Il presidente del Coni Giovanni Malagò si è espresso sulla situazione delle candidature in vista della sua successione, durante la presentazione del 92° CSIO di Roma a piazza di Siena. Pur invitando chi ha voglia e requisiti a candidarsi, ha ammesso di non aspettarsi grandi novità all’avvicinarsi della scadenza del 5 giugno. Un quadro che lascia emergere incertezza e qualche dubbio sul reale interesse attorno al ruolo.
La disponibilità di candidature e il ruolo di malagò nella gestione della transizione
Malagò ha sottolineato come abbia voluto dare un segnale di chiarezza, annunciando ufficialmente la fine del suo mandato in anticipo per evitare equivoci o ambiguità attorno al Coni. La decisione di attendere prima di uscire allo scoperto ha fatto sì che tutti sapessero che la sua esperienza è in chiusura. Una mossa che, a suo dire, merita rispetto proprio per il senso di correttezza nei confronti delle federazioni sportive e degli altri organismi che hanno responsabilità nella scelta del nuovo presidente. Malagò ha anche richiesto ai presidenti delle federazioni di far emergere i nomi dei potenziali candidati, affinché si possa avere un quadro chiaro e trasparente.
Il termine per presentare le candidature, fissato al 5 giugno, è ormai vicino, eppure il clima attorno a questa fase appare piuttosto fermo. Il presidente ha richiamato l’attenzione su chi pensa di avere qualcosa da offrire, invitandolo a farsi avanti. Questa apertura dimostra la volontà di consentire il libero accesso alle cariche per chi possiede i requisiti richiesti, senza lasciare spazio a giochi nascosti o ambigui.
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Le attese e le possibili strategie dei futuri candidati
Nonostante l’invito, Malagò non si è nascosto dall’ammettere che non si aspetta colpi di scena o nuove candidature di peso. Nei mesi scorsi si erano fatti alcuni nomi considerati “importanti”, ma adesso il panorama sembra fermo. Dietro questo silenzio potrebbero nascondersi diverse strategie: qualcuno potrebbe ancora valutare se scendere in campo, mentre altri potrebbero adottare un atteggiamento attendista, magari per sondare il terreno o per bluffare e mettere pressione agli avversari.
Questa situazione ha alimentato una certa incertezza, visibile nelle parole del presidente del Coni, che ha parlato di possibili bluff o cautele usate da aspiranti candidati. Non è raro in contesti così delicati e strategici che si assista a una fase di stallo o a corteggiamenti velati, prima della presentazione ufficiale delle candidature.
Il 92° csio di roma e il contesto sportivo alla vigilia del cambio al vertice
La conferenza stampa di presentazione del 92° CSIO di Roma in piazza di Siena è stata l’occasione per Malagò di fare il punto sulla sua posizione e sul futuro del Coni. L’evento, che richiama l’attenzione sull’equitazione a livello internazionale, rappresenta uno dei momenti sportivi di spicco nel calendario italiano.
Questa cornice ha offerto un palcoscenico per affrontare anche la questione del passaggio di consegne all’interno della guida del comitato olimpico. Lo sport italiano si trova in una fase delicata, con appuntamenti importanti che richiedono un’amministrazione stabile e decisa. La successione del presidente assume così un peso rilevante, proprio alla vigilia di tornare a vedere l’Italia protagonista sulle scene olimpiche e sportive mondiali.
Futuro del coni e aspettative delle federazioni
Resta da capire come si muoveranno le federazioni e le altre istanze sportive nei prossimi giorni. Il Coni deve ritrovare un equilibrio dopo anni di presidenza Malagò. Il lavoro di chi prenderà il posto sarà affiancato da un’attenzione particolare, proprio per garantire la continuità delle iniziative sportive e di sviluppo dell’atletica italiana.
La scadenza delle candidature del 5 giugno farà luce sulla volontà concreta di assumere questo incarico. Al momento, nonostante i nomi emersi mesi fa, il silenzio sembra dominare con poche indicazioni chiare sulla futura guida del Coni.