La 34ma edizione della Partita del cuore si è svolta allo stadio Gran Sasso dell’Aquila, richiamando pubblico e attenzione su un evento sportivo che mescola calcio, musica e impegno sociale. L’incontro ha visto sfidarsi la nazionale cantanti e la squadra dei politici italiani in una partita ricca di emozioni. Sullo sfondo, un progetto di solidarietà dedicato ai bambini provenienti da zone di guerra ha dato un senso profondo a questa manifestazione.
Tratto da ansa.it.
La partita di beneficenza a Ypres: risultato, protagonisti tra cui Arisa e Ignazio la Russa, e numeri raccolti per il bambino gesù
L’evento sportivo ha registrato una vittoria netta per la nazionale cantanti con il punteggio finale di 8-4 sulla squadra dei politici. Nonostante il risultato, gli avversari hanno mostrato grande spirito partecipativo alzando con orgoglio la coppa riservata al secondo posto. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, allenatore della formazione politica, ha sottolineato come il vero traguardo sia stato riuscire a schierare tutti i 44 giocatori previsti nel corso degli ottanta minuti regolamentari. Questa gestione numerica è stata definita come l’aspetto più impegnativo della gara.
Durante l’incontro non sono mancati momenti musicali con le esibizioni dal vivo degli Stadio, Arisa e Riccardo Fogli che hanno arricchito ulteriormente l’atmosfera dello stadio aquilano creando una fusione tra sport e spettacolo molto apprezzata dal pubblico presente.
Il papa invita a usare lo sport per promuovere pace e inclusione sociale in Italia e nel mondo
Nel corso dell’evento è stato trasmesso un videomessaggio di papa Leone XIV che ha voluto rimarcare il valore simbolico della partita oltre il semplice gioco. Il pontefice ha ricordato come questa iniziativa rappresenti un incontro capace di superare divisioni attraverso uno scopo comune: aiutare i bambini in difficoltà provenienti da aree colpite dalla guerra.
Il papa ha fatto riferimento alla storica tregua natalizia durante la prima guerra mondiale raccontata nel film Joyeux Noël e nella canzone di Paul McCartney per evidenziare quanto lo sport possa trasformare uno scontro in occasione d’inclusione sociale. Ha poi aggiunto che eventi simili dimostrano come politica e musica possano unirsi per promuovere valori condivisi anziché alimentare divisione o propaganda.
Infine Leone XIV si è rivolto ai partecipanti invitandoli a guardare negli occhi quei bambini accolti grazie all’impegno sostenuto dall’evento per imparare da loro coraggio nell’accoglienza ed essere testimoni concreti dell’incontro umano.
Sostegno concreto alla fondazione bambino Gesù con il progetto accoglienza in ospedale e comunità
La serata aveva anche una finalità solidale ben precisa: raccogliere fondi per supportare il Progetto Accoglienza e Cure umanitarie promosso dalla Fondazione Bambino Gesù insieme a Caritas Italiana. Questo programma nel solo anno corrente ha fornito assistenza a più di quattromila famiglie bisognose offrendo quasi centomila pernottamenti gratuiti sul territorio italiano agli ospiti meno fortunati.
Tra le attività principali rientra anche l’assistenza medica offerta dall’ospedale pediatrico ai pazienti stranieri provenienti da Paesi colpiti da conflitti o privi delle cure sanitarie necessarie; nel 2023 sono stati assistiti oltre cento sessanta pazienti stranieri accompagnati dalle loro famiglie nelle necessità quotidiane non cliniche.
Questo intervento rappresenta una risposta concreta alle emergenze umanitarie garantendo cure specializzate ma anche accoglienza dignitosa alle persone più vulnerabili coinvolte nei conflitti internazionali o nelle crisi sanitarie globali presenti oggi nel mondo.
Chi è Arisa? Cantautrice genovese vincitrice di Sanremo 2014 e giudice di X Factor e The Voice
Arisa, nome d’arte di Rosalba Pippa, nasce a Genova il 20 agosto 1982. La sua carriera musicale prende forma sin dagli esordi con un talento vocale che ben presto conquista il pubblico italiano. Nel 2008 si fa notare vincendo il concorso SanremoLab, trampolino di lancio per artisti emergenti. L’anno successivo raggiunge la fama nazionale partecipando al 59º Festival di Sanremo, dove trionfa nella categoria Nuove proposte con il singolo “Sincerità”, brano che le vale un immediato riconoscimento e l’inizio di una solida carriera nel panorama della musica leggera italiana.
