La nazionale italiana di atletica ha conquistato il terzo posto nella seconda giornata del campionato europeo a squadre disputato a Madrid. La classifica vede al comando la Spagna, seguita dall’Olanda e poi dall’Italia, che ha raccolto punti preziosi grazie ad alcune performance individuali degne di nota. Tra vittorie e record personali, gli azzurri hanno mostrato una buona tenuta tecnica nonostante qualche imprevisto nel finale.
Problemi finali e impatto sulla classifica generale
L’infortunio subito da Lorenzo Patta durante i cento metri finali della giornata ha pesantemente influenzato le sorti dell’Italia nella classifica complessiva a squadre. Patta non è riuscito a completare la prova correndo solo alcuni passi prima di fermarsi per dolore muscolare o altro problema fisico non specificato al momento.
Questo imprevisto ha tolto punti preziosi alla squadra azzurra proprio nelle fasi decisive della giornata riducendo le possibilità italiane di avvicinare ulteriormente Spagna e Olanda nelle posizioni più alte del ranking provvisorio dopo due giornate.
Altri atleti come Daisy Osakue hanno vissuto giornate meno fortunate: nel lancio del disco Osakue si è classificata undicesima senza riuscire ad entrare tra le protagoniste principali dell’evento.
Risultati principali della seconda giornata per l’italia
La gara più significativa per l’Italia è stata quella dei 5000 metri femminili dove Nadia Battocletti si è imposta con un tempo di 15:56.01. Questa affermazione individuale ha portato punti importanti alla squadra azzurra. Nei 800 metri maschili Francesco Pernici si è piazzato secondo migliorando il proprio record personale con 1:44.39, mentre Simone Biasutti nel salto triplo ha ottenuto un altro secondo posto stabilendo anche lui il suo primato personale con 16,94 metri.
I quarti posti nei 400 metri sono stati fondamentali per mantenere alta la posizione in classifica: Anna Polinari ha corso in 50”76, tempo che rappresenta la seconda migliore prestazione italiana di sempre su questa distanza; Edoardo Scotti invece ha fermato il cronometro a 44”93 ottenendo la terza prestazione nazionale all-time nei suoi giri.
Questi risultati testimoniano una buona condizione degli atleti italiani in diverse discipline della pista e campo durante questa fase della competizione europea.
Focus sulle gare femminili dei 400 metri e confronto con i top europei
Nel settore femminile dei quattrocento metri c’è stata grande attenzione sull’atleta italiana Anna Polinari che si è confrontata direttamente con la favorita olandese Femke Bol. Bol ha fatto registrare un tempo eccezionale chiudendo in 49”48, nuovo record dei campionati europei ed uno dei migliori risultati mondiali dell’anno .
Polinari però non si è fatta intimidire dal confronto diretto ed è arrivata quarta correndo in tempi molto vicini ai migliori storici italiani , confermando così una condizione atletica notevole sulla distanza media veloce su pista outdoor internazionale.
Questa sfida tra atlete italiane ed europee dimostra come l’atletica femminile continui ad avere livelli elevati anche fuori dai tradizionali circuiti nazionali grazie alla crescita tecnica delle nuove leve azzurre sul piano internazionale.
Prospettive per la terza giornata e atleti attesi in gara
Per domani sono previste nuove gare decisive nell’ambito del campionato europeo a squadre sempre ospitato nella capitale spagnola. Tra gli italiani impegnati ci saranno Mattia Furlani specialista delle prove multiple o salti oltre ai confermati campioni europei Lorenzo Simonelli nel lancio martello e Sara Fantini sempre protagonista negli eventi tecnici leggeri come il martello donne.
Questi nomi rappresentano alcune delle speranze italiane per mantenere o migliorare ulteriormente la posizione acquisita dopo due giornate intense. Le aspettative restano alte soprattutto perché ogni punto può fare differenza nell’equilibrio finale fra nazioni molto competitive come Spagna, Olanda, Germania ma anche Francia.
Il pubblico madrileno seguirà da vicino queste ultime prove mentre gli atleti proveranno ancora una volta ad esprimersi al meglio sotto pressione internazionale importante quale quella degli europei su pista.