la juventus commemora i 40 anni della tragedia dell’heysel con l’inaugurazione dell’opera ‘Verso Altrove’
La Juventus commemora le 39 vittime della tragedia dell’Heysel con l’inaugurazione dell’opera ‘Verso Altrove’, sottolineando l’importanza della memoria e del rispetto nel calcio a Torino.

A 40 anni dalla tragedia dell'Heysel, la Juventus ha commemorato le 39 vittime con una cerimonia, l'inaugurazione dell'opera 'Verso Altrove' e iniziative per mantenere viva la memoria e promuovere la sicurezza negli stadi. - Unita.tv
La tragedia dell’Heysel, avvenuta il 29 maggio 1985 durante la finale di Champions League tra Juventus e Liverpool, segna una ferita profonda nella storia del calcio e in quella della città di Torino. Nel 2025, a 40 anni da quel drammatico evento, la società bianconera ha tenuto una commemorazione ufficiale, accompagnata dall’inaugurazione dell’opera ‘Verso Altrove’, dedicata alle 39 vittime di quella sera. L’evento si è svolto vicino allo stadio e alla sede del club, luoghi che custodiscono la memoria e il dolore di quella notte.
La commemorazione nel cuore della juventus
Gianluca Ferrero, presidente della Juventus, ha aperto la cerimonia con parole cariche di significato. Ha sottolineato quanto la memoria non sia un semplice ricordo, ma un impegno costante che la società vuole mantenere, “qualcosa di presente e perpetuo” nelle vicinanze dello stadio. L’evento del 29 maggio 1985 non è mai stato dimenticato dal club, che ogni anno ricorda le vittime con iniziative volte a tenere viva questa pagina tristissima della storia calcistica e cittadina.
Ferrero ha anche ricordato che quella notte, destinata a essere una festa sportiva, si trasformò in un episodio di lutto e paura. La finale si svolse davanti a migliaia di tifosi, ma la gravità della tragedia ha lasciato cicatrici profonde. La Juventus ha spinto affinché la memoria rimanesse un monito contro ogni forma di violenza negli stadi. Oltre al ricordo delle vittime, la società ha puntato su un impegno concreto per migliorare la sicurezza degli eventi sportivi, agendo sia sulle infrastrutture sia sulla cultura che circonda il mondo del calcio.
Leggi anche:
L’opera ‘verso altrove’ e il museo juve
In occasione del quarantennale, è stata presentata un’opera d’arte intitolata ‘Verso Altrove’, collocata nell’area che circonda lo stadio. Questo lavoro ha lo scopo di onorare le vittime e rappresentare visualmente il sentimento di lontananza e perdita che quella tragedia ha provocato. L’opera si affianca agli oggetti e ai materiali esposti al J Museum, il museo dedicato alla storia della Juventus, dove da tempo c’è una sala interamente dedicata all’Heysel.
All’interno del museo viene proiettato un video che ricostruisce il momento della tragedia, offrendo ai visitatori una testimonianza storica e uno spazio per riflettere. Un’altra testimonianza riguarda la stele commemorativa, installata per riprendere il ricordo tangibile di quanto accadde. La presenza di questi segni sul territorio contribuisce a tenere vivo il ricordo, anche tra le nuove generazioni di tifosi e cittadini.
Il dialogo con le vittime e le famiglie coinvolte
La Juventus non si limita a commemorare l’Heysel come un fatto storico, ma mantiene un rapporto continuo con le famiglie delle vittime. Questo legame testimonia il rispetto e la volontà di non lasciare mai che quel dolore venga dimenticato. Negli anni la società ha attivato contatti e incontri periodici per ascoltare e sostenere coloro che hanno perso persone care, riconoscendo l’importanza di questo dialogo nel processo di memoria collettiva.
Il lavoro sulla cultura della non violenza si è concretizzato anche in iniziative educative rivolte ai tifosi, ai giovani e alle squadre, per promuovere un ambiente sportivo più sicuro e consapevole. Questo impegno costante nasce proprio dal ricordo dell’Heysel, uno spartiacque doloroso che ha evidenziato la necessità di cambiamenti profondi nello sport.
40 anni di memoria e rispetto
In questi 40 anni la memoria delle 39 persone scomparse è diventata parte integrante della storia della Juventus e della città di Torino. L’attenzione al ricordo, promossa dalla società e rafforzata in occasioni come questa, si traduce in un impegno tangibile verso un calcio più sicuro e un rispetto più diffuso tra i tifosi. Lo stadio e il museo restano luoghi dove la memoria si rinnova e si trasmette, segnando una presenza indispensabile nel ricordo di quel tragico 1985.