La sua presenza sul palco dell’Ariston diventa una costante negli anni successivi: nel 2012 partecipa alla categoria Campioni del Festival di Sanremo con la canzone “La notte”, ottenendo un prestigioso secondo posto che conferma la sua maturità artistica e la capacità di emozionare con testi intensi e interpretazioni vocali ricercate. Due anni dopo arriva la vittoria definitiva al Festival grazie a “Controvento”, brano che consacra Arisa come una delle interpreti più apprezzate della scena musicale italiana contemporanea.
Parallelamente all’attività musicale, dal 2010 Arisa intraprende anche un percorso televisivo, arricchendo la propria immagine pubblica e ampliando il suo campo d’azione oltre i confini del canto. La sua prima esperienza significativa in TV è come presenza fissa nel programma “Victor Victoria – Niente è come sembra”, format in cui mette in luce non solo le sue doti artistiche ma anche una personalità versatile e simpatica, capace di conquistare diverse fasce di pubblico.
Il talento poliedrico della cantautrice emerge ulteriormente quando viene chiamata a ricoprire il ruolo di giudice nelle edizioni italiane del talent show X Factor. Dal quinto alla sesta edizione e poi nuovamente nella decima stagione del programma, Arisa offre ai concorrenti non solo consigli tecnici ma anche supporto emotivo, consolidandosi come figura autorevole nel mondo dello spettacolo italiano.
Negli ultimi anni la sua esperienza televisiva si amplia ulteriormente con l’ingresso nei team dei giudici delle versioni italiane dei format internazionali The Voice Kids, The Voice Senior e The Voice Generations a partire dal 2023. Questo impegno testimonia l’evoluzione continua della sua carriera tra musica e televisione, confermandola come artista completa capace di dialogare con diverse generazioni attraverso progetti variegati.
L’immagine pubblica di Arisa riflette una professionalità costruita su talento vocale autentico e autenticità personale: elementi chiave che ne hanno determinato il successo sia sul palco sia sul piccolo schermo. Con uno stile riconoscibile per sonorità melodiche ed emozioni sincere nei testi delle sue canzoni, riesce a mantenere viva l’attenzione mediatica senza rinunciare alla qualità artistica.
In sintesi, Rosalba Pippa alias Arisa rappresenta un esempio significativo nell’ambito culturale italiano contemporaneo dove musica popolare e media si intrecciano in modo efficace per creare nuovi modelli comunicativi capaci di coinvolgere ampie fasce sociali attraverso linguaggi differenti ma complementari.
Chi è Ignazio La Russa? Politico italiano classe 1947, presidente del Senato dal 2022 e primo esponente del Movimento Sociale Italiano a ricoprire questo ruolo
Ignazio Benito Maria La Russa, nato a Paternò il 18 luglio 1947, è una figura di spicco della politica italiana con una carriera che si estende per oltre tre decenni. Attualmente ricopre la prestigiosa carica di presidente del Senato della Repubblica nella XIX legislatura, incarico assunto il 13 ottobre 2022. Questo ruolo lo rende il primo politico proveniente dal Movimento Sociale Italiano (MSI) a raggiungere una posizione così rilevante nelle istituzioni parlamentari italiane.
La sua esperienza parlamentare inizia nel 1992, anno in cui viene eletto alla Camera dei deputati. Successivamente, dal 2018 siede al Senato della Repubblica, confermando un lungo percorso tra le due Camere del Parlamento italiano. La Russa ha attraversato diverse fasi politiche importanti: inizialmente militante nel Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, è stato dirigente di spicco nella sezione giovanile denominata Fronte della Gioventù. Questa militanza giovanile ha rappresentato la base da cui è partito per costruire una solida carriera politica.
