la Juventus valuta l’addio a Cristiano Giuntoli dopo due stagioni tra alti e bassi
Cristiano Giuntoli, direttore tecnico della Juventus, affronta incertezze dopo due anni di risultati deludenti. La sua assenza alle commemorazioni dell’Heysel ha sollevato ulteriori interrogativi sulla sua posizione nel club.

La posizione di Cristiano Giuntoli alla Juventus è in bilico dopo due stagioni deludenti, con la società che valuta possibili cambiamenti per tornare a competere ai massimi livelli. - Unita.tv
La posizione di Cristiano Giuntoli alla Juventus si fa sempre più incerta dopo due anni dall’arrivo dal Napoli. L’ex dirigente partenopeo, noto per aver costruito il Napoli vincitore dello scudetto, non ha finora replicato risultati simili sotto la Mole. Il club sta esaminando attentamente il suo percorso soprattutto alla luce delle prestazioni deludenti in campionato e in Europa. Sullo sfondo c’è anche la recente assenza di Giuntoli durante le cerimonie per i 40 anni dalla strage dell’Heysel, un evento che ha creato ulteriori riflessioni.
Le origini e gli obiettivi di Cristiano Giuntoli alla Juventus
Cristiano Giuntoli ha assunto il ruolo di direttore tecnico della Juventus nell’estate del 2023, dopo una lunga esperienza al Napoli, dove ha avuto un ruolo chiave nella costruzione di una rosa capace di vincere lo scudetto. L’arrivo in bianconero si era accompagnato a grandi aspettative: il club sperava di affidare a Giuntoli il compito di impostare una squadra competitiva per tornare ai livelli europei e nazionali più elevati.
L’esperienza precedente al Napoli aveva segnato un punto di forza per Giuntoli, grazie a scelte di mercato azzeccate e a una gestione attenta del gruppo. Nel passaggio alla Juventus, però, il compito è subito apparso più complicato. La Juventus, abituata a standard molto alti, si trovava in un momento di transizione, e il dirigente ha dovuto gestire anche aspetti di ricostruzione interna e di definizione di nuove strategie sportive.
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Le prime due stagioni hanno messo in evidenza alcune difficoltà nel replicare quanto fatto con il Napoli. I risultati sul campo non hanno raggiunto le promesse iniziali, ma hanno anche dato spazio a nuove riflessioni interne alla società su possibili cambiamenti in chiave tecnica e gestionale.
Risultati sportivi e delusioni in campionato ed europa
Analizzando le stagioni di Giuntoli in bianconero, spicca soprattutto il terzo posto ottenuto nella prima annata, insieme alla vittoria della Coppa Italia. Sebbene il successo in Coppa abbia rappresentato un segnale positivo, il piazzamento in campionato non ha rispecchiato le ambizioni del club, che punta da sempre a competere per lo scudetto.
La seconda stagione, appena conclusa, ha mostrato ulteriori difficoltà. La Juventus si è piazzata quarta, aggiudicandosi un posto in Champions League solo all’ultima giornata. Questo risultato ha contribuito a rafforzare i dubbi sulla direzione presa dalla società in ambito tecnico. Le difficoltà si sono amplificate in Europa, con prestazioni giudicate insoddisfacenti e che non hanno permesso di avvicinare la Juventus ai grandi palcoscenici continentali.
Queste performance sportive hanno alimentato il dibattito interno sulla posizione del direttore tecnico, con la società che valuta se sia giunto il momento di un cambio di rotta per tornare a competere sui livelli più alti, sia in Italia che in Europa.
Le tensioni con il club e l’assenza al ricordo dell’Heysel
La situazione tra Cristiano Giuntoli e la Juventus si è complicata anche per ragioni extra-sportive. Nel giorno che celebrava i 40 anni dalla strage dell’Heysel, una delle tragedie più dolorose nella storia del calcio, è risultata significativa l’assenza dello stesso Giuntoli. Tutti i vertici della Juventus, dall’amministratore delegato di Exor John Elkann al presidente Gianluca Ferrero, fino al dirigente Giorgio Chiellini, erano presenti alle commemorazioni.
L’assenza di Giuntoli ha suscitato discussioni sia tra i tifosi che all’interno della società, segnalando possibili tensioni o dissensi in seno alla dirigenza. La figura del direttore tecnico, già messa in discussione dai risultati sul campo, si trova ora al centro di un confronto più ampio sulla sua collocazione nel progetto della Juventus.
La giornata dedicata al ricordo dell’Heysel ha quindi avuto un impatto anche sul quadro dirigenziale, portando a una maggiore attenzione rispetto ai rapporti tra i vari livelli della società e il futuro dei principali protagonisti.
Gli scenari per il futuro della Juventus e di Cristiano Giuntoli
Nel 2025, la Juventus si trova a un bivio importante che riguarda la gestione tecnica e la strada da seguire per tornare ai successi. Il destino di Cristiano Giuntoli è al centro di questa scelta. Sebbene il dirigente abbia portato alcune certezze, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative del club bianconero.
Le valutazioni interne si focalizzano sulla capacità di Giuntoli di impostare una squadra vincente in tempi brevi, interesse primario per una società che vuole risalire la classifica senza ulteriori rallentamenti. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se il rapporto tra la Juventus e Giuntoli potrà proseguire o se ci sarà un cambio di direzione nella gestione tecnica.
Non si escludono ulteriori decisioni che coinvolgeranno l’organigramma dirigenziale, con possibili novità già nel corso della prossima estate. La Juventus resta concentrata sulla crescita del club, con l’obiettivo di tornare a competere ai massimi livelli sia in Italia che nelle competizioni europee.