competenze invece dei limiti. Ha definito il calcio uno strumento potentissimo sul piano comunicativo, capace di raggiungere un pubblico vastissimo e di spostare l’attenzione verso temi di inclusione e partecipazione.

La collaborazione tra ministero e federazione mira a costruire campagne di sensibilizzazione più incisive per rafforzare l’immagine positiva del calcio paralimpico e diffondere una cultura aperta alle diversità. L’appuntamento di maggio sarà un momento di rilievo per sottolineare l’importanza di queste attività e dimostrare come lo sport possa diventare un fattore di inserimento e crescita sociale.