Con la trasformazione del panorama politico italiano degli anni ’90 e 2000, La Russa aderisce ad Alleanza Nazionale, partito nato dalla svolta post-fascista che cercava di aggiornare e ampliare l’area conservatrice nazionale. All’interno di Alleanza Nazionale ha avuto un ruolo centrale anche come presidente reggente nel 2008, momento cruciale in vista delle successive evoluzioni politiche e dell’unificazione delle forze di centrodestra.
Il consolidamento del suo profilo politico prosegue con l’ingresso nel Popolo della Libertà (PdL), nato dallo scioglimento di Alleanza Nazionale nel 2009. In questa nuova formazione svolge funzioni strategiche come coordinatore nazionale fino a quando decide insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto di fondare un nuovo soggetto politico: Fratelli d’Italia (FdI), costituito ufficialmente a dicembre del 2012. Questo passaggio segna l’avvio di una nuova fase sia personale sia politica legata alla costruzione dell’attuale centrodestra italiano.
Un capitolo fondamentale nella carriera istituzionale di Ignazio La Russa riguarda il suo incarico ministeriale: dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 è stato ministro della Difesa durante il quarto governo Berlusconi. Un ruolo chiave che gli ha permesso non solo di gestire tematiche cruciali legate alla sicurezza nazionale ma anche di rafforzare la propria visibilità all’interno dello scenario politico nazionale ed internazionale.
Nel corso degli anni ha ricoperto altresì ruoli istituzionali importanti all’interno delle Camere parlamentari: vicepresidente della Camera nella XII legislatura tra il maggio ’94 e il maggio ’96 e successivamente vicepresidente del Senato durante la XVIII legislatura dal marzo 2018 fino all’ottobre del 2022. Queste esperienze testimoniano un costante coinvolgimento nelle dinamiche legislative e nei rapporti interistituzionali che caratterizzano la vita parlamentare italiana.
Il profilo pubblico e politico di Ignazio La Russa riflette dunque una lunga continuità nell’ambito dei movimenti conservatori italiani con radici storiche ben definite ma anche capacità d’adattamento ai cambiamenti politici contemporanei. Il suo percorso dimostra come figure provenienti da esperienze politiche tradizionalmente marginali siano riuscite progressivamente ad affermarsi ai più alti livelli delle istituzioni repubblicane italiane contribuendo così al rinnovamento interno dello stesso sistema politico nazionale.
Chi è Paul Mc Cartney? il leggendario cantautore dei Beatles, attivista per i diritti degli animali e musicista più ricco del mondo
Sir James Paul McCartney, nato a Liverpool il 18 giugno 1942, rappresenta una delle figure più emblematiche e influenti della musica contemporanea mondiale. Cantautore, compositore, polistrumentista e produttore discografico britannico, McCartney ha segnato un’epoca grazie al suo talento straordinario e alla sua capacità di reinventarsi continuamente nel corso della carriera.
La fama internazionale arrivò con i Beatles, la leggendaria band formata insieme a John Lennon, George Harrison e Ringo Starr. Nel gruppo rivestì il ruolo di cantante bassista ed entrò in simbiosi creativa con Lennon: insieme formarono la coppia di autori più prolifici e ammirati nella storia della musica popolare. Le loro canzoni hanno definito intere generazioni e continuano ad essere acclamate per la loro originalità compositiva ed emotiva.
Dopo lo scioglimento dei Beatles nel 1970, McCartney non si fermò. Fondò i Wings insieme alla prima moglie Linda Louise McCartney, al compositore Denny Laine e ad altri musicisti di talento. Questo nuovo progetto gli permise di esplorare sonorità diverse mantenendo sempre un forte legame con la melodia pop-rock che lo aveva reso celebre. Parallelamente avviò anche una carriera solista prolifica che lo portò a sperimentare generi diversi come colonne sonore cinematografiche, musica colta e brani sperimentali.
Paul McCartney è noto anche per il suo impegno civile e sociale: da sostenitore convinto del vegetarismo a difensore dei diritti degli animali, ha promosso campagne internazionali contro le mine antiuomo e la caccia alla foca. Ha inoltre sostenuto con forza l’obbligatorietà dell’educazione musicale nelle scuole come mezzo fondamentale per lo sviluppo culturale dei giovani. Tra le sue battaglie più rilevanti figura anche l’impegno per la cancellazione del debito nei paesi del Terzo Mondo.
