L’ultima partita di carlo ancelotti al real madrid con l’addio di luka modric e il futuro in brasile
Carlo Ancelotti saluta il Real Madrid dopo un’era di successi, lasciando tre Champions e un legame speciale con i giocatori, mentre si prepara a guidare la nazionale brasiliana.

Carlo Ancelotti saluta il Real Madrid dopo un ciclo vincente con cinque Champions, lasciando il testimone a Xabi Alonso e preparandosi a guidare la nazionale brasiliana. - Unita.tv
Carlo Ancelotti vive l’ultimo giorno da allenatore del real madrid. Domani al bernabeu, contro la real sociedad, non sarà solo la chiusura della stagione, ma anche quella di un capitolo intenso per il club spagnolo. Il tecnico italiano lascia un’eredità con tre Champions in bacheca, mentre nell’aria c’è l’addio anche a luka modric, simbolo di un’era finita. L’emozione, palpabile, segna questa giornata speciale nel cuore di madrid.
Un saluto carico di emozione al bernabeu
Ancelotti ha parlato nel centro tecnico di valdebebas in vista della sfida conclusiva sul campo di casa. “È inevitabile che sia una giornata speciale – ha detto –. È la mia ultima partita al real madrid dopo tanti anni, è un momento di emozione; però sono felice, abbiamo lavorato bene, e lascio il club con serenità.” L’allenatore ha voluto precisare che non ci sono state tensioni con la società o il presidente. “Non ho mai avuto discussioni con loro, nemmeno questo ultimo giorno è diverso. Sono grato a tutti i giocatori e allo staff, ho avuto il privilegio di guidare atleti straordinari e dei professionisti capaci.”
Il rapporto con i giocatori è stato stretto e di affetto reciproco. Ancelotti ha ribadito quanto gli sia piaciuto l’ambiente e ha pure raccontato di momenti semplici, come quelli vissuti con lo staff di cucina: “Gli chef mi hanno preparato la carbonara più volte, è stato speciale anche questo.” Ancelotti ha mostrato la sua familiarità con i sentimenti, ammettendo: “Mi commuovo facilmente, come mio nonno e mio padre. Domani potrebbe scappare una lacrima, e va bene così.” Un momento da condividere, ha aggiunto, soprattutto assieme a modric, che ha definito “una vera leggenda.” Salutare un giocatore così importante sarà intenso.
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Il passaggio di testimone e il ricordo delle imprese più grandi
Il tecnico ha anche accennato al suo successore, xabi alonso, sottolineando che ognuno porta il proprio stile. “Non voglio dare consigli – ha spiegato –. L’unica cosa che mi sento di dire è di godervi il real madrid con xabi alonso, gli auguro fortuna, possiede le qualità per allenare questo club.” Il momento di passare il testimone arriva dunque con rispetto e fiducia.
Nel ricordare la sua esperienza, ancelotti ha citato alcune delle rimonte più incredibili vissute col real madrid: “Sono tante, davvero difficili da scegliere, ma penso soprattutto a quelle contro psg, manchester city e chelsea. Eventi senza spiegazioni, ma che restano per sempre.” Quelle vittorie continueranno a vivere nella memoria dei tifosi e del tecnico come pagine di storia.
La nuova sfida con la nazionale brasiliana e il futuro incerto
Dopo l’addio al real madrid, ancelotti si preparerà a guidare la nazionale brasiliana, cinque volte campione del mondo. “La sensazione è molto bella, sono emozionato di questa opportunità. Non tradirò il real madrid passando a un altro club, ma accetterò la sfida con la selecao, la nazionale con più storia.” Questo passaggio rappresenta per Ancelotti un nuovo capitolo importante.
Sul proseguimento della sua carriera, il tecnico ha dichiarato di non avere ora voglia di allenare un altro club. “Ho detto che non intendo farlo adesso, ma il futuro è aperto. Per ora mi concentro sulla nazionale brasiliana.” Queste parole lasciano spazio a ipotesi, senza preannunciare sviluppi certi.
Riflessioni sul real madrid e la prossima era
Infine una riflessione sul real madrid stesso: ancelotti ha spiegato che dopo l’addio di giocatori come casemiro, cristiano ronaldo e benzema, la generazione d’oro sembra conclusa. “Ma il real madrid va avanti e resterà il miglior club del mondo.” Le sue parole chiudono una conferenza carica di emozioni prima del passaggio di testimone. Applausi hanno accompagnato il saluto per l’allenatore capace di dominare cinque volte la Champions. Il suo nome resta scolpito nei libri di storia madridista.