Marco Giunio de sanctis, candidato unico alla presidenza del Comitato italiano paralimpico e attuale numero uno della Federbocce, ha esposto a Roma le linee del suo progetto per il futuro del Comitato. Al centro del programma, si trovano l’espansione dei centri di riferimento per lo sport paralimpico e il miglioramento delle strutture, con un’attenzione particolare alle nuove federazioni e all’accessibilità. L’intervento è avvenuto durante la cerimonia di apertura dei lavori del centro tecnico federale, occasione in cui de sanctis ha ribadito la volontà di proseguire il lavoro già avviato dalle precedenti presidenze.
Nuovi poli sportivi su tutto il territorio nazionale
De sanctis ha sottolineato la necessità di creare centri pilota in Italia che possano servire da punto di riferimento per le società paralimpiche. L’idea è sviluppare poli almeno in tre aree geografiche: uno al nord, uno al centro e uno al sud del paese. Questi centri non solo dovrebbero favorire la pratica sportiva, ma anche sostenere lo sviluppo delle nuove federazioni, offrendo loro una casa e un supporto concreto.
Una strategia per rafforzare la presenza territoriale
La strategia punta a rafforzare la presenza territoriale, distribuendo meglio le risorse e dando maggiore autonomia alle realtà locali. Questo approccio dovrebbe favorire la crescita dello sport paralimpico, rendendo più semplice l’organizzazione di eventi e l’accesso agli impianti da parte degli atleti. Inoltre, i centri pilota serviranno anche come fulcro per attività di formazione, allenamento e socializzazione tra le varie società.
Il problema dell’accessibilità negli impianti sportivi
Il tema dell’accessibilità è emerso come uno dei nodi centrali del progetto di de sanctis. Ha evidenziato come molte strutture ancora presentino barriere che limitano la partecipazione degli atleti paralimpici. Il miglioramento degli spazi e delle infrastrutture è essenziale per garantire pari opportunità e per attrarre un numero sempre più alto di sportivi.
De sanctis ha indicato che il problema riguarda non solo l’adeguamento degli edifici esistenti, ma anche il progetto e la realizzazione di nuovi impianti. In particolare, ha richiamato l’attenzione sul Centro Tre Fontane a Roma, un’opera che dovrà essere rivista per ridurre i costi e renderla più funzionale alle esigenze paralimpiche. Il controllo economico, assieme al rispetto delle normative sull’accessibilità, rappresenta un elemento chiave per l’efficacia del progetto.
Proposte per migliorare l’autonomia e la gestione locale
Un altro punto del programma riguarda la capacità di liberare le energie sul territorio, dando più autonomia ai soggetti coinvolti. De sanctis ha parlato di approvare progetti concreti che permettano alle federazioni e alle società di operare con maggiore libertà, senza eccessivi vincoli burocratici.
Accelerare la diffusione dello sport paralimpico
Questa linea, secondo il candidato, potrebbe accelerare la realizzazione di iniziative volte a incrementare la diffusione dello sport paralimpico e a migliorare le condizioni di allenamento e competizione. L’obiettivo è creare un sistema in cui le risorse siano distribuite in modo più equilibrato e le strutture vengano utilizzate al meglio.
De sanctis ha insistito sul fatto che l’impiantistica resta un punto programmatico prioritario, poiché le condizioni delle strutture rappresentano un limite concreto all’espansione e al potenziamento del movimento paralimpico. Già in questa fase il confronto e la verifica dei progetti esistenti, come quello del Tre Fontane, assumono un rilievo particolare nella sua azione.