La 11ª frazione del Tour de France ha visto il successo del norvegese Jonas Abrahamsen, che si è imposto allo sprint finale nella tappa con partenza e arrivo a Tolosa. Il percorso di 156,8 chilometri ha messo alla prova i corridori su un tracciato breve ma intenso, con numerose accelerazioni e tentativi di fuga. Dietro ad Abrahamsen si è piazzato il campione di Svizzera Mauro Schmid, suo compagno di avventura nella fuga di giornata, mentre al terzo posto è arrivato lo specialista olandese Mathieu Van der Poel.
vittoria allo sprint di Jonas Abrahamsen dopo una fuga a due su Mauro Schmid
Jonas Abrahamsen e Mauro Schmid hanno animato la 11ª tappa del Tour con una lunga fuga partita nei chilometri iniziali della corsa. I due atleti hanno mantenuto un vantaggio costante sul gruppo, collaborando per resistere agli attacchi degli inseguitori. Nello sprint conclusivo, Abrahamsen ha avuto la meglio su Schmid, confermando un finale avvincente che ha reso la tappa interessante nonostante la lunghezza relativamente contenuta. L’azione dei due è stata caratterizzata da una gestione attenta delle energie e da una tattica efficace, capace di tenere a distanza il gruppo guidato dai velocisti.
Tra i protagonisti insegue con un ritardo di sette secondi Mathieu Van der Poel, noto per le sue doti da finisseur e capace di recuperare terreno negli ultimi chilometri. L’olandese ha chiuso al terzo posto, confermando la sua competitività sulle strade francesi. La sua posizione suggerisce una gara controllata ma decisamente attenta ai dettagli tattici, considerando il ritmo serrato imposto dalla fuga.
mantenimento della maglia gialla da parte di Ben Healy tra conferme e strategie
L’irlandese Ben Healy ha confermato il suo ruolo di leader nella classifica generale, conservando la maglia gialla dopo la 11ª tappa a Tolosa. La corsa, pur avendo dato spazio alla fuga di giornata, non ha prodotto scossoni rilevanti nella generale. Healy e il suo team hanno preservato minuti preziosi, controllando il gruppo senza forzare eccessivamente l’andatura.
La gestione della maglia gialla, in una tappa come questa, è cruciale. Healy ha mostrato lucidità nel non inseguire la fuga, concessa dal gruppo, e nel mantenere una posizione protetta senza rischiare cadute o incidenti. Le squadre rivali, infatti, non hanno forzato l’azione nel finale, lasciando inalterata la situazione in cima alla classifica. La battaglia per la leadership sembra ancora aperta, con Healy che mantiene un piccolo margine ma senza allontanarsi troppo dagli avversari più diretti.
la tappa di Tolosa tra percorso breve e vivaci strategie di gara
Il tracciato di 156,8 chilometri – tutto intorno a Tolosa – ha offerto una tappa dalla lunghezza contenuta rispetto alle medie del Tour, ma non per questo meno intensa. Il percorso ha previsto tratti pianeggianti alternati a brevi salite e curve tecniche, condizioni che hanno favorito attacchi e contropiede sin dai primi chilometri. La fuga iniziale con Abrahamsen e Schmid ha preso forma dopo un breve confronto tattico tra i favoriti e i corridori di giornata.
Il monotono susseguirsi di inseguimenti e contrattacchi ha reso la corsa interessante per gli appassionati, con i due protagonisti che hanno collaborato mantenendo una discreta distanza dal gruppo principale. La conformazione stradale ha imposto un ritmo vivo, senza però permettere a nessun altro di aggregarsi alla testa della corsa. Gli sprinter hanno provato a organizzarsi ma la presenza di corridori resistenti in fuga ha bloccato l’azione di gruppo. Il risultato finale premia quindi la scelta tattica di Abrahamsen e Schmid, capaci di mantenere il vantaggio e giocarsi la vittoria in volata.
Le prossime tappe potrebbero riservare sorprese diverse, con salite più impegnative e condizioni meteo variabili che potrebbero stravolgere la classifica generale. Per ora però Tolosa resta teatro di un successo solido e ben costruito da parte di Abrahamsen, mentre Healy conserva la maglia gialla in vista delle prove più dure del Tour.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Davide Galli
