L’Italia femminile di calcio ha raggiunto i quarti di finale dell’europeo dopo un’attesa durata più di un decennio. Nonostante la sconfitta per 3-1 contro la Spagna, squadra considerata tra le migliori d’Europa, le azzurre hanno mostrato carattere e capacità. Il risultato ottenuto a Berna segna una tappa importante nel percorso della nazionale guidata da Soncin, che ora si prepara alla sfida contro la Norvegia.
Una partita difficile contro una spagna superiore
La gara disputata a Berna ha confermato il valore della Spagna, formazione che domina il calcio femminile europeo grazie al suo stile basato sul possesso palla e sul gioco tecnico. Le giocatrici iberiche come Bonmatí e Alexia Putellas hanno dimostrato grande controllo del pallone e precisione negli assist, rendendo complicato ogni tentativo italiano di contenere l’avversario.
Nonostante questo divario tecnico evidente, l’Italia è riuscita a mantenere equilibrio per circa un tempo intero. L’azzurra Oliviero ha segnato il gol del momentaneo vantaggio regalando emozioni forti anche ai suoi familiari presenti sugli spalti. Purtroppo però quel vantaggio è durato poco: Athenea scambio con Alexia Putellas prima di segnare con un tiro preciso che non ha lasciato chance al portiere azzurro.
Nel secondo tempo le due reti aggiuntive della Spagna sono arrivate in momenti meno intensi della partita ma hanno chiuso definitivamente i conti. Patri ed Esther Gonzalez hanno siglato i gol finali mentre l’Italia provava senza successo ad opporsi al ritmo imposto dalle avversarie.
Attesa carica di tensione prima dell’esplosione emotiva
Dopo il fischio finale c’è stata una lunga attesa per conoscere l’esito dell’altra partita tra Portogallo e Belgio, decisiva per stabilire chi avrebbe accompagnato l’Italia nei quarti. Questo momento vissuto insieme in campo dalle giocatrici azzurre è stato carico di tensione mista a speranza.
Quando finalmente è arrivata la notizia favorevole dalla Svizzera si è scatenata una gioia collettiva intensa: urla liberatorie e lacrime soprattutto dal ct Soncin che non ha nascosto l’emozione profonda provata in quei minuti cruciali. La sua voce rotta dall’emozione ha raccontato quanto questa qualificazione rappresenta un traguardo storico dopo dodici anni dall’ultima volta nel 2013 sotto la guida tecnica Cabrini.
Soncin ha sottolineato come le ragazze abbiano saputo superare lo shock del pareggio col Portogallo nella fase precedente eliminando paure accumulate negli anni passati nelle competizioni internazionali importanti.
Lo sguardo già rivolto alla norvegia
Con i festeggiamenti ancora vivi nell’aria arriva subito lo sguardo verso il prossimo impegno: i quarti contro la Norvegia prevista tra pochi giorni sempre in Svizzera. La squadra nordica vanta tradizione consolidata nel calcio femminile ed è nota anche per aver ottenuto parità economica tra uomini e donne nelle convocazioni nazionali; questo aspetto riflette valori socialmente rilevanti oltre alle qualità sportive delle atlete scandinave.
Il confronto sarà duro perché le Norvegesi puntano spesso su fisicità ed esperienza internazionale accumulata da decenni nel movimento calcistico femminile europeo; tuttavia questa nuova pagina scritta dall’Italia dà fiducia alle azzurre impegnate a proseguire nella competizione continentale cercando risultati importanti senza timori reverenziali verso nessun avversario presente sul campo svizzero nel 2025.