La nazionale italiana di fioretto maschile ha conquistato il titolo mondiale a squadre nella rassegna iridata di scherma che si è svolta a Tbilisi. La formazione composta da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi ha vinto una finale molto combattuta contro gli Stati Uniti, superandoli all’ultima stoccata con il punteggio finale di 43-43. Questo successo segna il ritorno del tricolore sul gradino più alto del podio dopo la vittoria di un anno fa al Cairo.
Percorso netto degli azzurri fino alla finale: dominati gli ottavi e le semifinali
La squadra italiana ha iniziato il torneo con una vittoria convincente sui croati. Nei turni successivi, la forza degli azzurri si è manifestata con risultati larghi: 45-20 contro Singapore agli ottavi e 45-36 contro la Polonia nei quarti di finale. In semifinale è arrivata una prova di forza contro la Francia, battuta per 45-30. Questo confronto è stato particolarmente significativo perché nello stesso scontro la squadra italiana aveva vinto l’oro agli Europei poco tempo prima, a Genova.
Il punteggio netto evidenzia una squadra ben organizzata e in ottima forma fisica e mentale, capace di imporre il proprio passo sugli avversari. Ogni elemento della formazione ha dato il suo contributo, sia in termini di precisione che di tenuta sul campo. La crescita del gruppo era già manifesta, segno di un lavoro condiviso tra i membri e con il ct Simone Vanni, che ha guidato la preparazione e la strategia tattica per tutta la rassegna.
La finale contro gli Stati Uniti: equilibrio e tensione fino all’ultima stoccata
La sfida decisiva con gli Stati Uniti si è aperta con un brillante 5-0 firmato da Guillaume Bianchi. Seguendo uno scambio di vantaggi, Filippo Macchi ha sofferto la ripresa degli americani guidati da Alexander Massialas, atleta di grande esperienza. La partita è proseguita in equilibrio e, grazie a un’altra buona prova di Bianchi e Marini, l’Italia è riuscita a mettere un gap significativo arrivando fino a +10.
Prima della conclusione è arrivata però la rimonta statunitense, tormentando la calma degli azzurri. Tommaso Marini, reduce da un’eliminazione precoce nella gara individuale, ha faticato nel suo assalto, subendo un importante parziale. A quel punto la responsabilità del finale è ricaduta su Bianchi, che poco prima del suo 28° compleanno ha chiuso il match assicurando la vittoria con un solo punto di scarto. Il confronto finale è stato molto teso, ma la squadra italiana ha tenuto nervi e concentrazione, resistendo ai rientri avversari.
Il valore dei protagonisti e la conferma del dominio italiano nel fioretto maschile
Questa è la venticinquesima medaglia d’oro italiana a squadre del fioretto maschile ai mondiali. Il gruppo era composto in gran parte dalla squadra vincitrice dell’edizione precedente del 2022 a Il Cairo, con una variante: Garozzo ha lasciato spazio a Macchi, che ora è tornato protagonista anche in pedana. Alessio Foconi, capitano della formazione, ha sottolineato l’importanza della compattezza e della fiducia reciproca, elementi che hanno distinto il gruppo.
Anche Tommaso Marini ha voluto evidenziare il valore umano e competitivo del gruppo, tagsliando fuori ogni peso dalla sconfitta individuale e ringraziando i compagni per la coesione e la determinazione. Filippo Macchi ha ricordato una stagione con pochissime cadute, in cui sono arrivate quasi tutte le vittorie in Coppa e l’oro europeo oltre al titolo iridato.
Il ct Simone Vanni ha giudicato la vittoria come una dimostrazione di carattere, ricordando quanto sia importante il sostegno reciproco in una finale così tirata. Per ora il fioretto maschile azzurro conferma la sua posizione di punta nel ranking mondiale, ben piazzato dopo una serie di stagioni intense.
Gruppo spada femminile escluso dal podio: vittorie negate da coreane e francesi
Nel torneo di spada femminile, invece, la squadra italiana non è riuscita a salire sul podio. Le campionesse olimpiche, guidate dal ct Dario Chiadò, sono state eliminate dalla finale per il terzo posto da una più determinata Corea con il punteggio di 37-31. Prima di questo scivolone la squadra azzurra era stata fermata in semifinale dalla Francia, che si è imposta 45-32.
Questa sfida rappresentava la rivincita dell’ultimo scontro olimpico tra Francia e Italia, stavolta però le transalpine hanno avuto la meglio convincendo fino a conquistare il titolo mondiale. Nonostante le aspettative, le azzurre non hanno potuto replicare la prestazione che aveva portato l’oro ai Giochi di Parigi l’anno precedente.
Il passo falso nella competizione a squadre ferma momentaneamente la serie positiva della spada femminile azzurra, portando a una riflessione tecnica e mentale in vista dei prossimi appuntamenti internazionali. Il gruppo dovrà lavorare per ritrovare l’intensità necessaria a competere ai massimi livelli.
Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2025 da Matteo Bernardi