Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rotto il silenzio sulla decisione che ha imposto il blocco al mercato del club biancoceleste. In conferenza stampa ha spiegato cosa è successo, mettendo in discussione la chiarezza delle regole federali e difendendo la posizione della società. Ecco i dettagli e le sue parole.
Il blocco mercato colpisce la Lazio all’improvviso
La notizia del blocco alle operazioni di mercato ha preso di sorpresa Lotito e tutta la squadra. In conferenza, il presidente non ha nascosto il proprio stupore, così come quello dello staff tecnico. Ha assicurato che ogni informazione era stata condivisa con l’allenatore Maurizio Sarri, escludendo qualsiasi tentativo di nascondere dati o di ingannare il mister. La gestione, ha detto, è stata trasparente dall’inizio alla fine.
Il provvedimento è arrivato come un fulmine a ciel sereno, creando tensioni nel modo di gestire il club. Secondo la dirigenza, il blocco si basa su una lettura sbagliata o fraintesa di norme complesse, che finiscono per penalizzare una società che fino a oggi ha dimostrato solidità sia sul piano finanziario sia su quello sportivo.
Lotito punta il dito contro le regole federali, difende la Lazio
Il presidente non ha usato giri di parole nel commentare la situazione del calcio italiano. Ha detto che “questo caso danneggia l’immagine del sistema nel suo insieme.” Ha spiegato che la Covisoc, l’organo che controlla i conti, fa solo il suo lavoro seguendo regole stabilite dalla Federazione, quindi “non è lei il problema.”
Lotito ha poi sottolineato come molte squadre abbiano debiti molto alti, anche oltre i 600 milioni, eppure rispettino formalmente l’indice di liquidità spostando costi tra bilanci in modo artificioso. La Lazio invece è stata sanzionata per spese registrate al 31 marzo che, a suo dire, avrebbero potuto essere posticipate senza infrangere alcuna regola.
Secondo lui si tratta di un errore burocratico, una svista, “non certo di un tentativo di manipolare i numeri o di aggirare le norme.” Ha messo in dubbio l’efficacia degli strumenti di controllo, che spesso producono risultati contraddittori.
La Lazio sta bene: i conti visti da dentro e dall’UEFA
Lotito ha difeso a spada tratta la situazione economica della Lazio, definendo il club in buona salute e con bilanci sotto controllo. Ha ricordato che la normativa sull’indice di liquidità, che ha causato il blocco, è scaduta il primo luglio, e a quel momento la squadra avrebbe dovuto essere in regola.
Per rafforzare la sua tesi, ha citato l’UEFA: secondo gli organi europei, la Lazio è una società solida e stabile. Questo contrasto con la sanzione italiana fa emergere una discrepanza tra le valutazioni nazionali e quelle internazionali.
Il presidente ha mantenuto un tono deciso, sottolineando gli sforzi fatti negli ultimi anni per rinforzare il club e migliorare la competitività, mentre altre società si trovano alle prese con problemi di debiti ben più pesanti.
Le sue parole si sono concentrate sulla necessità di regole più chiare e di un’applicazione che tenga conto delle diverse realtà. Un modo per evitare che errori formali come questo blocco mercato possano danneggiare società corrette e senza alcuna intenzione di barare.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Luca Moretti
