Juventus: il mercato da record di Thiago Motta e le sfide di Igor Tudor

La Juventus, dopo aver investito 234 milioni di euro per 13 nuovi calciatori, affronta delusioni e interrogativi sotto la guida di Thiago Motta a due mesi dalla conclusione della Serie A 2024-2025.
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Juventus: il mercato da record di Thiago Motta e le sfide di Igor Tudor - unita.tv

La Juventus si trova attualmente in una fase di transizione, caratterizzata da un mercato estivo e invernale che ha visto investimenti senza precedenti. Con un totale di 234 milioni di euro spesi per 13 nuovi calciatori, il club bianconero ha cercato di costruire una squadra competitiva. Tuttavia, i risultati ottenuti finora non sembrano giustificare tale impegno economico. L’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera ha portato con sé aspettative elevate, ma le prestazioni della squadra hanno sollevato interrogativi sulla riuscita del progetto.

Il mercato stravagante della Juventus

L’estate scorsa, i tifosi della Juventus nutrivano grandi speranze per il futuro, grazie alla nuova gestione di Thiago Motta, reduce da un’esperienza positiva con il Bologna. Tuttavia, la strategia del club ha mostrato una duplice faccia: da un lato, il drastico taglio degli ingaggi, con Dusan Vlahovic come unico superstite tra i contratti più onerosi, dall’altro, investimenti significativi per calciatori con stipendi più contenuti. Tra le operazioni più rilevanti, spicca l’acquisto di Douglas Luiz dall’Aston Villa per 50 milioni di euro, seguito da Nico Gonzalez a 33 milioni e Teun Koopmeiners a oltre 51 milioni. A queste si aggiungono prestiti strategici come quelli di Francisco Conceiçao e Pierre Kalulu, insieme all’arrivo inaspettato di Juan Cabal.

Nonostante le aspettative elevate, a due mesi dalla conclusione della Serie A 2024-2025, la Juventus deve affrontare la realtà di un rendimento al di sotto delle attese. I tifosi si aspettano risultati tangibili, considerando l’entità degli investimenti effettuati.

Le delusioni del mercato

Analizzare i tre acquisti più costosi della stagione bianconera rivela un quadro preoccupante. Douglas Luiz ha subito infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo più di quanto abbia giocato, mentre Nico Gonzalez sembra destinato a chiudere la stagione con il minor numero di reti mai segnate in Italia. Teun Koopmeiners, inizialmente visto come un giocatore chiave, ha faticato a trovare la sua forma, oscillando tra prestazioni deludenti e una condizione fisica incerta.

A gennaio, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli ha cercato di rimediare alla situazione, investendo nuovamente. Il prestito di Randal Kolo Muani ha iniziato bene, con cinque gol nelle prime tre partite, ma ha poi subito un’improvvisa flessione. Anche Alberto Costa, acquistato per 12,5 milioni di euro, resta un’incognita, mentre la valutazione di 17,5 milioni per Lloyd Kelly appare esagerata. La responsabilità ora ricade su Igor Tudor, che dovrà valutare chi tra i nuovi acquisti possa realmente contribuire al progetto bianconero e chi, invece, necessiti di un contesto differente per esprimere il proprio potenziale.

I pochi successi del mercato

Nonostante le delusioni, ci sono alcuni aspetti positivi da considerare. Il prestito di Renato Veiga si è dimostrato funzionale, mentre Michele Di Gregorio ha mostrato margini di crescita e ha mantenuto buone prestazioni. Khephren Thuram, acquistato per 20 milioni dal Nizza, sembra già valere l’investimento. Inoltre, Conceiçao e Kalulu hanno dimostrato di avere il potenziale per giustificare ulteriori sforzi da parte della società per mantenerli a Torino.

In un contesto di sfide e aspettative, la Juventus è chiamata a riflettere sulle proprie scelte di mercato e a trovare la giusta alchimia per tornare a competere ai vertici del calcio italiano e internazionale.

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