Dopo un quarto di secolo alla guida del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli ha annunciato il suo addio durante l’assemblea elettiva tenutasi al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma. Un momento carico di emozione che ha visto il presidente uscente ringraziare chi lo ha accompagnato in un cammino fatto di dedizione e sfide per dare dignità al movimento paralimpico italiano.
L’addio di luca pancalli: parole cariche di gratitudine e stanchezza
Nel corso della riunione convocata per eleggere il nuovo presidente del Cip, Luca Pancalli ha espresso con chiarezza la sua decisione: “Dopo 25 anni voglio ringraziare tutti coloro che hanno condiviso un percorso fatto di sacrifici e determinazione”. Ha sottolineato come quel lungo periodo sia stato segnato da sfide importanti ma anche da risultati significativi, capaci finalmente di restituire al movimento paralimpico una considerazione prima assente.
Pancalli ha spiegato la necessità personale di prendersi una pausa, evidenziando un bisogno fisico e mentale: “Non ne abbiate a male se vi lascio, ma ho bisogno di staccare, di riposarmi”. La sua voce è stata accolta da applausi calorosi e una standing ovation dei presenti. Questo gesto collettivo testimonia il rispetto maturato nel tempo verso chi ha guidato con fermezza ma anche con umanità.
Bilancio dei 25 anni alla guida del comitato italiano paralimpico
Nel suo discorso Pancalli si è soffermato sullo stato attuale dell’organizzazione lasciata nelle mani dei suoi successori. Ha definito il Cip “in salute”, riconoscendo i traguardi raggiunti grazie a impegno costante ma senza nascondere le sfide ancora aperte. Ha invitato i membri dell’assemblea a mantenere unità e coesione dentro l’organizzazione.
Ha ribadito che il cuore delle azioni deve sempre essere rappresentare gli interessi degli atleti paralimpici italiani: “Credo sia fondamentale mantenere viva quella visione che pone loro al centro”. Queste parole richiamano l’importanza dello sport come strumento per valorizzare le capacità individuali oltre ogni barriera fisica o sociale.
Pancalli si è rivolto poi direttamente ai futuri dirigenti augurando loro forza nel portare avanti quanto costruito finora. Ricordando i tanti anni trascorsi lontano dal ruolo attivo dell’atleta fino ad assumere responsabilità dirigenziali, li esorta a non perdere mai orgoglio nell’appartenere al Cip.
Reazioni all’annuncio e prospettive future per il cip
L’annuncio della fine dell’era Pancalli segna una svolta importante nella storia recente del Comitato italiano paralimpico. Il lungo applauso ricevuto testimonia la riconoscenza verso un uomo che ha contribuito in modo decisivo alla crescita dello sport paralimpico nazionale negli ultimi decenni.
Il passaggio generazionale apre ora nuovi scenari politici all’interno del Cip con l’elezione imminente del nuovo presidente chiamato ad affrontare nuove sfide legate allo sviluppo delle attività sportive per persone con disabilità in Italia. Si attendono nomine ufficiali nei prossimi giorni mentre cresce la curiosità su come verranno gestite le priorità rimaste aperte sotto questa nuova gestione.
Il saluto finale di luca pancalli
Il saluto finale pronunciato da Pancalli racchiude tutto ciò che resta dopo venticinque anni intensi: “Questo libro è finito nella mia vita… spero possiate conservare un buon ricordo”. Il movimento guarda ora avanti mantenendo vivi quei valori fondanti portati avanti dal suo storico leader.
