La Virtus Bologna ha appena visto un cambio importante nella gestione societaria proprio nel bel mezzo della finale scudetto di basket 2025. Dopo aver strappato la vittoria in gara uno contro Brescia con un punteggio stretto di 90-87, la squadra di casa si ritrova ora completamente nelle mani di Massimo Zanetti. La Cribis, la società che da qualche mese affiancava il patron della Segafredo sul fronte economico, ha scelto di uscire dalla compagine. Vediamo cosa è successo nel dettaglio.
Il ruolo di cribis nel risanamento finanziario della virtus Bologna
Cribis, guidata da Carlo Gherardi, è entrata nella Virtus Bologna in un momento difficile per la società sportiva, proprio per aiutare a superare guai economici che rischiavano di compromettere il futuro del club. Questa mossa è stata provvisoria: Cribis si è impegnata a garantire stabilità economica e ha investito capitali ben superiori a quelli previsti inizialmente. In particolare hanno fornito fondi pari a oltre sette volte quanto previsto all’inizio. Questo ha permesso alla Virtus di non solo mantenere la testa alta, ma di tornare a competere in campo con risultati importanti.
L’impegno di Cribis è stato più che economico. Hanno risposto puntualmente a tutte le esigenze finanziarie, coprendo situazioni di emergenza e assicurando che la società potesse operare senza interruzioni. Questo lavoro di sostegno è stato riconosciuto ufficialmente dalla stessa Virtus Bologna, che in una nota ha sottolineato come Cribis abbia fatto tutti i passi possibili per aiutare a stabilizzare le finanze del club.
La decisione di cribis di uscire ma con ulteriori garanzie per la squadra
Dopo aver raggiunto l’obiettivo di risanamento, Cribis ha deciso di uscire definitivamente dalla compagine societaria. La scelta arriva con la certezza di aver fatto tutto il possibile per sostenere la squadra e con la volontà di lasciare Massimo Zanetti al timone in modo pieno. Il passaggio ufficiale delle quote societarie a Zanetti è accompagnato anche da un ulteriore aiuto finanziario per completare senza problemi il campionato in corso.
Questa uscita era prevista fin dall’inizio, con opzioni che ora sono state concretizzate. La società ribadisce come Cribis, pur lasciando il campo, abbia comunque mantenuto un supporto importante tramite fondi aggiuntivi, proprio per non lasciare la Virtus in difficoltà durante la fase cruciale della stagione.
Un momento decisivo per la virtus nella finale scudetto
La notizia arriva proprio nel momento clou del campionato, con la finale scudetto in corso. La Virtus ha già vinto gara uno con molta fatica, punteggio 90-87, e questa mossa societaria può dare una spinta psicologica positiva ai giocatori e allo staff tecnico. Sapere di poter contare su un referente unico, con Massimo Zanetti che riprende in mano tutte le redini, rassicura e può influire sulle prossime sfide.
Il passaggio nelle mani di Zanetti rappresenta anche una sorta di ritorno allo status quo originale, prima dell’entrata di Cribis. La società ha così ritrovato la sua guida originale in un momento importante, confermando la volontà di puntare a mantenere una gestione solida e coerente.
La partita di questa sera contro Brescia, gara due, sarà un banco di prova importante per capire se tutto questo si traduce in energie positive anche sul campo, oltre che fuori. Il pubblico di Bologna è curioso di vedere come reagirà la squadra a questa svolta gestionale.