La stagione 2025/26 dell’Inter è partita con qualche dubbio. Dopo il brillante 5-0 rifilato al Torino nella prima giornata, la squadra di Cristian Chivu ha subito un brusco stop. Il ko in casa contro l’Udinese ha messo in evidenza vecchie lacune difensive e una fragilità che la società sperava di aver superato. Dopo due giornate, la squadra ha raccolto solo un punto, un risultato che non si vedeva dal 2018/19.
Inter-Udinese, il 31 agosto 2025: la rimonta friulana a San Siro
Il match del 31 agosto a San Siro si era messo bene per l’Inter, con Dumfries che ha portato in vantaggio i nerazzurri. Ma l’Udinese ha reagito prontamente: prima con un rigore realizzato da Davis, poi con il gol decisivo di Atta nella ripresa. L’Inter ha faticato a mantenere il controllo, mostrando problemi già visti nella scorsa stagione con Inzaghi. La difesa ha perso spesso la concentrazione, concedendo troppo agli avversari. Chivu ha provato a cambiare le carte in tavola inserendo quattro attaccanti, ma il pareggio non è arrivato.
Gli ospiti hanno saputo sfruttare un sistema difensivo più solido e compatto, costringendo l’Inter a inseguire per tutta la partita. Questa sconfitta ha messo in luce la necessità di sistemare errori individuali e disattenzioni di reparto, che hanno permesso all’Udinese di fare la differenza nel momento chiave.
Partenza a rilento: peggior inizio nerazzurro dal 2018/19
La sconfitta con l’Udinese segna il peggior avvio di stagione per l’Inter negli ultimi sette anni. Dal 2019/20 in poi, ogni allenatore passato sulla panchina nerazzurra ha ottenuto almeno quattro punti nelle prime due giornate, da Conte a Inzaghi. Questo dato fa capire come l’Inter stia arrancando in un momento cruciale, quando la squadra dovrebbe costruire certezze e ritmo.
I problemi difensivi emersi nelle prime due partite sono una copia di quelli della scorsa stagione. La squadra fatica a proteggere il vantaggio e a trovare soluzioni contro squadre chiuse e ben organizzate. Questi limiti pesano sull’atteggiamento complessivo e rischiano di compromettere il cammino nel campionato.
Ultimi giorni di mercato: arriva Akanji, parte Pavard
L’Inter ha mosso qualche pedina all’ultimo minuto, con l’arrivo di Manuel Akanji dal Manchester City. Il difensore arriva in prestito oneroso con diritto di riscatto a 15 milioni, sostituendo Benjamin Pavard, che si trasferisce in prestito con diritto di riscatto all’Olympique Marsiglia. Akanji è quindi un semplice cambio numerico e non rivoluziona la difesa nerazzurra.
Il mercato ha confermato una linea prudente da parte della società, che non ha inserito elementi in grado di migliorare davvero la rosa. La squadra resta quasi identica a quella dello scorso anno, e questo non aiuta a cancellare l’impressione di un reparto arretrato ancora fragile e incompleto.
La nota positiva: esordio di Esposito a San Siro
In una serata difficile, c’è stato un momento di entusiasmo per i tifosi: Francesco Pio Esposito, giovane attaccante classe 2005, ha debuttato in Serie A con la maglia dell’Inter. Il suo ingresso ha scatenato un’ovazione a San Siro, un segnale di speranza e futuro per il club.
Lo stesso Esposito ha mostrato orgoglio per questa prima apparizione, nonostante la sconfitta. Su Instagram ha detto che “non dimenticherò mai questa esperienza nel massimo campionato con la mia squadra.”
L’esordio di Esposito è un bel segnale per il settore giovanile e per la crescita della squadra nel corso della stagione. Ora sta a Chivu trovare l’equilibrio tra lanciare i giovani e risolvere i problemi di una difesa che continua a fare acqua.
L’Inter si trova in un momento delicato all’inizio del campionato. Il tecnico e la società devono riuscire a bilanciare il bisogno di rinnovamento con la gestione delle difficoltà emerse finora. La prossima settimana sarà già una prova importante: servirà capire se la squadra può invertire la rotta e ritrovare continuità anche in campionato.
Ultimo aggiornamento il 1 Settembre 2025 da Giulia Rinaldi