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la sedentarietà in italia colpisce anche i più giovani, sport e salute al centro degli stati generali a napoli

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La sedentarietà tra i cittadini italiani continua a rappresentare un problema serio per la salute pubblica, manifestandosi fin dall’infanzia. L’attività fisica, praticata con continuità, si conferma uno strumento efficace per prevenire e curare malattie diffuse come obesità, diabete e ipertensione. Questo è stato il messaggio centrale rilanciato dagli Stati Generali della Prevenzione, tenutisi a Napoli, dove le istituzioni sportive e sanitarie hanno analizzato strategie per invertire questa tendenza.

Il ruolo dello sport nella prevenzione delle malattie croniche

L’attività fisica regolare modifica positivamente il quadro della salute individuale e collettiva. Risulta infatti determinante nella riduzione del rischio di malattie croniche come ipertensione, diabete di tipo 2 e obesità, condizioni che negli ultimi anni stanno assumendo dimensioni preoccupanti. Nel suo intervento a Napoli, Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, ha evidenziato come l’esercizio costante abbia effetti sia preventivi sia terapeutici.

Benefici dell’attività fisica per la salute

L’attività fisica favorisce un miglioramento della capacità cardiovascolare, riduce la massa adiposa oltre a migliorare il controllo glicemico e pressorio. Perciò, non si tratta soltanto di un’attività ricreativa, ma di una vera e propria terapia da affiancare a quelle farmacologiche nei casi più seri. Le evidenze scientifiche più recenti confermano che chi pratica sport riduce il rischio di sviluppare patologie metaboliche e cardiovascolari fino al 30-40%.

Non è un caso se campagne di salute pubblica puntano a far aumentare i livelli quotidiani di movimento, invitando le persone a integrare almeno 150 minuti di attività moderata ogni settimana. Proporre l’attività motoria come abitudine in età precoce mira a bloccare il deterioramento progressivo della salute, spesso riconducibile a comportamenti sedentari consolidati fin dall’infanzia.

le iniziative di sport e salute per contrastare la sedentarietà

Sport e Salute, l’ente pubblico che promuove la pratica sportiva sul territorio nazionale, ha presentato durante gli Stati Generali numerosi progetti focalizzati soprattutto sulle nuove generazioni. Tra questi spicca “Scuola Attiva”, un programma rivolto agli istituti scolastici che mira a diffondere corretti stili di vita attraverso l’educazione motoria.

Il progetto coinvolge migliaia di scuole, promuovendo attività sportive regolari e sensibilizzando studenti e famiglie sul valore della salute attraverso il movimento. L’obiettivo è intervenire prima che i ragazzi crescano con abitudini poco salutari, creando una cultura che valorizzi lo sport come pratica quotidiana.

Marco Mezzaroma ha sottolineato che progetti come “Scuola Attiva” rappresentano linee guida di un impegno più ampio contro la sedentarietà. Ogni euro investito in iniziative sportive produce un ritorno sociale quadruplo, traducendosi in benefici concreti per la salute pubblica e la qualità della vita. L’impatto economico si riflette anche in una riduzione delle spese sanitarie legate a patologie prevenibili con il movimento.

La sedentarietà come problema sanitario e sociale

Il problema principale riguarda la diffusione precoce della sedentarietà, che oggi interessa fasce di età sempre più giovani. Le condizioni ambientali, come la limitata presenza di spazi pubblici per attività fisica e l’aumento del tempo dedicato a dispositivi elettronici, incidono negativamente. A queste si aggiungono difficoltà di carattere sociale ed economico che limitano l’accesso a strutture sportive o a programmi organizzati.

La mancanza di movimento incide pesantemente su vari indicatori di salute e sviluppo, determinando una prevalenza maggiore di sovrappeso e problemi metabolici nei bambini e adolescenti. Tali condizioni tendono a consolidarsi nel tempo, rendendo più difficile spezzare il circolo vizioso della sedentarietà e delle malattie associate.

Iniziative di comunità per combattere la sedentarietà

Napoli e altre città sono teatro di iniziative pubbliche che cercano di rimuovere queste barriere, offrendo opportunità di sport e attività fisica gratuite o a basso costo. La collaborazione tra istituzioni, scuole e associazioni sportive diventa fondamentale per stabilire un cambio reale nelle abitudini. L’attività fisica va vista come un bene collettivo che riduce costi sociali, sanitari e offre strumenti di crescita ai giovani.

Investire nello sport per il futuro della salute pubblica

Le parole di Marco Mezzaroma agli Stati Generali della Prevenzione richiamano l’attenzione sul valore degli investimenti dedicati allo sport in chiave preventiva. Il meccanismo è chiaro: sostenere attività sportive con risorse pubbliche non significa solo promuovere eventi o spettacoli, serve a rafforzare la salute della popolazione, ridurre l’incidenza delle malattie e alleggerire la pressione sul sistema sanitario.

I dati mostrano che ogni euro speso in progetti sportivi genera almeno quattro euro di ritorno economico sociale. Questo si traduce non solo in meno costi diretti per strutture ospedaliere o cure mediche, ma anche in maggiore produttività, meno assenze dal lavoro e miglior benessere psicofisico.

Il 2025 rappresenta un anno cruciale per consolidare queste strategie. Integrando iniziative di prevenzione nelle politiche nazionali e locali sarà possibile tutelare la salute collettiva, iniziando con i più piccoli. Garantire a bambini e ragazzi di crescere in ambienti che favoriscano il movimento rappresenta l’unico modo per contrastare una condizione che rischia di aggravarsi nel tempo.

Napoli conferma così il suo ruolo come punto di incontro e confronto sulle politiche di prevenzione, grazie anche alla spinta di realtà come Sport e Salute che mettono in campo risorse e idee per cambiare la rotta della sedentarietà.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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