
L'Italia ha sconfitto la Moldova 2-0 a Reggio Emilia nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, in una partita dall’andamento timido che ha segnato l’addio di Luciano Spalletti da ct. - Unita.tv
Il 2025 ha visto l’Italia affrontare la moldova nel penultimo turno di qualificazione ai mondiali 2026. La gara, tenutasi a Reggio Emilia, ha rappresentato l’ultimo impegno con luciano spalletti in panchina, subito dopo la sconfitta subita contro la norvegia a Oslo. Nonostante la vittoria per 2-0, la prestazione degli azzurri ha lasciato qualche perplessità in termini di gioco e sicurezza.
La partita a reggio emilia: un successo senza brillantezza
La sfida contro la moldova ha regalato a l’Italia due reti, firmate da giacomo raspadori al 40’ del primo tempo e da cambiaso al quinto della ripresa. Questi gol sono arrivati dopo una prestazione piuttosto sottotono da parte degli azzurri, che hanno mostrato un ritmo lento e difficoltà nell’organizzazione tattica. La moldova, nonostante avesse subito una pesante sconfitta per mano della norvegia , ha mantenuto qualche pericolo, mettendo in difficoltà la difesa italiana soprattutto nella prima frazione di gioco. Gli uomini di spalletti non hanno saputo capitalizzare le occasioni con la consueta lucidità, mantenendo un organico incapace di imporsi nettamente.
Qualche perplessità sul gioco
La prestazione degli azzurri è stata definita da alcuni come “timida”, evidenziando la necessità di maggior incisività e dinamismo sul campo.
Luciano spalletti e l’addio alla nazionale
Quella di Reggio Emilia ha rappresentato l’ultima partita di luciano spalletti alla guida dell’Italia. L’esonero del tecnico arriva dopo un ciclo caratterizzato da risultati altalenanti e incertezze nella gestione della squadra. La prestazione contro la moldova, da qualcuno definita “timida”, ha confermato la necessità di un cambiamento nella direzione tecnica. Spalletti ha concluso il suo percorso con una vittoria che tuttavia non ha dissipato i dubbi sul futuro degli azzurri. Il clima intorno alla nazionale si fa quindi teso, con la federazione chiamata a scegliere il nuovo allenatore in vista dei prossimi impegni.
Le prospettive degli azzurri verso i mondiali 2026
La qualificazione ai mondiali 2026 resta l’obiettivo principale per la nazionale italiana, eppure i segnali emersi dalle ultime partite sollevano interrogativi sul livello competitivo del team. L’Italia dovrà migliorare nelle prestazioni e nella condizione atletica se vorrà evitare delusioni simili a quelle già vissute. La facile affermazione della norvegia sulla moldova ha mostrato come alcune avversarie dirette abbiano un passo superiore. Servirà quindi un rinnovamento profondo sia in campo che nelle scelte tecniche, per mettere definitivamente in sicurezza il pass verso il torneo planetario.
I segnali preoccupanti
Non è la prima volta che emergono difficoltà tattiche e mancanza di coesione nel gruppo, aspetti che dovranno essere affrontati con urgenza.
Incidenti e tensioni durante la sfida e il contesto politico sportivo
Nonostante il clima di tensione causato dall’accumulo di risultati non all’altezza, la partita di Reggio Emilia si è svolta senza particolari incidenti. Il pubblico ha seguito con attenzione, consapevole del momento delicato per la nazionale. Tra gli aspetti più discussi c’è la gestione della squadra da parte di spalletti e le strategie adottate, viste come poco incisive rispetto a quelle di altre nazionali europee impegnate nelle qualificazioni. L’esonero del tecnico apre ora un capitolo nuovo, forse quello della rinascita o di un ulteriore periodo di adattamento per l’Italia nel calcio internazionale.