Jonathan milan ha conquistato la vittoria nella ottava tappa del Tour de France, tagliando il traguardo di Laval con uno sprint potente e deciso. Questo successo rappresenta un momento importante per il ciclismo italiano, che non festeggiava una vittoria in questa corsa da quasi sei anni. Il corridore friulano ha espresso tutta la sua emozione per questo risultato, sottolineando quanto significhi per lui e per l’Italia dopo un lungo periodo senza successi.
La vittoria di Milan : una svolta attesa da anni
Il traguardo di Laval è stato teatro di una volata serrata che ha visto Jonathan Milan imporsi sugli avversari con grande determinazione. Alto quasi due metri, Milan aveva già dimostrato le sue qualità nel quartetto dell’inseguimento a Tokyo 2020, dove vinse l’oro olimpico. La sua forza si è manifestata in modo evidente nella frazione odierna, particolarmente adatta alle sue caratteristiche fisiche e tecniche.
Il corridore ha ringraziato i compagni di squadra definendoli “fenomenali” per il lavoro svolto durante tutta la tappa. Questo impegno collettivo ha permesso a Milan di rompere un digiuno durato ben 113 tappe e 2.176 giorni senza successi italiani al Tour de France. L’ultima volta era stato Vincenzo Nibali a vincere nel luglio del 2019 sul traguardo in salita di Val Thorens.
La telefonata ricevuta dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio e le congratulazioni da parte del numero uno della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni hanno confermato l’importanza della vittoria anche a livello istituzionale sportivo nazionale.
Tattica e sprint : come Milan ha superato i rivali più temuti
La fase decisiva della corsa si è sviluppata negli ultimi chilometri quando Jonathan Milan si è incollato alla ruota dell’australiano Kaden Groves, fino ad allora guidato dal campione Mathieu Van der Poel nei panni insoliti da gregario. Questa strategia gli ha permesso di risparmiare energie preziose prima dello scatto finale.
Milan poi è uscito con tutta la potenza disponibile impedendo ogni tentativo degli avversari più forti come Wout Van Aert, noto soprattutto come finisseur ma capace oggi anche lui di disputare uno sprint tra i migliori velocisti al mondo.
Con questo successo Milan raggiunge quota ventitré vittorie su strada nella sua carriera professionistica ed entra in possesso della maglia verde della classifica a punti che intende difendere fino all’arrivo previsto a Parigi.
Reazioni italiane e prospettive future dopo il successo
Le parole dello stesso Jonathan Milan mostrano entusiasmo ma anche consapevolezza dei sacrifici necessari: “Sono venuto al Tour con speranze e sogni – dice – ma realizzarli resta sempre diverso dal prevederli”. La fiducia accumulata nelle prime tappe insieme alla concentrazione condivisa dalla squadra hanno fatto la differenza oggi su un percorso molto selettivo dove ogni dettaglio conta.
L’atleta friulano guarda già avanti alla prossima frazione destinata ai velocisti promettendo ancora battaglia sulle strade francesi: “Domani ci riprovo”, assicura convinto delle proprie possibilità grazie anche al supporto dei compagni che hanno lavorato senza sosta durante tutto il giorno.
Cronaca dettagliata della giornata tra fuga francese ed esclusioni sorprendenti
Prima dello sprint finale c’è stata una lunga fuga portata avanti dai francesi Mathieu Burgaudeau e Matteo Vercher entrambi membri del team Total Energies; sono rimasti davanti circa settanta chilometri prima che il gruppo principale li riassorbisse lentamente sotto lo sforzo crescente degli inseguitori.
Nei chilometri conclusivi tutti si sono preparati allo sprint compatto ma sorprendentemente Biniam Girmay – noto proprio per lo spunto veloce – non si è inserito nella volata decisiva lasciando spazio agli altri protagonisti presenti nell’ultimo tratto pianeggiante verso Laval.
Nel frattempo Tadej Pogacar non ha cercato confronti diretti sulla tappa odierna limitandosi invece ad affrontare domande riguardanti i suoi programmi futuri; interrogativo resta infatti se prenderà parte o meno alla Vuelta spagnola. Il campione sloveno ammette dubbi legati soprattutto alla fatica accumulata durante questo Tour, mentre dovrà tenere d’occhio rivali agguerriti come Jonas Vingegaard ed Evenepoel se vuole mantenere salda la maglia gialla nelle prossime giornate.