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La federazione calcio cerca nuovo ct tra ex campioni azzurri e alternative emergenti

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La Federcalcio italiana cerca un nuovo commissario tecnico per la nazionale dopo il rifiuto di Claudio Ranieri, puntando su ex campioni del 2006 e giovani allenatori liberi da impegni, in vista delle cruciali qualificazioni mondiali. - Unita.tv
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La federcalcio italiana si trova ad affrontare una nuova fase nella scelta del commissario tecnico della nazionale. Dopo il no di Claudio Ranieri, considerato il favorito, la ricerca si allarga a nomi appartenenti alla generazione d’oro del 2006 e ad altri profili tecnici, con l’obiettivo di trovare un allenatore libero da vincoli con i club e capace di guidare gli azzurri nelle qualificazioni mondiali in corso.

Il no di ranieri e l’incertezza sul successore di spalletti

Claudio Ranieri ha rifiutato l’incarico di ct della nazionale, mettendo in difficoltà la federcalcio italiana che lo vedeva come primo candidato per sostituire Luca Spalletti. Il tecnico romano ha lasciato la panchina azzurra da pochi mesi, e senza un nome certo, la federazione deve ripensare la strategia. Non si tratta di trovare un sostituto in tempi brevi: la rosa dei papabili cresce mentre la federazione valuta soluzioni più attente allo stato attuale del calcio italiano e alle esigenze contrattuali con i club. Ranieri era gradito perché disponibile e privo di impegni recenti, ma con la sua rinuncia si apre una lunga fase di riflessione.

Candidati e problematiche contrattuali

Stefano Pioli è stato considerato un candidato plausibile, specie dopo la fine della sua esperienza al Milan. Già trasferitosi in Arabia Saudita con l’Al-Nassr, Pioli avrebbe espresso l’intenzione di tornare alla guida della Fiorentina, rendendo improbabile un suo arrivo come ct azzurro. I contratti milionari firmati in Medio Oriente superano di gran lunga quello che la federcalcio potrebbe offrire, complicando ulteriormente la trattativa.

I nomi esclusi e la ricerca di una figura simbolica e libera

Tra i grandi allenatori italiani, il quadro appare definito: Antonio Conte continua a Napoli dove ha appena vinto lo scudetto, Massimiliano Allegri è legato al Milan, mentre Carlo Ancelotti ha preso la panchina del Real Madrid e, di recente, è passato al brasiliano Palmeiras. Questi impegni rendono quasi impossibile un loro ritorno sulla panchina azzurra nel breve periodo.

L’obiettivo dunque si sposta verso allenatori più giovani e più liberi, ma che possano rappresentare anche un’immagine forte per il calcio italiano. L’esperienza in panchina viene considerata, ma anche la storia personale da calciatore conta, specie se legata agli ultimi successi della nazionale. Quest’ultimo aspetto spiega l’attenzione rivolta a qualche ex giocatore della finale mondiale vinta nel 2006. Il profilo giusto dovrebbe unire competenze tecniche ed entusiasmo, senza precludere i rapporti con i club.

Ex campioni e nuove responsabilità

Gennaro Gattuso è uno dei più concreti tra questi: a 47 anni ha appena concluso la sua esperienza come tecnico dell’Hajduk Spalato e risulta disponibile. Il suo stile di gioco e la passione mostrata in campo potrebbero tradursi in una guida efficace per la nazionale.

Gli ex campioni azzurri del 2006 in lizza per la panchina

Altri candidati emersi sono alcuni suoi ex compagni, come Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi. Entrambi vantano carriere da top player e un legame forte con il mondo azzurro, anche se finora i loro successi da allenatori sono stati più modesti. Cannavaro, 51 anni, e De Rossi, poco più che quarantenne, studiano nuove esperienze per arricchire il proprio curriculum, ma la panchina della nazionale potrebbe rappresentare una sfida importante.

Il loro coinvolgimento, quasi vent’anni dopo la vittoria mondiale, rappresenterebbe un ritorno al calcio azzurro sotto una veste completamente differente. Non si può dimenticare inoltre il nome di Roberto Mancini, che ha lasciato la nazionale nel 2023. Mancini ha inviato segnali di disponibilità per un possibile ritorno, mostrando rammarico per come si è conclusa la sua prima esperienza, che aveva portato l’Italia a vincere l’europeo del 2021.

Profili meno noti e richieste del pubblico

Oltre ai veterani del 2006, resta anche qualche nome meno noto ma con esperienza internazionale, come Gianni De Biasi. L’ex allenatore di Albania e Azerbaigian ha costruito la carriera all’estero, ma non sembra trovare ancora spazio nelle strategie federali. Sugli spalti del pubblico e sui social si fanno sentire le richieste di profili internazionali di grande richiamo, come Jose Mourinho, ma queste ipotesi restano fuori dal radar ufficiale.

Pressione e qualificazioni mondiali

Gabriele Gravina, presidente della federcalcio, dovrà affrontare una delle scelte più delicate degli ultimi anni. L’Italia sta arrancando nelle qualificazioni ai mondiali 2026, specie dopo la sconfitta inattesa contro la Norvegia e una vittoria poco convincente contro la Moldavia. Da qui passa la possibilità di evitare un’altra assenza importante, che sarebbe seguita a quella dell’esclusione del 2018 e al record negativo del 2022. Chi siederà sulla panchina deve garantire spinta e solidità a una squadra che cerca nuove direzioni.

Written by
Matteo Bernardi

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