Mathieu Van der Poel, ciclista olandese di fama mondiale, si prepara per la Milano-Sanremo 2025, una delle corse più prestigiose del calendario ciclistico. La sua storia è intrecciata con quella della Classicissima, non solo per le sue vittorie, ma anche per il legame affettivo che lo unisce a questo evento. Con un nonno, Raymond Poulidor, che trionfò nella stessa corsa 62 anni fa, Van der Poel vive un momento di grande attesa e responsabilità . La sua passione per il golf e il suo approccio alla competizione lo rendono un personaggio affascinante nel panorama sportivo.
L’amore per la Milano-Sanremo
Mathieu Van der Poel ha sempre considerato la Milano-Sanremo un appuntamento imperdibile. Fin da giovane, seguiva con entusiasmo la corsa, affascinato dall’incertezza del risultato finale. “Ricordo momenti memorabili, come quando sembrava che Haussler avesse vinto, e invece Cavendish lo superò all’ultimo secondo”, racconta. La corsa, con il suo finale emozionante sul Poggio, rappresenta per lui un momento di pura adrenalina. Nel 2023, Van der Poel ha dimostrato il suo valore, vincendo la corsa e battendo avversari del calibro di Ganna, Van Aert e Pogacar. Con 12 titoli mondiali e 6 Monumenti all’attivo, l’olandese si presenta come uno dei favoriti per l’edizione 116 della Classicissima.
La preparazione e la routine pre-gara
La preparazione per la Milano-Sanremo è un aspetto cruciale per Van der Poel. “Ho imparato che la corsa è estremamente complessa e che puoi vincere anche senza essere il più forte”, afferma. La sua routine prima della gara non prevede superstizioni particolari, ma si concentra sul riposo e sul recupero. “La Sanremo è lunga e dispendiosa, quindi cerco di rilassarmi di più”, spiega. Questa strategia gli ha permesso di affrontare al meglio le sfide della corsa, dove ogni energia è fondamentale per affrontare il finale.
Leggi anche:
La rivalità con Tadej Pogacar
La rivalità con Tadej Pogacar è uno dei temi caldi del ciclismo moderno. Van der Poel descrive il suo rapporto con il campione sloveno come positivo, ma sottolinea l’importanza di concentrarsi su se stesso. “Non penso molto a lui, cerco solo di essere la miglior versione di me stesso”, afferma. La competizione tra i due è intensa, e Van der Poel ricorda con umiltà le difficoltà affrontate, come nel Fiandre 2023, dove Pogacar lo ha superato. “La fatica maggiore è stata l’anno precedente, quando sono riuscito a vincere”, aggiunge, evidenziando l’impegno e la determinazione necessari per competere ai massimi livelli.
L’importanza della strategia in corsa
Affrontare il Poggio e le sue sfide richiede una strategia ben definita. Van der Poel descrive i momenti decisivi come estremamente impegnativi, dove ogni ciclista deve dare il massimo. “Sono 5 minuti in cui tiri fuori tutto quello che hai”, spiega. La possibilità che Pogacar possa tentare di staccare gli avversari sulla Cipressa è un tema di discussione tra i ciclisti. “Dipende molto dal vento e dalla strategia della squadra”, afferma, dimostrando una comprensione profonda delle dinamiche di gara.
La crescita della squadra Alpecin-Deceuninck
La squadra Alpecin-Deceuninck, di cui Van der Poel è un pilastro, ha conosciuto una crescita significativa negli ultimi anni. “Il segreto è la visione dei fratelli Roodhooft e un budget che ci permette di ingaggiare corridori di alto livello”, spiega. L’atmosfera di squadra è fondamentale per il ciclista, che si sente parte di una famiglia. “C’è una grande probabilità che resti qui a vita”, afferma, evidenziando il legame che ha con il team.
Un legame speciale con la storia familiare
Il nonno di Van der Poel, Raymond Poulidor, è una figura leggendaria nel ciclismo, e il suo trionfo nella Milano-Sanremo è un ricordo vivo per il nipote. “Non avrei mai pensato di raggiungere risultati così grandi”, confessa. La sua ambizione iniziale era quella di diventare campione del mondo di ciclocross, ma il destino ha riservato per lui un percorso diverso. La storia familiare e il legame con il passato rappresentano una fonte di ispirazione per Mathieu, che continua a scrivere la sua storia nel mondo del ciclismo.
Â