Giovanni Malagò si prepara a lasciare la presidenza del Coni dopo 12 anni, un capitolo che si chiude domani con le elezioni per il nuovo vertice. In questo momento di passaggio, il presidente uscente riflette sul suo percorso e sulle emozioni che accompagnano l’addio a Palazzo H, sede storica del Comitato olimpico nazionale italiano.
Un ultimo giorno vissuto con spirito di servizio e consapevolezza
Nel suo ultimo giorno alla guida del Coni, Giovanni Malagò ha descritto la sua esperienza come se fosse ancora il primo giorno al comando. Ha sottolineato come abbia mantenuto uno spirito di servizio costante durante tutto il mandato. L’approccio mentale adottato in queste ore è quello dell’accettazione e della calma interiore: «Mi sono calato perfettamente nella parte», ha detto riferendosi al distacco imminente dal ruolo.
Episodi di resilienza personale
Malagò spiega che questa attitudine zen lo ha aiutato anche in momenti difficili della sua vita personale. Ricorda quando in Cina gli fu diagnosticato il Covid-19 e dovette trascorrere due settimane isolato in hotel senza sintomi gravi: «Tutti mi chiedevano come avessi fatto a resistere, ma io semplicemente mi sono calato nella parte». Questa capacità di adattamento gli serve oggi per affrontare l’imminente cambiamento senza rimpianti o tensioni.
Il presidente uscente evidenzia come questa fase rappresenti una nuova pagina da scrivere: «Da domani ci sarà una vita diversa», ma precisa subito che non abbandona certo quel mondo sportivo che ha guidato per più di un decennio. Il legame con lo sport italiano resta saldo anche fuori dalla carica istituzionale.
Dodici anni alla guida del Coni tra sfide e soddisfazioni
Durante i suoi 12 anni da numero uno del Coni, Malagò ha attraversato momenti complessi e occasioni importanti per lo sport italiano. Nel bilancio finale emerge soprattutto la gratificazione derivata dall’affetto ricevuto nel periodo immediatamente precedente all’uscita dal ruolo.
Riconoscimenti e messaggi di supporto
Il presidente parla infatti dell’ondata di messaggi giunti nelle ultime ore: «Sono impressionanti» dice riferendosi alle parole ricevute da colleghi, atleti e appassionati. Questi messaggi rappresentano per lui una sorta di ossigeno emotivo necessario dopo tanti anni intensi nel mondo dello sport nazionale.
Questa risposta affettuosa testimonia quanto sia stato riconosciuto il lavoro svolto negli ultimi dodici anni alla guida dell’organizzazione olimpica italiana. Un impegno portato avanti sempre con dedizione verso lo sviluppo dello sport sul territorio nazionale.
Le elezioni imminenti segnano una svolta importante
Domani si terranno le elezioni che metteranno fine ufficialmente all’esperienza presidenziale di Giovanni Malagò al Coni. La scelta dei nuovi vertici segnerà un passaggio cruciale per l’organismo responsabile dello sport italiano.
Palazzo h, teatro della storia sportiva
Palazzo H sarà teatro delle votazioni dove i delegati sceglieranno chi guiderà nei prossimi anni le strategie sportive nazionali e internazionali italiane. Questo cambio ai vertici arriva dopo più di un decennio sotto la leadership stabile ed esperta di Malagò.
L’attesa è alta nel mondo dello sport perché ogni nuova presidenza porta inevitabilmente nuove idee ma anche continuità rispetto alle basi costruite finora dalle precedenti gestioni, compresa quella appena conclusa.