Nel mondo del calcio giovanile, l’importanza di un’istruzione adeguata è spesso sottovalutata. Tuttavia, il prof Stefano Presciutti, tutor delle Nazionali giovanili di calcio, ha dedicato oltre dieci anni a garantire che i giovani atleti non trascurino il loro percorso scolastico. Con un approccio innovativo e un forte impegno, Presciutti ha aiutato numerosi talenti a conciliare sport e studio, sottolineando l’importanza di avere opportunità al di fuori del calcio.
L’importanza dello studio nel calcio giovanile
Il concetto di “study time” è diventato parte integrante della routine dei giovani calciatori in ritiro. Dopo una mattinata dedicata all’allenamento, i ragazzi si riuniscono in aula per seguire le lezioni del prof Presciutti. Questo momento di apprendimento è fondamentale, poiché molti atleti faticano a bilanciare le esigenze del calcio con quelle scolastiche. “Molti di loro non riescono a conciliare l’attività sportiva con lo studio”, spiega il prof, “ma è essenziale che si creino possibilità al di fuori del calcio”. Questo approccio non solo promuove la crescita personale dei ragazzi, ma li prepara anche a un futuro in cui il calcio potrebbe non essere più al centro delle loro vite.
Un tutor con esperienza e passione
Stefano Presciutti, romano di 51 anni, ha un background accademico solido, essendo laureato in scienze motorie e docente all’Università degli Studi di Roma Foro Italico. La sua esperienza come tutor per le Nazionali giovanili di calcio è ineguagliabile. “Mi chiamano tutti prof”, racconta con un sorriso, “e aiuto i ragazzi nello studio durante i ritiri”. La sua dedizione è evidente, e non è raro che alcuni studenti gli chiedano di rimanere più a lungo per approfondire le materie.
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La sua passione per l’insegnamento si riflette nel modo in cui interagisce con i ragazzi. “La matematica non sarà mai il loro mestiere”, scherza, ma riconosce che c’è stata un’evoluzione nella predisposizione dei giovani verso l’inglese. “Rispetto al passato, c’è maggiore padronanza della lingua”, afferma, evidenziando come le nuove generazioni siano più motivate a imparare.
I talenti che hanno attraversato la sua aula
Nel corso degli anni, il prof Presciutti ha avuto il privilegio di lavorare con alcuni dei più promettenti talenti del calcio italiano. Giocatori come Dimarco, Bongiorno, Meret, Baldanzi e Fabbian hanno tutti avuto l’opportunità di apprendere sotto la sua guida. “Ho visto passare giocatori forti davvero”, dice con orgoglio, sottolineando l’importanza di un’educazione solida per il futuro di questi atleti.
Molti di questi ragazzi, ora affermati nel mondo del calcio, continuano a mantenere un legame con il loro ex tutor. “Alcuni li sento ancora”, rivela, dimostrando che il suo impatto va oltre l’aula. La sua capacità di costruire relazioni durature con gli studenti è un aspetto fondamentale del suo lavoro, contribuendo a creare un ambiente di apprendimento positivo e stimolante.
Il prof Stefano Presciutti rappresenta un esempio di come l’istruzione e lo sport possano coesistere, offrendo ai giovani calciatori non solo le competenze necessarie per eccellere nel calcio, ma anche le basi per un futuro di successo, indipendentemente dal percorso che sceglieranno.