Luca Pancalli si prepara a sfidare Giovanni Malagò per la presidenza del Coni, con un programma che promette discontinuità e meno protagonismo personale. Il voto è fissato per il 26 giugno e il candidato vuole dare più spazio ai presidenti delle federazioni sportive, veri artefici dei successi italiani.
Il volto nuovo del Coni: meno protagonismo individuale
Durante la presentazione del suo programma elettorale, Luca Pancalli ha spiegato chiaramente la sua visione per il Comitato Olimpico Nazionale Italiano. “Con Malagò ho sempre avuto ottimi rapporti”, ha detto, “e non credo che possano peggiorare dopo questa campagna”.
Il punto centrale della sua proposta è però un cambiamento di stile: “Non mi ha convinto questa eccessiva personalizzazione di Malagò, ma va detto che lui ha una personalità straordinaria”. Pancalli vuole invece un Coni dove non sia una sola persona a rappresentare tutto il movimento sportivo italiano.
Una nuova forma di leadership collettiva
Il candidato alla presidenza sottolinea l’importanza dei presidenti delle federazioni sportive. Sono loro, secondo lui, gli artefici dei successi dello Sport Italiano. “Io vorrei apparire meno ma dare più spazio a tutti”, ha aggiunto.
Questa scelta punta a valorizzare chi lavora quotidianamente sul campo e nelle varie discipline sportive. L’idea è quella di creare un ambiente più collaborativo e meno centrato su una leadership carismatica.
Discontinuità come evoluzione responsabile
Pancalli ha voluto chiarire anche cosa intende con “discontinuità”. Non si tratta di criticare o distruggere ciò che c’è stato prima: “La discontinuità non è per forza negatività; io ho una mia personalità, Malagò ne ha un’altra e Buonfiglio ancora un’altra”.
L’obiettivo è portare avanti uno stile diverso senza rinnegare quanto fatto finora. Una sorta di evoluzione piuttosto che rivoluzione.
Un ruolo di facilitazione per lo sport nazionale
Infine, Pancalli si definisce come “un uomo dietro le quinte” pronto a mettere nelle migliori condizioni chi lavora nello Sport Italiano. Vuole essere un facilitatore più che un protagonista in prima linea.
“Devo tentare di mettere nelle migliori condizioni di portare i risultati”, ha concluso durante la presentazione del suo programma elettorale.
Il voto per eleggere il nuovo presidente del Coni si terrà il 26 giugno 2025. La sfida tra Pancalli e Malagò promette di essere interessante soprattutto perché mette in gioco due modi diversi di intendere la guida dello sport nazionale: uno più personalista e carismatico, l’altro più collettivo e inclusivo.