Il nuovo presidente del Coni, luciano buonfiglio, ha espresso con decisione la necessità di elaborare un piano strategico dedicato all’impiantistica sportiva italiana. Durante la serata di gala del premio internazionale Fair Play Menarini, ha sottolineato l’importanza di valutare il territorio e adottare un approccio multidisciplinare per garantire che gli impianti diventino davvero un bene sociale. L’obiettivo è superare interventi sporadici e costruire una struttura solida e duratura nel tempo.
Visite sul campo e dialogo con le istituzioni per definire il programma
Durante il suo intervento a firenze, buonfiglio ha annunciato l’intenzione di visitare il centro sportivo Viola Park insieme ad altri siti considerati critici sotto diversi aspetti. Questi sopralluoghi serviranno a raccogliere dati diretti sulle condizioni delle strutture esistenti e sui bisogni reali delle comunità locali.
Inoltre ha anticipato incontri imminenti con il ministro dello sport e rappresentanti dell’ente pubblico Sport e Salute. Questi appuntamenti saranno fondamentali per mettere al centro dell’agenda politica proprio quel piano strategico sull’impiantistica richiesto più volte dal presidente del Coni. La collaborazione tra istituzioni sarà decisiva perché le idee si traducano in azioni concrete sul territorio nazionale.
Verso una nuova stagione dell’impiantistica italiana
L’appello rivolto da luciano buonfiglio riflette una consapevolezza diffusa sulla fragilità delle strutture sportive italiane ma anche sulla loro potenzialità come strumenti sociali ed economici importanti. Il percorso delineato punta ad abbandonare interventi episodici o frammentari privilegiando invece programmazione attenta e coordinata su scala nazionale.
La sfida resta complessa: occorre integrare esigenze tecniche con bisogni sociali valorizzando esperienze positive già avviate senza perdere tempo dietro promesse vuote o soluzioni improvvisate. Le prossime mosse del Coni potranno segnare un punto importante nella gestione degli impianti italiani, aprendo nuove prospettive sia per lo sviluppo dello sport sia per la qualità della vita nelle città coinvolte.
L’importanza di una visione a lungo termine per gli impianti sportivi
Buonfiglio ha spiegato che non si può pretendere di risolvere tutto rapidamente: serve tempo e attenzione ai dettagli. Ha richiamato esempi concreti come quello di Caivano, dove sono stati realizzati progetti significativi che dovrebbero diventare modelli da replicare altrove in italia. L’intento è evitare che queste iniziative rimangano casi isolati o eccezioni temporanee ma diventino invece pratiche consolidate nella gestione degli impianti sportivi.
Questa visione mira a trasformare l’impiantistica da semplice infrastruttura tecnica a vero strumento sociale capace di coinvolgere comunità diverse. La multidisciplinarità menzionata dal presidente indica anche la necessità di integrare competenze differenti – urbanistiche, sportive, sociali – per progettare spazi funzionali ed accessibili.