Kirsty Coventry, atleta olimpionica e figura di spicco nel panorama sportivo internazionale, è stata recentemente eletta presidente del Comitato Olimpico Internazionale . La sua carriera, caratterizzata da successi nel nuoto e da un impegno attivo nel surf, ha suscitato grande entusiasmo nel settore. Con la sua nomina, si spera che il longboard possa essere incluso tra le discipline olimpiche per i Giochi di Los Angeles 2028, un obiettivo che sta a cuore a molti nel mondo del surf.
La carriera di Kirsty Coventry e il suo impatto nel surf
Kirsty Coventry, originaria dello Zimbabwe, ha costruito una carriera straordinaria come nuotatrice, conquistando numerose medaglie olimpiche e affermandosi come una delle atlete più rispettate nel suo sport. Oltre ai suoi successi in piscina, ha ricoperto un ruolo significativo all’interno dell’International Surfing Association , dove ha servito come vicepresidente dal 2017 al 2024. Questa esperienza le conferisce una comprensione profonda delle dinamiche del surf e delle sue potenzialità all’interno del contesto olimpico.
La sua elezione a presidente del CIO rappresenta un momento cruciale per il movimento del surf, che ha visto la sua prima apparizione olimpica a Tokyo 2020. Con l’assegnazione della disciplina ai Giochi di Parigi 2024, il surf ha dimostrato di avere un forte appeal, soprattutto tra le nuove generazioni. La nomina di Coventry è vista come un’opportunità per ampliare ulteriormente la visibilità del surf, in particolare per quanto riguarda il longboard, una disciplina che potrebbe arricchire l’offerta olimpica.
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Le reazioni del mondo del surf
La notizia dell’elezione di Coventry ha generato entusiasmo tra i leader del settore. Fernando Aguerre, presidente dell’ISA, ha espresso la sua gratitudine per il supporto che Coventry ha sempre mostrato nei confronti del surf. La sua amicizia e il suo impegno sono considerati fondamentali per il futuro della disciplina, che continua a cercare di consolidare la propria presenza nelle Olimpiadi.
Claudio Ponzani, presidente della Federazione Italiana Surfing, Sci Nautico e Wakeboard , ha condiviso le sue speranze per un maggiore riconoscimento degli sport acquatici. Ponzani ha sottolineato l’importanza di includere il longboard a Los Angeles 2028 e ha menzionato il potenziale del SUP per Brisbane 2032. Entrambi gli sport stanno guadagnando popolarità e il loro riconoscimento a livello olimpico sarebbe un passo significativo per il movimento.
Le attese per l’inclusione del longboard
La questione dell’inclusione del longboard nei Giochi di Los Angeles 2028 è attualmente in fase di discussione. Inizialmente, si prevedeva una decisione entro marzo 2025, ma il termine è stato posticipato. L’ISA ha comunicato che una risposta definitiva è attesa intorno a metà aprile. La decisione finale spetta al CIO, che ha il potere di approvare nuove discipline attraverso la Commissione sul programma olimpico.
Sally Fitzgibbons, surfista australiana e membro della commissione, potrebbe influenzare positivamente la decisione grazie alla sua esperienza e al suo impegno nel promuovere il surf. La proposta di includere il longboard come “new medal event” all’interno della disciplina del surf è vista come una strategia per ampliare l’interesse e la partecipazione a questo sport.
L’Italia e il futuro del surf
L’Italia si sta preparando per il futuro del surf con una nuova generazione di atleti promettenti. Leonardo Fioravanti, già atleta olimpico, rappresenta un esempio di come il surf stia crescendo nel paese. Ponzani ha evidenziato l’emergere di giovani talenti, tra cui Ginger Caimi, una surfista di soli 13 anni che ha già dimostrato le sue capacità vincendo una medaglia d’oro agli europei juniores.
Con tre anni ancora da attendere per le prossime Olimpiadi estive, L’Italia è pronta a investire nel potenziale dei suoi atleti e a sostenere il movimento del surf. La speranza è che, con il supporto di figure come Kirsty Coventry, il longboard possa finalmente trovare il suo posto tra le discipline olimpiche, contribuendo a un futuro luminoso per il surf italiano e internazionale.
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