Home Sport Minacce e insulti violenti ai tennisti: il caso katie boulter e il fenomeno delle scommesse
Sport

Minacce e insulti violenti ai tennisti: il caso katie boulter e il fenomeno delle scommesse

Condividi
Condividi

Negli ultimi anni sempre più tennisti si trovano a dover affrontare messaggi minacciosi e insulti pesanti, spesso legati ai risultati delle loro partite. La testimonianza della britannica katie boulter, che ha denunciato gli attacchi subiti durante e dopo il Roland Garros, mette in luce una realtà poco esplorata ma diffusa nel tennis moderno. Questi episodi mettono a rischio la sicurezza e il benessere psicologico degli atleti e sollevano interrogativi sul legame con il gioco d’azzardo online.

la denuncia di katie boulter e il contesto dei messaggi minacciosi

Katie boulter ha raccontato in un’intervista alla BBC di aver ricevuto messaggi con contenuti estremamente violenti mentre partecipava al Roland Garros 2024. Tra le minacce più gravi, l’augurio di ammalarsi di cancro e minacce di profanazione della tomba della nonna. Alcuni messaggi sono arrivati persino dopo le sue vittorie, segno che l’astio è legato non solo a perdite sul campo ma anche alle scommesse effettuate contro di lei. Un utente le ha scritto: “Vai all’inferno, ho perso i soldi che mia madre mi aveva mandato”, sottolineando il coinvolgimento emotivo e finanziario di chi scommette.

Difficoltà psicologiche e ansia costante

Questi attacchi arrivano spesso da account anonimi e mettono i tennisti in forte difficoltà. Boulter ha spiegato che questo tipo di minacce non è solo un disturbo virtuale, ma si traduce in tensione costante e ansia. La paura che chi invia questi messaggi possa conoscere il suo indirizzo o seguirla da vicino aumenta l’angoscia specie quando gli insulti si intensificano nel tempo. La tennista ha preso la decisione di parlare pubblicamente proprio per difendere i più giovani, che sono spesso i più vulnerabili a questo tipo di violenze digitali.

I numeri della violenza online nel tennis secondo threat matrix

Un rapporto recente della Threat Matrix, un sistema di monitoraggio creato per l’ITF e la WTA, ha quantificato la portata del fenomeno nel 2024. Sono stati individuati circa 8mila messaggi offensivi, violenti o minacciosi indirizzati a 458 tennisti sui social network, una cifra preoccupante che dimostra quanto l’odio online sia un problema concreto nel mondo del tennis. Il monitoraggio ha evidenziato come il legame con le scommesse sportive giochi un ruolo chiave in questi attacchi.

Funzionamento del sistema threat matrix

Il sistema Threat Matrix funziona raccogliendo e analizzando i contenuti pubblicati online, individuando soprattutto chi diffonde elementi di minaccia o insulti pesanti nei confronti degli atleti. L’impatto di questa aggressività può compromettere la serenità degli sportivi e influire anche sulla loro performance. Nei casi più gravi, la responsabilità di chi lancia questi messaggi anonimi può andare al di là del web, assumendo significati anche di stalking.

Il nesso tra scommesse e insulti ai tennisti

Il fenomeno degli insulti online nel tennis si intreccia con l’aumento delle scommesse sportive. Molti spettatori investono soldi sui risultati delle partite e quando le prognosi vengono smentite dagli esiti reali scatta la frustrazione. Katie boulter ha individuato nei giocatori da scommessa insoddisfatti la principale fonte delle offese ricevute sui social.

Il mercato globale delle scommesse sulle competizioni di tennis ha visto una crescita significativa negli ultimi anni, soprattutto grazie alle piattaforme digitali che consentono puntate in tempo reale. Questa situazione crea una pressione ulteriore sui tennisti, spesso bersaglio di critiche violente per la perdita di denaro da parte di molti scommettitori. La tensione accumulata può sfociare in minacce, messaggi volgari o intimidazioni, come raccontato dalla stessa boulter.

Impatto psicologico sugli atleti

L’intensità e la frequenza di queste aggressioni online può far scattare stress, ansia e disturbi psicologici negli atleti, alimentando un clima di insicurezza anche fuori dal campo. Gli organismi che regolano il tennis sono chiamati a valutare protocolli di tutela più rigorosi per proteggere la salute mentale e la sicurezza dei giocatori, soprattutto quelli più giovani o meno esperti.

Il tema denuncia un problema che riguarda l’intera comunità sportiva e che va monitorato con attenzione nelle prossime stagioni, dato il crescente numero di casi noti. La voce di tennisti come katie boulter apre una discussione urgente su come tutelare chi rappresenta questo sport a livello mondiale, garantendo condizioni di gioco libere da minacce o intimidazioni.

Written by
Davide Galli

Davide Galli scrive per capire, non solo per raccontare. Blogger dallo stile asciutto e riflessivo, attraversa i temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo, cultura e salute con uno sguardo mai convenzionale. Nei suoi articoli c’è sempre una domanda aperta, un invito a leggere tra le righe e a non fermarsi alla superficie.

Unita.tv è un sito d’informazione generalista che offre aggiornamenti su cronaca, politica, spettacolo, gossip, sport e altri temi d’attualità, con uno stile dinamico e accessibile.

Info & Comunicati

Per info e comunicati stampa inviare email a: info@unita.tv

Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.