La Federcalcio italiana ha messo il freno nella scelta del nuovo ct dopo il rifiuto di Claudio Ranieri. L’obiettivo ora è trovare un allenatore che sappia riportare in azzurro lo spirito combattivo e vincente dei campioni del mondo 2006, per evitare un altro fallimento nella qualificazione ai Mondiali.
Dal no a ranieri alla ricerca di un progetto più solido
Dopo il mancato accordo con Claudio Ranieri, la Federcalcio ha deciso di rallentare la corsa al successore di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale. Non c’era un’alternativa pronta all’ex tecnico della Roma, e questo ha spinto i vertici a riflettere con calma.
Il presidente Gabriele Gravina, impegnato a Coverciano per un evento legato alla Serie B femminile, ha affidato l’incarico a Gianluigi Buffon. L’ex portiere e dirigente accompagnatore sta conducendo una sorta di casting interno per scegliere chi guiderà gli azzurri nei prossimi mesi cruciali.
Cercare lo spirito vincente dei mondiali 2006
Il progetto su cui punta la Figc non è solo tecnico ma anche culturale: si vuole infondere nel gruppo azzurro quello spirito battagliero che ha portato al trionfo mondiale nel 2006. Negli ultimi anni infatti la Nazionale è apparsa spesso carente sul piano caratteriale, oltre che tecnica.
Buffon sta valutando soprattutto figure legate a quel ciclo storico. Il nome più caldo resta Gennaro Gattuso, ex centrocampista simbolo di quella squadra e ora allenatore con esperienza recente all’Hajduk Spalato.
Gattuso favorito ma non l’unico candidato
Gattuso è considerato ideale per la sua grinta e attaccamento alla maglia azzurra. Tuttavia il suo ruolo da allenatore è ancora da consolidare: l’esperienza croata è stata positiva ma non decisiva.
Non sono esclusi altri ex campioni come Fabio Cannavaro o Daniele De Rossi, anche se al momento restano più defilati nel casting guidato da Buffon. L’idea sarebbe poi quella di coinvolgere altri ex giocatori già inseriti nel sistema tecnico federale, come Bernardo Corradi .
Una scelta ponderata per evitare nuovi scossoni
La nomina del nuovo ct non arriverà prima dell’inizio della prossima settimana. La Federcalcio vuole evitare decisioni affrettate come quelle prese nell’agosto 2023 dopo le dimissioni improvvise di Roberto Mancini.
Allora Spalletti era sembrata la soluzione migliore in tempi stretti. Oggi però la situazione appare più complessa: serve qualcuno che possa evitare il terzo Mondiale consecutivo senza Italia e ricreare entusiasmo intorno alla squadra.
Mancini resta sullo sfondo ma con dubbi sul ritorno
Intanto Roberto Mancini continua a offrirsi come possibile guida della Nazionale. Il suo nome torna spesso nelle discussioni dopo il trionfo europeo del 2021 e le dimissioni improvvise post-Mondiali 2022.
Ma tornare ora significherebbe far dimenticare rapidamente quelle difficoltà passate e soprattutto gestire una pressione enorme. Per questo al momento sembra difficile che venga scelto nuovamente come ct.
La Federcalcio sta quindi puntando su un mix tra esperienza storica e nuove idee per rilanciare l’Italia nel calcio internazionale. Il casting guidato da Buffon potrebbe segnare l’inizio di una nuova era azzurra, ispirata ai valori vincenti del passato ma pronta ad affrontare le sfide future con più consapevolezza.