La finale di Champions League tra Inter e Paris Saint Germain si avvicina, con la sfida prevista per il 31 maggio a Monaco di Baviera. A dirigere l’incontro sarà István Kovács, arbitro romeno con un’esperienza significativa nelle competizioni europee. La sua designazione segna un passaggio importante in questa stagione calcistica, con una squadra arbitrale proveniente da diversi paesi europei chiamata a gestire la partita più attesa del calcio continentale.
La designazione di istván Kovács e il suo ruolo nella finale
István Kovács, 40 anni, è arbitro internazionale dal 2010 e si conferma figura centrale nel panorama arbitrale europeo. A Monaco di Baviera sarà lui a dirigere la finale di Champions League tra Inter e Paris Saint Germain, una partita destinata a restare negli annali. La nomina di Kovács arriva dopo una lunga carriera che lo ha portato a dirigere partite di alto livello, incluso il suo percorso in questa stessa stagione europea.
Oltre a lui, a completare la squadra arbitrale diretta, ci saranno i guardalinee Mihai Marica e Ferencz Tunyogi, anch’essi di nazionalità romena. Questa presenza ha un significato particolare, infatti Kovács e i suoi assistenti hanno già dimostrato affiatamento nel coordinamento di criticità e situazioni complesse sui campi più importanti.
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Il quarto ufficiale sarà Joao Pedro Silva Pinheiro, portoghese, con Bruno Miguel Alves Jesus come arbitro di riserva, sempre dal Portogallo. Al Var è stato scelto Dennis Johan Higler, arbitro olandese esperto, con Catalin Sorin Popa, romeno, come assistente Var. A supporto, sempre dalla nazionale olandese, il Var Support Paulus van Boekel.
L’esperienza di Kovács nelle competizioni europee e il suo legame con le squadre italiane
Kovács si è guadagnato una reputazione di arbitro affidabile, soprattutto nelle partite che coinvolgono squadre italiane. La finale di Champions League sarà la sua terza in competizioni UEFA per club. Prima di questa, ha diretto due finali vinte da compagini italiane: la finale di Europa League 2024 tra Atalanta e Bayer Leverkusen disputata a Dublino e quella della Conference League 2022 a Tirana tra Roma e Feyenoord.
Questi successi hanno contribuito a costruire un legame particolare tra Kovács e le squadre italiane, che hanno spesso ottenuto risultati favorevoli sotto la sua direzione in competizioni europee. La sua designazione per la finale del 31 maggio testimonia la fiducia che l’UEFA ripone nelle sue capacità di gestire partite di altissimo profilo, con pressioni enormi e attenzioni globali.
La carriera di Kovács nella stagione 2024-2025 e le partite dirette
Nel corso della stagione di Champions League 2024-2025, Kovács ha diretto sette partite, coprendo diverse fasi del torneo. Tra quelle più rilevanti spicca il ritorno degli ottavi di finale tra Liverpool e Paris Saint Germain, una sfida intensa e combattuta. Il suo operato è stato considerato attento e controllato, qualità essenziali per mantenere l’ordine in gare dal livello agonistico elevato.
La continuità nel gestire match importanti gli ha permesso di consolidare un metodo di arbitraggio che punta alla gestione efficace delle dinamiche di gioco, senza lasciare spazio a polemiche fuori dal campo. Anche la sua composizione arbitrale per la finale, con collaboratori esperti e di nazionalità diverse, mette in luce la volontà dell’UEFA di garantire equilibrio e trasparenza nella partita decisiva della Champions.
Questa designazione chiude una serie di appuntamenti per Kovács in questa stagione, riscaldandolo per il momento più delicato della sua attività professionale fino a oggi: la finale di Monaco di Baviera tra l’Inter e il Paris Saint Germain, una sfida che promette numerosi momenti intensi e decisivi.