Lotta alla pirateria audiovisiva nel calcio, nuove norme per contrastare abbonamenti illegali e streaming pirata
Il governo italiano introduce una legge contro la pirateria audiovisiva nel calcio, con sanzioni per utenti e siti illegali, per proteggere i diritti tv e sostenere le società sportive.

Il governo italiano ha approvato una legge contro la pirateria audiovisiva nel calcio, prevedendo la chiusura rapida dei siti illegali e sanzioni per chi utilizza abbonamenti non autorizzati, per proteggere i diritti tv e sostenere il settore sportivo nazionale. - Unita.tv
Il governo italiano ha varato una nuova legge che mira a colpire con decisione la pirateria audiovisiva nel mondo del calcio. Questa norma punta a bloccare rapidamente i siti che trasmettono partite senza autorizzazione e a punire chi ne fruisce tramite abbonamenti illegali. La misura si inserisce in un contesto in cui i diritti tv valgono circa 300 milioni di euro ogni anno e rappresentano una risorsa fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo delle società sportive italiane.
Una norma con tolleranza zero contro la pirateria nel calcio
Il senatore Claudio Lotito, relatore della legge antipirateria e esponente di Forza Italia, ha presentato la nuova normativa durante una conferenza stampa dedicata alla lotta contro la pirateria audiovisiva nel calcio. Lotito ha definito il testo come uno strumento definitivo per affrontare un fenomeno che ormai non è solo un malcostume, ma un vero e proprio atto criminale. Ha specificato che le istituzioni e la politica applicheranno ora una linea di tolleranza zero verso chi favorisce o sfrutta la pirateria.
L’obiettivo dichiarato è far emergere un sistema in grado di bloccare efficacemente le attività illegali a monte, impedendo che si diffondano come accaduto finora. Lotito ha ricordato come il calcio italiano subisca danni economici molto pesanti a causa della pirateria, con milioni di euro sottratti alle società e una conseguente riduzione delle risorse per investimenti, soprattutto nei settori giovanili, importanti per il futuro degli club.
Interventi rapidi e punizioni per utenti e complici
Tra gli aspetti più rilevanti della nuova legge c’è il ruolo affidato all’AGCOM, che potrà richiedere la chiusura immediata, entro 30 minuti, di siti internet che trasmettono streaming pirata. Questo intervento rapido punta a bloccare in tempi brevi l’accesso a contenuti illegali, limitando così la diffusione delle trasmissioni non autorizzate durante gli eventi calcistici.
Un altro punto rimarcato da Lotito riguarda la responsabilità degli spettatori che usufruiscono di abbonamenti non ufficiali, spesso chiamati “pezzotti”. L’uso di queste piattaforme non sarà più tollerato, perché lascia tracce che possono essere rintracciate e perseguite dalla legge. In passato chi ne usufruiva poteva credere di agire impunemente, ma ora la norma prevede sanzioni anche per chi si rende complice, con conseguenze legali ben precise.
Lotito ha insistito sul fatto che la pirateria uccide il calcio italiano, togliendo risorse vitali che servono a mantenere posti di lavoro e garantire investimenti nel settore. Ogni partita vista illegalmente sottrae risorse importanti e mette a rischio l’intera filiera, dai club agli addetti ai lavori.
Proteggere il calcio italiano attraverso i diritti audiovisivi
La nuova norma si inserisce nella volontà di tutelare i diritti audiovisivi, essenziali per sostenere la vitalità economica e sportiva del calcio in Italia. Lotito ha spiegato che proteggere questi diritti significa rafforzare la capacità delle società di investire, specie nel settore giovanile, un punto cruciale per coltivare nuovi talenti e garantire la continuità del calcio nazionale.
Le cifre citate, circa 300 milioni di euro all’anno, mostrano quanto i diritti tv costituiscano una fonte di ricavi indispensabile. Perdere queste risorse a causa della pirateria significa togliere ossigeno agli impianti sportivi, alle squadre e al sistema calcistico nel suo complesso. Da questa nuova legge emerge una linea chiara: l’illegalità non può prevalere sul rispetto delle regole e sulla tutela delle realtà che operano nel rispetto della legge.
Chi pensa di farla franca con la pirateria audiovisiva deve sapere che, grazie ai nuovi strumenti previsti, le operazioni verranno monitorate e potranno essere perseguite in qualsiasi momento dalle autorità competenti. Questo segna un cambiamento radicale nella risposta del governo a un fenomeno che aveva ormai assunto dimensioni preoccupanti in Italia.