Mads Pedersen trionfa a Vicenza e conquista la quarta vittoria al giro d’Italia 2025
Mads Pedersen conquista la tappa di Vicenza del Giro d’Italia 2025, superando Wout Van Aert e Isaac Del Toro, consolidando la sua posizione tra i favoriti della corsa.

Mads Pedersen ha vinto la tappa di Vicenza al Giro d’Italia 2025, superando in volata avversari come Wout Van Aert e Isaac Del Toro, confermandosi protagonista della corsa. - Unita.tv
Una nuova tappa del Giro d’Italia 2025 ha visto protagonista Mads Pedersen, che ha ottenuto una vittoria che ribadisce il suo valore nel gruppo. Sul traguardo di Vicenza, il corridore danese si è imposto con una volata intensa, superando avversari di alto calibro come Wout Van Aert e Isaac Del Toro. Un successo che si inserisce in una stagione già ricca di soddisfazioni per Pedersen e che rilancia la sua candidatura tra i protagonisti assoluti della corsa rosa.
La sfida tra pedersen, van aert e del toro negli ultimi chilometri
Negli ultimi chilometri la corsa ha preso il via vero soltanto sullo strappo finale. Il messicano Isaac Del Toro ha aumentato il ritmo e ha provato a sfruttare la sua freschezza, mostrando segnali evidenti di un talento che non passa inosservato in questa edizione del Giro.
Ayuso, compagno di squadra e rivale di Del Toro, ha rallentato il passo perdendo terreno. A quel punto Pedersen si è alzato sui pedali, salutando le energie residue, e lanciando uno scatto che si è rivelato decisivo. Van Aert ha risposto tentando di riagganciare il danese, ma il corridore danese ha avuto una spinta finale superiore, tagliando per primo la linea del traguardo e firmando così la quarta vittoria in questo Giro.
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La tappa di vicenza, una frazione resa dura dalla velocità e dagli attacchi
La tappa partita e conclusasi a Vicenza ha avuto un ritmo sostenuto, caratterizzato da numerosi tentativi di fuga. Subito a metà gara nove corridori hanno provato ad allungare: tra loro Mozzato dell’Arkea, Miholjevic della Bahrain, De Bondt in forza alla Decathlon, ma anche Germani e Bystrom del team Groupama, oltre a Milesi della Movistar, Hamilton del team Picnic, Bais della Polti e Magli della Bardiani.
Tra questi è stato Lorenzo Germani a resistere più a lungo, ostinato nel mantenere la testa della corsa fino agli ultimi chilometri. Il bresciano Cristian Scaroni gli si è accodato per formare una coppia italiana che ha cercato di sorprendere il gruppo principale. La presenza di due italiani all’avanguardia sulla corsa ha acceso l’interesse del pubblico, ma il traguardo di Arcugnano, con una salita breve ma impegnativa , ha cambiato gli equilibri.
La salita ha permesso alla squadra UAE di ricucire e neutralizzare la fuga a una decina di chilometri dal traguardo. Questo ha dimostrato il controllo esercitato dal team degli uomini di classifica, che non hanno lasciato troppo margine agli attaccanti. Poco dopo la discesa, sono spuntati in contropiede altri due fuggitivi, il ceco Vacek e il francese Bardet, entrambi corridori di esperienza con le gambe pronte per un finale in salita.
La rampa della madonna di monte berico, teatro di una volata di alto livello
La vera sfida di questa tappa è stata la rampa finale che porta alla Madonna di Monte Berico, un tratto breve ma davvero impegnativo. Anche se non lunghissima, la pendenza ha superato picchi significativi, richiedendo ai corridori di dosare bene le energie per arrivare esplosivi al traguardo.
Gli uomini della Alpecin hanno gestito il gruppo per sostenere il loro velocista Groven, che ancora si trovava con i migliori sul rettilineo in salita. Perché, lo sappiamo, la velocità pura non bastava in questo passaggio. Alla rampa serviva uno scatto secco e quella resistenza che arriva solo con una condizione fisica a livello superiore.
Pedersen ha faticato nel passaggio sulla salita di San Giovanni in Monte, dove il gruppo ha mantenuto un passo elevato. Anche Van Aert ha perso terreno e si è staccato di qualche secondo. Il danese invece, con la determinazione di chi vuole lasciare il segno, ha rimontato fino a ricompattare il gruppo dei migliori prima del tratto conclusivo.
Il valore di pedersen e gli obiettivi ancora aperti nel giro 2025
Con questa vittoria Pedersen raggiunge la sua ottava affermazione stagionale e la 59/a in carriera, già impreziosita dall’iride conquistata a Leeds nel 2019. Ha ribadito la sua intelligenza nel gestire la corsa e la condizione atletica che gli ha permesso di esprimersi anche nei momenti più delicati.
Dopo il traguardo, il danese ha spiegato come questa tappa fosse un obiettivo ben preciso, anche se una parte di lui avrebbe voluto vedere il successo di Vacek, in fuga con lui nel finale. Pedersen ha detto di puntare con forza alla maglia ciclamino, riconoscendo che le prossime frazioni adatte ai velocisti non sono tante.
Nel frattempo, Isaac Del Toro ha guadagnato secondi preziosi in classifica. La sua condizione rappresenta un punto di interesse per le prossime salite lunghe, una prova in più sulle sue reali possibilità di competere con i grandi del Giro.
La corsa ora si prepara a attraversare il confine con la Slovenia, con una tappa a Nova Gorica prevista per domani. Poi si tornerà in Veneto domenica, con arrivo ad Asiago che comprenderà la scalata del Monte Grappa, una prova che metterà ancora a dura prova uomini come Del Toro e gli altri aspiranti al podio.