Internazionali d’Italia a Roma, il nuovo centrale entro il 2027 e il rilancio degli spazi sportivi
L’edizione recente degli Internazionali d’Italia a Roma ha evidenziato sviluppi significativi, tra cui un nuovo centrale previsto per il 2027 e l’importanza culturale dell’evento nel panorama sportivo nazionale.

L'articolo presenta gli sviluppi recenti degli Internazionali d’Italia a Roma, evidenziando la costruzione di un nuovo centrale entro il 2027, il ruolo istituzionale crescente del torneo e i lavori di riqualificazione dello Stadio dei Marmi, che rafforzano il legame tra sport, cultura e storia nella capitale. - Unita.tv
L’edizione recente degli internazionali d’Italia ha evidenziato importanti sviluppi sia per l’evento che per la città di Roma. Una manifestazione che ha visto partecipazioni di rilievo e ha confermato il valore di uno spazio al centro della capitale dove lo sport si mescola con la storia. Intanto, entro fine 2027, è previsto il completamento di un nuovo centrale che cambierà volto al torneo e allargherà la capacità di ospitare eventi sportivi. Andiamo a scoprire tutti i dettagli e le novità annunciate dalla conferenza stampa di chiusura.
La presenza del presidente della repubblica e l’impatto sul torneo
La presenza del presidente della repubblica alla manifestazione ha rappresentato un segno chiaro dell’importanza che questa kermesse tennistica ha raggiunto nel tempo. Marco Paolini, intervenuto in conferenza, ha sottolineato come questa partecipazione dopo tanti anni dimostra un riconoscimento concreto del tennis e del valore del torneo nel panorama nazionale. La rilevanza istituzionale è un segnale che promuove l’evento oltre la dimensione sportiva, allargandone la portata culturale e sociale.
In effetti, ospitare figure di alto profilo contribuisce a rafforzare l’immagine del torneo e a creare un legame più solido con la città. Un elemento che non passa inosservato in una zona come il Foro Italico, dove architettura e sport convivono da decenni. Avere il supporto delle istituzioni facilita investimenti e migliorie che possono trasformare il volto della manifestazione negli anni a venire.
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Dettagli sul nuovo centrale e le sue caratteristiche
L’annuncio più atteso riguarda la costruzione di un nuovo centrale che sarà pronto entro la fine del 2027. Il progetto, partito da un rendering e ora in via di sviluppo concreto, punta a triplicare o quasi la capacità di accogliere spettatori e a offrire spazi più funzionali per eventi sportivi di grande scala. Sarà possibile ospitare fino a venti eventi differenti grazie a una struttura studiata per adattarsi a esigenze diverse.
L’architettura del nuovo impianto richiama gli elementi simbolici del Foro Italico, in modo da mantenere un legame con il contesto storico che caratterizza la zona. Il progetto è frutto di investimenti complessivi pari a 160 milioni di euro, combinando risorse pubbliche e private. Nel dettaglio, 60 milioni sono stati destinati solo alla costruzione del nuovo centrale, mentre il governo ha messo a disposizione 100 milioni di euro per altre migliorie infrastrutturali.
Fra le opzioni al vaglio, c’è anche la possibilità di eliminare la grand stand arena attualmente presente, una scelta che potrebbe modificare ulteriormente il volto del complesso sportivo. Il nuovo impianto dovrà garantire una maggiore flessibilità e qualità dell’esperienza per spettatori e atleti.
La flessibilità del torneo e il valore della sede a roma
Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, ha difeso la città come sede imprescindibile del torneo. Ha ricordato che il contesto romano è parte integrante del carattere dell’evento e che, anche se fosse possibile spostarlo altrove, ne verrebbe compromesso “il sapore” unico. Si tratta di una manifestazione legata al territorio, che ha saputo adattarsi alle condizioni mutevoli degli anni senza perdere la propria identità.
Il sito del torneo è stato ampliato e migliorato negli ultimi anni, aumentando i posti a sedere e creando nuove aree relax. Questi interventi hanno portato a un successo in termini di partecipazione e soddisfazione del pubblico, con un ritorno importante anche in termini economici e di immagine. La capacità di stare al passo con le esigenze attuali del pubblico conferma il valore della scelta di mantenere la kermesse nel cuore di Roma.
Inoltre, la disponibilità di spazi ampliati ha creato condizioni migliori per gli atleti e per gli organizzatori, minimizzando disagi e permettendo una gestione più fluida dell’evento. La centralità di Roma resta quindi un fattore decisivo per il futuro della manifestazione, al di là delle sfide legate a logistica e costi.
Lavori allo stadio dei marmi e nuove iniziative culturali
Lo stadio dei marmi, altro luogo storico nel panorama sportivo romano, sarà protagonista di un rilancio nelle prossime settimane. Sarà pronto per ospitare il golden gala di atletica leggera il 6 giugno, un appuntamento tradizionalmente seguito da un pubblico ampio e attento. I lavori previsti interesseranno anche la rimozione dei campi provvisori che hanno accompagnato recenti eventi con buoni risultati.
Subito dopo, a partire dal 10 giugno, verranno avviate le operazioni per la riqualificazione delle gallerie sotterranee dello stadio. L’intervento include anche la predisposizione di un museo dedicato a Pietro Mennea, figura di rilievo nell’atletica italiana. Questo progetto punta a valorizzare il patrimonio sportivo della città offrendo un punto di riferimento culturale per i visitatori e gli appassionati.
La combinazione di eventi sportivi e iniziative culturali contribuisce a rafforzare il ruolo di Roma come teatro per manifestazioni di primo piano. Il recupero di strutture storiche si integra con l’innovazione e la cura di dettagli che rendono lo sport un elemento vivo e presente nella città. Le opere in programma segneranno un passaggio importante per il futuro degli spazi esclusivi della capitale.