La tappa londinese della Diamond League ha regalato emozioni contrastanti agli azzurri. Larissa Iapichino ha lottato fino all’ultimo salto nel salto in lungo, fermandosi a un solo centimetro dalla vittoria. In evidenza anche Marta Zenoni che ha migliorato il record italiano del miglio, mentre Mattia Furlani e altri protagonisti hanno avuto risultati altalenanti tra pioggia e forti avversari.
Larissa Iapichino protagonista del salto in lungo, gara decisa all’ultimo centimetro
Larissa Iapichino è stata la grande protagonista della gara di salto in lungo femminile nel meeting di Londra, una delle tappe più seguite della Diamond League nel 2025. La giovane azzurra ha preso la testa della competizione già al terzo salto con la misura di 6,82 metri, migliorando ulteriormente al quarto tentativo con un salto da 6,89 metri. Fino a quel momento sembrava la favorita per la vittoria.
La svolta è arrivata al quinto turno, quando la campionessa olimpica di Tokyo 2020, la tedesca Malaika Mihambo, ha superato Iapichino con un salto da 6,93 metri. Larissa non si è data per vinta e ha cercato di rispondere al sesto salto, ottenendo un eccellente 6,92 metri, ma la misura è risultata insufficiente per riagguantare la prima posizione. La differenza con Mihambo è stata appena di un centimetro, un margine risicato che ha definito il podio.
Nonostante la seconda posizione, la performance di Iapichino a Londra è stata di alto livello, considerando anche le condizioni atmosferiche e la pressione in una gara di livello internazionale. Una prova che conferma il suo stato di forma e la capacità di competere con le migliori atlete al mondo, lasciando aperta la strada per future vittorie nella Diamond League e nello scenario mondiale.
Zenoni riscrive la storia italiana del miglio con un nuovo record nazionale
Tra le gare più seguite della serata a Londra c’è stata quella del miglio femminile, dove Marta Zenoni ha stabilito il nuovo record italiano con il tempo di 4:17.16. Questa prestazione ha superato non solo il precedente primato indoor di 4:21.51 detenuto da Sinta Vissa ma ha abbassato anche il limite outdoor di Gabriella Dorio stabilito nel lontano 1980 a 4:23.29.
Zenoni ha mantenuto un ritmo costante per tutta la distanza, gestendo al meglio la gara e centrando un quinto posto di prestigio in una manifestazione internazionale di alto livello. Questo risultato migliora nettamente due vecchi record italiani e proietta Marta tra le mezzofondiste di riferimento in Europa.
Nonostante la vittoria non sia arrivata, il miglioramento cronometrico definisce un passo importante nella carriera di Zenoni. Anche Gaia Sabbatini ha ottenuto un crono che si avvicina ai limiti precedenti, corrispondendo a 4:19.83, al di sotto del vecchio record nazionale. Questi risultati dimostrano un progressivo innalzamento delle prestazioni italiane nel mezzofondo femminile su pista.
Mattia Furlani e le difficoltà nel salto in lungo maschile sulla pedana bagnata
Il salto in lungo maschile ha offerto meno soddisfazioni agli azzurri, con Mattia Furlani che si è fermato al quarto posto in condizioni difficili. La gara si è svolta su una pedana resa scivolosa dalla pioggia, un fattore che ha condizionato i salti durante tutto il pomeriggio londinese.
Nella prima parte della competizione, Furlani ha registrato misure sotto gli otto metri, con 7,91, 7,61 e 7,83 metri nei primi tre tentativi. Solo al quarto salto è riuscito a migliorare raggiungendo gli 8,05 metri, misura che gli ha permesso di superare lo svizzero Simon Ehammer e guadagnare posizioni in classifica.
Nonostante questo progresso, il risultato non è stato sufficiente per accedere alla finalissima, la cosiddetta Final 3, dove si sono fronteggiati i migliori tre atleti. Il podio è stato dominato da Wayne Pinnock, giamaicano, con 8,20 metri, seguito dal greco Miltiadis Tentoglou con 8,19 metri e dall’altro giamaicano Carey McLeod con 8,10 metri.
Il meteo ha pesato sul rendimento di molti atleti, e la pedana bagnata ha messo a dura prova la precisione e la spinta necessaria per superare gli otto metri con continuità. La performance di Furlani resta però una buona base per le prossime gare stagionali.
I 100 metri uomini vedono il successo di Oblique Seville, l’azzurro Noah Lyles secondo
La gara più attesa sui 100 metri maschili ha visto trionfare il giamaicano Oblique Seville, capace di chiudere in 9.86 secondi il rettilineo londinese. La vittoria si è decisa in un confronto serrato, con il campione olimpico Noah Lyles che si è piazzato alle sue spalle correndo in 10.00 secondi.
Seville ha dimostrato grande velocità e controllo della gara, confermandosi tra i protagonisti della velocità mondiale. Lyles, pur non riuscendo a bissare il successo, ha segnato un tempo solido, mantenendo alto il livello della competizione.
Più indietro invece si è classificato Letsile Tebogo, atleta olimpico specialista dei 200 metri, che si è accontentato del settimo posto con un crono di 10.12. Una prestazione lontana dai suoi migliori standard, forse condizionata dalla gara in una distanza non ideale per lui e da una concorrenza particolarmente agguerrita.
Questa tappa londinese della Diamond League ha confermato la qualità di molti atleti ma anche le incognite legate alle condizioni climatiche e alla tensione di competizioni di alto livello internazionale.
Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Serena Fontana