La maledizione di Alcaraz: un fenomeno che colpisce i suoi avversari nel tennis

La “maledizione di Alcaraz” colpisce i tennisti che lo battono, come dimostrato da David Goffin al Miami Open 2025, dove ha perso nel turno successivo contro Brandon Nakashima.
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La maledizione di Alcaraz: un fenomeno che colpisce i suoi avversari nel tennis - unita.tv

Il tennista spagnolo Carlos Alcaraz, attualmente al terzo posto nel ranking ATP, sta attraversando un periodo difficile sul campo da tennis. Nonostante il suo talento indiscutibile, una curiosa statistica emerge: i giocatori che riescono a batterlo sembrano avere un destino avverso nel turno successivo. Questo fenomeno, soprannominato maledizione di Alcaraz, ha già colpito diversi avversari, creando un certo scalpore tra i fan e gli esperti del settore.

La maledizione di Alcaraz: come funziona?

La maledizione di Alcaraz è diventata un argomento di discussione tra i fan del tennis, specialmente sui social media. L’idea è che i tennisti che riescono a sconfiggere Alcaraz non riescono a proseguire nel torneo, subendo a loro volta una sconfitta nel turno immediatamente successivo. Questo fenomeno ha radici nei risultati di vari tornei, dove diversi giocatori hanno vissuto la stessa sorte dopo aver eliminato il giovane spagnolo.

Un esempio emblematico è David Goffin, che ha battuto Alcaraz nel secondo turno del Miami Open. Tuttavia, il belga ha subito una sconfitta nel turno successivo contro Brandon Nakashima, dimostrando che la maledizione sembra avere un effetto reale. Questo non è un caso isolato, ma piuttosto un trend che si è ripetuto nel tempo, alimentando la narrativa attorno a questo fenomeno.

Esempi di maledizione nei tornei

La maledizione di Alcaraz non è un evento recente. Già nel 2023, il tennista ungherese Fabian Marozsan, allora numero 135 del ranking, ha eliminato Alcaraz al terzo turno degli Internazionali d’Italia. Tuttavia, la sua gioia è stata di breve durata, poiché è stato eliminato nel turno successivo. Un altro esempio si è verificato a Parigi-Bercy, dove Alcaraz è stato battuto da Roman Safiullin, il quale ha poi subito una sconfitta agli ottavi di finale.

Nel 2024, la maledizione ha continuato a manifestarsi. A Cincinnati, Alcaraz è stato eliminato da Gaël Monfils, che ha poi perso agli ottavi contro Holger Rune. Anche agli Us Open 2024, il tennista olandese Blake Van De Zandschulp ha avuto la meglio su Alcaraz, ma ha successivamente salutato il torneo dopo la sconfitta contro Jack Draper. Questi eventi hanno contribuito a rafforzare la credenza che chi batte Alcaraz non riesca a proseguire nel torneo.

L’impatto psicologico della maledizione

Il fenomeno della maledizione di Alcaraz non è solo una curiosità statistica, ma ha anche un impatto psicologico sui giocatori. La consapevolezza di questa “maledizione” può influenzare le prestazioni degli avversari, creando una pressione aggiuntiva. I tennisti potrebbero sentirsi più ansiosi dopo aver battuto Alcaraz, temendo di non riuscire a mantenere il loro livello di gioco nel turno successivo.

Inoltre, la narrativa attorno a questa maledizione può influenzare anche i media e i fan, contribuendo a creare un’atmosfera di attesa e curiosità ogni volta che Alcaraz scende in campo. La sua presenza diventa quindi non solo una questione di abilità sportiva, ma anche di un fenomeno che coinvolge la psicologia del gioco e le dinamiche del torneo.

La maledizione di Alcaraz continua a suscitare interesse e dibattito nel mondo del tennis, rendendo ogni sua partita un evento da seguire con attenzione. Con il passare del tempo, sarà interessante vedere se questa tendenza persisterà e come i tennisti affronteranno la sfida di competere contro un avversario così talentuoso e, apparentemente, fortunato.

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