
Le semifinali playoff di Serie A2 tra Rimini e Forlì, giocate a porte chiuse per motivi di sicurezza dopo scontri tra tifosi, hanno spinto lega, federazione e Ministero dell’Interno a collaborare per un protocollo condiviso volto a garantire eventi sportivi più sicuri e regolari. - Unita.tv
La recente disputa delle gare tre e quattro della semifinale playoff di Serie A2 tra rivera banca basket rimini e unieuro forlì ha riacceso il dibattito sulla sicurezza negli eventi sportivi. Le partite, giocate a porte chiuse nel palasport di forlì, hanno seguito una misura presa dalla prefettura dopo scontri tra tifosi verificatisi nello scontro precedente a rimini. A fronte di questi episodi, i vertici del basket italiano si sono confrontati con il presidente dell’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell’interno per studiare soluzioni condivise.
I motivi dietro la scelta di giocare a porte chiuse a forlì
Lo scorso aprile, le gare due della semifinale playoff tra rimini e forlì hanno visto un episodio di violenza tra tifosi prima dell’inizio del match nel palazzetto di rimini. Questo scontro ha portato la prefettura di forlì-cesena a decidere che le successive partite si dovessero svolgere senza pubblico, per contenere rischi legati all’ordine pubblico. La misura è stata adottata su indicazione diretta dell’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, organismo legato al ministero dell’interno che monitora eventi a rischio.
L’assenza di tifosi ha inciso sulla atmosfera degli incontri, privandoli del calore tradizionale del pubblico. Nei fatti, la decisione ha evidenziato la necessità di un controllo più stringente in occasione di scontri sportivi ad alto rischio. Il palazzetto di forlì ha ospitato quindi le gare tre e quattro in un clima più controllato, con una sicurezza rafforzata e accessi ridotti ai soli operatori essenziali. Questa soluzione temporanea ha mostrato i limiti ma anche la possibilità di tenere un evento senza incidenti ulteriori.
Vertici di lega pallacanestro e ministero dell’interno a confronto
Il presidente della lega nazionale pallacanestro, francesco maiorana, ha convocato un incontro con il presidente della federazione italiana pallacanestro, giovanni petrucci, e con maurizio improta, capo dell’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del ministero dell’interno. L’obiettivo era discutere le cause delle criticità emerse nelle ultime gare e soprattutto trovare una linea d’azione condivisa per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.
L’incontro, svoltosi nei giorni successivi alle semifinali, ha visto un confronto diretto tra le parti, che hanno illustrato le rispettive esigenze e osservazioni. Maiorana ha sottolineato la responsabilità della lega nei confronti della sicurezza e della regolarità del campionato, evidenziando la difficoltà nel gestire eventi con tifoserie particolarmente accese se non si definiscono regole chiare e protocolli condivisi.
Maurizio improta ha ribadito il ruolo fondamentale dell’osservatorio nel prevenire situazioni di pericolo, proponendo di intensificare il monitoraggio e di adottare criteri più rigidi per le manifestazioni sportive. Petrucci ha contribuito portando il punto di vista della federazione, incentrato sulla tutela dei giocatori e degli spettatori, e sull’importanza di salvaguardare l’immagine del basket italiano.
Prospettive per un protocollo comune su sicurezza e ordine pubblico
Dall’incontro è emersa la volontà di creare un documento condiviso tra lega nazionale pallacanestro, federazione italiana pallacanestro e ministero dell’interno, con lo scopo di disciplinare in modo uniforme le modalità con cui affrontare situazioni di rischio nei campionati di serie A2 e serie B nazionale. Questo protocollo prevederebbe regole precise per l’organizzazione delle partite, interventi tempestivi delle forze dell’ordine e misure di prevenzione concordate.
Si punta a stabilire criteri per autorizzazioni all’ingresso del pubblico, controlli alle tifoserie, gestione di eventuali incidenti e comunicazione tra i vari enti coinvolti nelle manifestazioni sportive. L’obiettivo è evitare che decisioni drastiche come partite a porte chiuse diventino una prassi, garantendo invece condizioni di sicurezza che permettano regolarmente al pubblico di assistere agli eventi.
Dialogo e coordinamento per eventi sportivi più sicuri
Il confronto ha infatti posto le basi per un dialogo continuo e costante tra gli attori principali del basket italiano e le autorità di pubblica sicurezza. Lo scambio di informazioni e l’intervento coordinato sono considerati elementi essenziali per contenere il rischio di episodi violenti e mantenere la sostenibilità degli eventi sportivi. Già nei prossimi mesi si potrebbero vedere i primi sviluppi di questo impegno comune.
La strada verso un campionato di serie A2 più sicuro passa attraverso passi concreti e condivisi, che vadano oltre le singole misure emergenziali. Questo incontro non rappresenta quindi un punto di arrivo, ma un nuovo capitolo nel tentativo di coniugare passione sportiva e tutela dell’ordine pubblico nel basket italiano.