L’Italia, dopo l’uscita di scena ai quarti di finale della Nations League, si prepara ad affrontare il girone I di qualificazione per il Mondiale 2026. Questo raggruppamento include squadre come Norvegia, Moldova, Israele ed Estonia. Solo la prima classificata avrà accesso diretto al torneo che si svolgerà tra Stati Uniti, Canada e Messico, mentre la seconda dovrà affrontare un complicato playoff.
L’italia e la sfida con la norvegia
L’Italia, nonostante le incertezze mostrate nel recente passato, si presenta come la favorita nel girone. Tuttavia, l’ostacolo principale è rappresentato dalla Norvegia, guidata da Erling Haaland. La nazionale norvegese ha già iniziato il suo cammino con un impressionante 5-0 contro la Moldova, mentre Israele ha ottenuto una vittoria di misura contro l’Estonia, chiudendo il match sul 2-1. La Norvegia tornerà in campo domani contro Israele a Debrecen, in Ungheria, in una partita cruciale per mantenere il punteggio pieno prima di affrontare l’Italia il 6 giugno. Quella di Oslo sarà la prima partita di Luciano Spalletti nel girone, mentre il match di ritorno si giocherà in Italia nell’ultimo turno.
I numeri della norvegia
Nella partita di sabato, la Norvegia ha dimostrato la propria forza con cinque marcatori diversi: Ryerson, Haaland, Aasgaard, Sorloth e Donnum. Questo ampio ventaglio di talenti provenienti da club di alto livello evidenzia la qualità della nazionale allenata da Stale Solbakken, in carica dal 2020. Nonostante le aspettative di un maggiore riposo per i giocatori, solo Berg e Hauge, ex milanista, militano attualmente in Norvegia, mentre gli altri sono impegnati in campionati esteri. Il campionato norvegese riprenderà la prossima settimana, ma l’impatto sulla forma fisica dei giocatori potrebbe essere limitato.
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Haaland e Ødegaard: i protagonisti da tenere d’occhio
Erling Haaland rappresenta il pericolo numero uno per la nazionale italiana. Con 39 gol in 40 presenze con la maglia della Norvegia, il centravanti del Manchester City è in cerca di un palcoscenico internazionale che finora gli è sfuggito. La sua fame di successi lo rende particolarmente motivato in vista della sfida contro l’Italia, soprattutto considerando che il Mondiale per club si svolgerà meno di dieci giorni dopo l’incontro. Accanto a lui, Martin Ødegaard, capitano dell’Arsenal, si distingue per la sua abilità tecnica e il suo carisma in campo. Con due gol realizzati contro la Moldova, Ødegaard ha dimostrato di essere un leader capace di influenzare il gioco, sia con i suoi tiri che con i calci d’angolo.
La rosa norvegese e le sue potenzialità
La Norvegia non si basa solo su Haaland e Ødegaard. La squadra presenta altri elementi di spicco, come Alexander Sorloth, attaccante dell’Atletico Madrid, che ha già collezionato 11 gol in Liga. La rosa include anche Thorsby del Genoa, che non parteciperà a questo doppio turno a causa di un infortunio. Altri giovani talenti, come Nusa del Lipsia, potrebbero rientrare, mentre ci sono dubbi su Thorstvedt del Sassuolo. Il sistema di gioco di Solbakken varia tra diverse formazioni, tra cui 4-4-2, 4-3-3 e 4-1-3-2, con una difesa che si affida a Ostigard. Nonostante la forza della Norvegia, l’andamento della partita dipenderà anche dalla prestazione dell’Italia, che dovrà presentarsi al meglio per affrontare questa sfida cruciale.