Oltre alla musica Paul è padre di Stella McCartney, stilista britannica apprezzata a livello globale per il suo approccio etico nel mondo della moda. Il poliedrico artista si è cimentato anche in altre forme espressive come pittura, poesia e scrittura senza mai perdere quel carattere innovativo che contraddistingue tutta la sua produzione artistica.
Secondo Forbes nel 2018 Paul McCartney era considerato il musicista più ricco al mondo con un patrimonio stimato intorno ai 1,2 miliardi di dollari; una testimonianza tangibile del successo duraturo raggiunto sia sul piano artistico che economico. La sua eredità culturale continua ancora oggi a influenzare nuovi artisti ed appassionati in tutto il mondo confermando quanto Sir James Paul McCartney rimanga una vera icona globale della musica moderna.
Chi è Riccardo Fogli? Cantautore e bassista italiano, vincitore del 32º Festival di Sanremo e storico frontman dei Pooh
Riccardo Fogli, nato a Pontedera il 21 ottobre 1947, è una figura di rilievo nel panorama musicale italiano, conosciuto soprattutto come cantautore e bassista. La sua carriera si intreccia profondamente con la storia del celebre gruppo pop-rock Pooh, di cui è stato membro fondatore e frontman negli anni fondamentali tra il 1966 e il 1973. Questo periodo ha segnato l’ascesa della band nel panorama musicale italiano, grazie alla fusione di melodie orecchiabili e testi emozionanti che hanno conquistato un vasto pubblico.
Dopo aver lasciato i Pooh negli anni ’70 per intraprendere un percorso da solista, Fogli ha consolidato la sua posizione come artista capace di esprimere sentimenti autentici attraverso le sue canzoni. Il suo talento da cantautore lo ha portato a vincere la prestigiosa edizione numero 32 del Festival di Sanremo, una vittoria che rappresenta uno dei momenti più significativi della sua carriera solista. Questo successo gli ha permesso di affermarsi ulteriormente come interprete sensibile e versatile nel contesto della musica leggera italiana.
Oltre al successo musicale tradizionale, Riccardo Fogli ha dimostrato anche capacità di adattamento alle nuove tendenze televisive partecipando alla prima edizione del reality show Music Farm. La sua vittoria in questo format televisivo evidenzia non solo il carisma personale ma anche l’affetto duraturo che il pubblico nutre nei suoi confronti, confermando così una popolarità trasversale che va oltre la musica.
Negli ultimi anni Fogli ha mantenuto viva la sua presenza artistica con ritorni significativi all’interno dei Pooh: dapprima tra il 2015 e il 2016 come quinto componente dopo decenni dall’abbandono originale, poi nuovamente dal 2023. Questi ritorni testimoniano un legame forte con la band che lo aveva lanciato verso la notorietà nazionale ed internazionale. Il suo contributo vocale e strumentale continua a essere apprezzato sia dai fan storici sia dalle nuove generazioni.
La carriera di Riccardo Fogli rappresenta dunque un equilibrio fra continuità artistica e capacità d’innovazione personale. Il suo percorso spazia dalle performance live agli studi di registrazione fino alle esperienze televisive contemporanee; tutto ciò conferma una versatilità rara nel mondo dello spettacolo italiano degli ultimi cinquant’anni. Con radici profonde nella città toscana natale ma orizzonti musicali ampiamente nazionali ed europei, Riccardo Fogli si conferma una voce autorevole nella storia della musica italiana contemporanea.
Personalmente ritengo che eventi come la Partita del Cuore rappresentino molto più di una semplice sfida sportiva o di un concerto: incarnano la capacità dello sport e della cultura di creare ponti tra mondi apparentemente distanti, unendo persone di diversa provenienza in nome di valori condivisi come la solidarietà e l’inclusione. È incoraggiante vedere come la musica e la politica possano convergere per sostenere cause umanitarie concrete, offrendo non solo spettacolo ma soprattutto speranza e aiuto a chi vive situazioni di grande difficoltà. La mia riflessione è che iniziative di questo tipo dovrebbero essere sempre più valorizzate e replicate, perché ci ricordano che, anche nelle sfide più complesse, la comunità può ritrovare la forza di prendersi cura degli altri con coraggio e umanità.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Serena Fontana